Dopo la morte di Cristo, gli apostoli rimasero soli. Ebbero paura al punto di rinchiudersi per il timore delle persone malevole. Avevano vissuto tre lunghi anni con il Maestro, ma non l'avevano capito, al punto che Cristo dovette rimproverarli seriamente (Lc 24,25). Non l'avevano capito perché il loro modo di pensare restava troppo terra terra. Vedendo Cristo impotente e senza coscienza sulla sua croce, essi avevano gettato tutt'intorno sguardi impauriti, dimenticando ciò che era stato detto loro: "Vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia" (Gv 16,22). Ed ancora: "Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!" (Gv 16,33).
I discepoli si rallegrarono al vedere Cristo, furono rassicurati dalle sue parole: "Pace a voi! Ricevete lo Spirito Santo!". Ma essi dovettero attendere la Pentecoste perché lo Spirito Santo venisse a purificare i loro spiriti e i loro cuori, a dare loro il coraggio di proclamare la gloria di Dio, di portare la buona novella agli stranieri e di infondere coraggio ai loro seguaci. Dio si è riavvicinato agli uomini ed essi si sono rimessi nelle sue mani, per mezzo di Cristo e dello Spirito Santo.
Concedendo agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha detto loro: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi" (Gv 20,22-23). Come Cristo ha fatto con gli apostoli, così il vescovo, imponendo le mani ai sacerdoti che vengono ordinati, trasmette oggi il potere dello Spirito Santo, che permette loro di dispensare i sacramenti e, attraverso di essi, di assolvere i peccati. Ogni sacramento, non solo evoca il ricordo di Cristo, ma è Cristo in persona, che agisce immediatamente per salvare l'uomo. Nel dispensare i sacramenti, la Chiesa si mette in un certo senso ai piedi della croce per portare la salvezza ai credenti. Come potrebbe quindi dimenticare la fonte dalla quale scaturiscono le grazie di salvezza che sgorgano dalle sue mani?
Dio realizzerà il suo più grande desiderio, renderà l'uomo felice se egli lo vorrà, se risponderà "sì" al Padre che gli offre la gioia, a Cristo che gli porta la salvezza, allo Spirito Santo che gli serve da guida.
Dio non impone il suo amore agli uomini. Egli attende che l'uomo stesso faccia un passo in avanti. Dio salva chi si apre a lui per mezzo della fede, della speranza e dell'amore. Dio si avvicina, e anche l'uomo deve avvicinarsi a lui. Allora Dio e l'uomo si incontrano sullo stesso cammino, in Cristo, nella sua Chiesa.
Cristo non è solo uomo, né solo Dio. È Dio e uomo allo stesso tempo; grazie a questa duplice natura, egli è come un ponte teso tra l'umanità e Dio. Il sacrificio offerto a Dio da Cristo ha cancellato le colpe passate, presenti e future. "Egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso" (Eb 7,27). Da allora gli uomini possono "per mezzo di lui accostarsi a Dio" fiduciosi del fatto che "egli resta sempre" (Eb 7,25).
Così, per la sua natura prodigiosa e il suo sacrificio completo, Cristo è il solo Intercessore e Sacerdote Supremo. In Cristo, gli uomini ritornano al Padre. In Cristo il Padre rivela agli uomini l'amore che egli porta loro.
È sempre più facile avvicinarsi a Dio prendendo la mano caritatevole che il Padre tende all'uomo per aiutarlo a seguire Cristo, nostro Redentore. Tale è il senso del salmo che evoca l'uomo miserabile il cui grido giunse fino agli orecchi del Signore, e che fu liberato dai suoi mali.
Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati
desiderate il genuino latte spirituale:
vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1Pt2,2)
Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio,
che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4 Esd 2, 36-37 Volg.)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio di eterna misericordia,
che ogni anno nella festa di Pasqua
ravvivi la fede del tuo popolo santo,
accresci in noi la grazia che ci hai donato,
perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza
del Battesimo che ci ha purificati,
dello Spirito che ci ha rigenerati,
del Sangue che ci ha redenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
Signore Dio nostro,
che nella tua grande misericordia
ci hai rigenerati a una speranza viva,
accresci in noi la fede nel Cristo risorto,
perché credendo in lui
abbiamo la vita nel suo nome.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
At 2,42-47
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.
Dagli Atti degli Apostoli
[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
>
Seconda lettura
1Pt 1,3-9
Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco -, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Parola di Dio
Sequenza
[Facoltativa]
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'Agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, sia benedetto Dio che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione del suo Figlio, per una speranza viva. Rivolgiamo a lui la nostra supplica perché tutta la terra possa accogliere il frutto della Pasqua.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio della misericordia e della pace, ascoltaci.
1. Per il popolo cristiano, convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana: celebrando nella gioia e nell'unità il memoriale eucaristico, manifesti a tutti la presenza di Gesù risorto. Preghiamo.
2. Per i nuovi battezzati: accolti dalla comunità, crescano nell'ascolto della Parola, nella preghiera assidua e nella carità operosa. Preghiamo.
3. Per i popoli della terra: il dono della pace, frutto della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, raggiunga il cuore di ogni uomo, e ciascuno sperimenti tempi di giustizia e di amore. Preghiamo.
4. Per il cristiano che dubita, l'incredulo che vorrebbe credere, e quanti cercano con amore la verità: illuminati dalla grazia pasquale, riconoscano che non vi è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi. Preghiamo.
5. Per noi che celebriamo con fede i giorni santi della Pasqua: rinnovati dalla grazia dei Sacramenti, possiamo custodire la veste candida del Battesimo fino al termine del nostro pellegrinaggio terreno. Preghiamo.
O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del tuo Figlio risorto ci introduca nella pienezza del mistero pasquale perché, in gesti e parole, ne diventiamo gioiosi testimoni. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo
[e di questi nuovi battezzati]:
tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,
guidaci alla beatitudine eterna.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...
Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l'Hanc ígitur propri.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pasqua e dei neo-battezzati.
Antifona alla comunione
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco,
e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20,27)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale
che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori.
Per Cristo nostro Signore.
Benedizione solenne
In questo santo giorno di Pasqua,
Dio onnipotente vi benedica
e, nella sua misericordia,
vi difenda da ogni insidia del peccato. R. Amen.
Dio che vi rinnova per la vita eterna,
nella risurrezione del suo Figlio unigenito,
vi conceda il premio dell'immortalità futura. R. Amen.
Voi, che dopo i giorni della passione del Signore
celebrate nella gioia la festa di Pasqua,
possiate giungere con animo esultante alla festa senza fine. R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.
Nel congedare l'assemblea, si canta o si dice:
Andate in pace. Alleluia, alleluia.
Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.
Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.
Vangelo Fase Due
Clicca qui per la vignetta della settimana.
La fase due... parola magica per noi in questi giorni di "fase uno", quella dell'improvvisa emergenza della pandemia da coronavirus che ci ha travolti.
Questa "fase due" non sappiamo ancora bene come sarà, ma sicuramente consisterà in un superamento ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 19-04-2020)
Commento su At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31
La liturgia odierna, dopo aver offerto alla nostra meditazione l'annuncio delle donne della mattina di Pasqua, ora, la sera di Pasqua, il Risorto si rende presente e mostra a tutti i discepoli rinchiusi nel Cenacolo le sue piaghe, meno ad uno: l'apostolo Tommaso, perché assente. Di lui l'evangelista ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Commento su Giovanni 20,19-31
Può essere utile tornare anche al commento di ieri. L'autentico Spirito di Cristo nel profondo infonde un seme di pace e di riconciliazione. Nel quale gli apostoli ricevono il mandato di perdonare i peccati. Ed è proprio questa grazia che li orienta a cercare Tommaso, che si vede era in una fase di ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 19-04-2020)
"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia". La Chiesa ha accolto questo invito rivolto da Gesù alla mistica polacca Faustina Kowalska istituendo per l'odierna Domenica in albis la Festa della Divina Misericordia. L'epilogo del mistero Pasquale che stiamo celebra ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 19-04-2020)
Pace è il frutto del Risorto con le ferite
La sera di quel giorno venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Il giorno è quello della resurrezione, o meglio la sera. Siamo chiusi in casa, e non si sa se ... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 19-04-2020)
Hai fatto il test del palloncino? Video commento su Gv 20,19-31
... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 19-04-2020)
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
La liturgia di questa seconda domenica di Pasqua, detta anche domenica della Divina Misericordia, ci offre, nel brano evangelico, il racconto di due apparizioni di Gesù, una al tramonto del giorno di Pasqua e l'altra otto giorni dopo. Il Risorto nelle sue manifestazioni saluta i discepoli riuniti di ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 19-04-2020)
Commento alle letture - Domenica della Divina Misericordia (Anno A)
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-04-2020)
Dal dolore alla gioia
Tutti vorremmo vedere Gesù. Anche chi non crede dice che se vedesse Gesù in carne e ossa crederebbe. Personalmente non ci credo, perché la stessa cosa è capitata a Tommaso e per arrivare a credere ha dovuto pure toccare le piaghe di Gesù. Quindi ogni volta che il Signore ci dà una prova per credere ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 19-04-2020)
Otto giorni dopo
Ho sempre manifestato - e ancora oggi lo ribadisco- una grande simpatia per l'apostolo Tommaso, da tutti considerato come l'emblema dell'incredulità, del dubbio e dello scetticismo che, se pur veri, a mio avviso sono irrilevanti, rispetto a quella che personalmente (ed è un parere del tutto opinabil ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 19-04-2020)
Tocca con mano la fede
Mi sento un credente dell'ultima ora. Tommaso è il modello della mia fede. Anche lui entra nel subbuglio che le notizie troppo belle suscitano nel nostro cuore. Tommaso era assente alla venuta di Gesù in quella casa che sicuramente era stata per tutti loro una casa di incontri pieni di dialoghi inte ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 19-04-2020)
Lectio Divina - II Domenica di Pasqua - Anno A
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 19-04-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Dopo secoli di predicazione sull'incredulità di san Tommaso, difficilmente potrei riuscire a riabilitarlo in quel suo discorso sulle piaghe; eppure Tommaso è tutto tranne che un incredulo! Forse bisogna partire esattamente da qui, per c ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 19-04-2020)
" Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto"
Carissimi bambini!
Abbiamo celebrato una settimana fa la Pasqua! La Pasqua è il momento in cui si celebra il fatto più importante di tutta la storia, la Resurrezione di Cristo, cioè il fatto che Gesù è uscito dal sepolcro per non morire più! Beh, ... (continua)
Le piaghe nel corpo risorto
Il tempo che va dall'alba della Risurrezione all'ottavo giorno sono incorniciati, per l'evangelista Giovanni, testimone privilegiato di tanta meraviglia, dallo sguardo fisso al costato aperto di Gesù. Proprio come sul Calvario. È il paradosso della Pasqua: nella gioia debordante di ritrovare l'Amato ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 19-04-2020)
Dal dubbio alla certezza assoluta della fede nel Risorto
Questa domenica nell'ottava di Pasqua nel corso degli anni ha assunto vari significati spirituali e liturgici. In primo luogo è la domenica il Albis, ovvero di colore bianco, quello che la liturgia usa in questo tempo di Pasqua per indicare la luce, la risurrezione e la vita.
Dal 1992 poi ha assunt ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 19-04-2020)
Gemelli di Tommaso
É la sera del giorno di Pasqua. Dopo che Pietro e il discepolo amato sono corsi al sepolcro e Maria Maddalena ha annunciato a tutto il gruppo quello che il Signore le aveva detto, i discepoli rimangono blindati in casa. Hanno paura. Non sanno cosa fare. Sono smarriti come pecore senza pastore.
Ma G ... (continua)
La nostra pace nasce dal perdono ricevuto. Così potremmo intitolare il Vangelo di questa domenica della Divina misericordia. Il Vangelo di oggi ci propone due manifestazioni del Risorto, una avvenuta la sera della domenica di Pasqua, l'altra la domenica successiva. I discepoli che durante la Passion ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 19-04-2020)
Le ferite del Signore e la gioia di credere
I discepoli erano chiusi in casa per paura dei giudei. Hanno tradito, sono scappati, hanno ancora paura: che cosa di meno affidabile di quel gruppetto allo sbando? E tuttavia Gesù viene. Una comunità chiusa dove non si sta bene, porte e finestre sbarrate, dove manca l'aria e ci si sente allo stretto ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 19-04-2020)
Oh felix culpa!
Sono passati venti anni da quando la 2a domenica di Pasqua è diventata, per decisione di S. Giovanni Paolo II, la festa della Divina Misericordia. Una domenica in cui la chiesa riflette sul mistero più profondo di Dio: la sua imperscrutabile Misericordia. In realtà l'istituzione è di volontà divina. ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 19-04-2020)
La gioia indicibile frutto del soffio dello Spirito Santo in noi
Le «porte chiuse», gli apostoli isolati per paura di morire a causa dei giudei: ecco lo scenario con cui si apre il Vangelo di questa seconda domenica di Pasqua.
Pietro era tornato dal sepolcro vuoto e continuava nel suo silenzio condizionato dalla pesantezza del suo triplice rinnegamento. Il disce ... (continua)
don Domenico Luciani (Omelia del 19-04-2020)
Lectio Divina - La misericordia di un Dio appassionato
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 19-04-2020)
Una risposta da condividere
Qualcuno sosteneva, tempo fa, che Gesù è stato il primo socialista. Motivazioni politiche a parte, si può concordare, leggendo quello che avevano imparato da lui i suoi seguaci delle origini: la prima lettura (Atti degli apostoli 2,42-47) traccia un quadro riassuntivo della loro vita, dicendo che se ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-04-2020)
Resurrezione e fede per la vita
"Non si può seppellire la verità in una tomba. E' questo il senso della Pasqua"(W. Hass). Se Gesù non avesse affrontato la morte di petto e non fosse fuoriuscito dal sepolcro, Dio, che è la verità assoluta, non avrebbe potuto raggiungerci e non avrebbe potuto dire nulla all'uomo e ancor meno avrebbe ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 19-04-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-31)
... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 19-04-2020)
Audio commento al Vangelo della Seconda domenica del Tempo di Pasqua (Anno A - Gv 20,19-31)
... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 19-04-2020)
I discepoli stanno insieme, ma sono pieni di paure. Si chiudono dentro una stanza, come io quando lascio che siano le paure a condizionare le mie scelte.
Gesù gli viene incontro e sta in mezzo a loro, come fa ogni domenica durante la messa. Per me sacerdote è un sollievo sapere che al centro della ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 19-04-2020)
Commento su Giovanni 20,19-31
Le letture di questa seconda domenica di Pasqua, "domenica in albis", per ben due volte evocano la Pasqua del Signore come evento domestico: "ogni giorno (...) spezzavano il pane nelle case..."; "Venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi!".
È vero, dai giorni gloriosi in cui quella che ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 23-04-2017)
Gemelli di Tommaso
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Sono contento delle mie tre sorelle, ma ammetto che mi sarebbe tanto piaciuto avere un fratello e anche gemello. Non so come mai, ma i gemelli mi hanno sempre affascinato. Hanno un legame tra loro che li porta ad essere così vicini e simili non solo nel ... (continua)
Come noi
È fragile la nostra fede.
Ogni fede, soprattutto in questi tempi smarriti e claudicanti, incerti e affaticati.
È fragile la mia fede.
Soprattutto quando devo confrontarmi con le mie ombre. Quando l'entusiasmo dell'incontro con il Signore si affievolisce, smorzato dalla quotidianità.
Soprattutto ... (continua)
Una tomba aperta... una casa chiusa
Mi ha colpito molto la traduzione letterale del testo che abbiamo appena ascoltato:
essendo sprangate le porte dove erano i discepoli
cioè il vangelo di Giovanni non fa in tempo a raccontare di un incontro che avviene fuori, nel giardino tra Maria Maddalena e Gesù Risorto, che subito le porte si c ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 23-04-2017)
Le ferite del Signore, quel segno eterno dell'amore
I discepoli erano chiusi in casa per paura. È un momento di disorientamento totale: l'amico più caro, il maestro che era sempre con loro, con cui avevano condiviso tre anni di vita, quello che camminava davanti, per cui avevano abbandonato tutto, non c'è più. L'uomo che sapeva di cielo, che aveva sp ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
Questa domenica, che cade nel giorno ottavo di Pasqua - chiamata un tempo "Domenica in albis" - è da considerare come la pienezza delle solennità pasquale: dal giorno di Pasqua ad oggi la Chiesa celebra una sola, indivisibile festa in onore di Cristo Risorto; un giorno pasquale lungo otto giorni sol ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 23-04-2017)
Stare in mezzo
Tra le cose più belle che si devono poter dire di un amministratore o funzionario pubblico, di un rappresentante religioso o di una persona riconosciuta come avente un'autorità in ambito civile, c'è sicuramente quella che sia una persona "capace di comprendere i problemi della gente", "capace di sta ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 23-04-2017)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Aveva premeditato tutto Gesù per quel giovedì precedente la festa di Pasqua, aveva invitato i suoi fidati amici, prenotato il locale, organizzato tutto alla perfezione. Ma vatti a fidare degli amici... anche dell'amico Gesù...
Infatti, nel m ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 23-04-2017)
Domenica scorsa abbiamo festeggiato la PASQUA DI GESU', la festa più importante di tutte le feste, più importante anche del NATALE!... e sapete perché? Perché nessun avvenimento, di cui noi facciamo memoria, ha senso senza la Pasqua! Noi festeggiamo il Natale di Gesù come una festa davvero grande e ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 23-04-2017)
Gioirono al vedere il Signore
Per timore dei Giudei
Il vangelo ci mette di fronte alla realtà della paura e alla realtà delle porte chiuse. Questo gruppo un po' sbandato di giudei seguaci di Gesù - è difficile poter usare qui la parola Comunità - ha paura dei Romani, sono stati testimoni della violenza usata contro il Maestro; ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 23-04-2017)
La Chiesa della misericordia per praticare la misericordia
Ci riempiamo spesso la bocca di essere misericordiosi e di praticare la misericordia, forti dell'insegnamento che ci viene dal Signore Risorto che, apparendo agli apostoli, nella sera stessa della sua risurrezione, conferisce loro il mandato del perdono e della riconciliazione, ma in realtà non siam ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 23-04-2017)
Commento alle letture con i ragazzi - II Domenica di Pasqua (Anno A)
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 23-04-2017)
Commento alle letture - II Domenica di Pasqua (Anno A)
... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 23-04-2017)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 20,19-31
... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 23-04-2017)
Commento su At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31
Gli Atti ci descrivono la vita della prima comunità cristiana: l'accento è posto sul vivere fraternamente assieme, sull'assiduità all'insegnamento degli Apostoli, sul partecipare alla Cena del Signore, spezzando assieme e "in casa" il pane, prendendo i pasti con semplicità di cuore.
Pensando alle ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Gv 20, 26-28
"Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
Gv 20, 26-28
Come vivere questa P ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 23-04-2017)
La Parola - commento a Gv 20,19-31
Commento a cura di don Alessio Graziani.
Registrato nell'oratorio di san Nicola, Vicenza. ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 23-04-2017)
Credo, Signore, ma tu aumenta la mia fede?
Correva il detto, tempo fa, che Gesù è stato il primo socialista. E si può concordare, leggendo quello che avevano imparato da lui i suoi seguaci delle origini: la prima lettura (Atti degli apostoli 2,42-47) traccia un quadro riassuntivo della loro vita, dicendo che seguivano l'insegnamento degli ap ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 23-04-2017)
Oltre le nostre porte chiuse
Se facciamo fatica a capire cosa significhi davvero la resurrezione siamo in buona compagnia. Gli stessi discepoli non capivano e ogni volta che Gesù ne parlava si interrogavano tra di loro su cosa volesse dire. Ma anche dopo la resurrezione, pur vedendo Cristo, hanno continuato ad essere come frast ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 23-04-2017)
Oltre le nostre porte chiuse
Il testo dell'omelia si trova in Luigi Gioia, "Mi guida la tua mano. Omelie sui vangeli domenicali. Anno A", ed. Dehoniane. Clicca qui ... (continua)
Commento su Giovanni 20,19-31
Alleluia, Cristo è risorto! È veramente risorto! Cristo è risorto, alleluja!
Nella liturgia di questa seconda domenica di Pasqua, la Chiesa ci propone due manifestazioni del Signore risorto; avvengono entrambe di domenica, nel Cenacolo, dove era riunita la comunità cristiana. La prima volta Tommaso ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Atti 2,42-47; Giovanni 20,19-31
Oggi la liturgia è molto ricca, si passa dalla paura alla gioia. I discepoli erano nella paura perché temevano che i romani avrebbero cercato anche i collaboratori di Gesù, che era stato ucciso come rivoluzionario. Non erano ancora credenti: non avevano creduto alle donne, non avevano creduto ai dis ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 23-04-2017)
Dal fatto alla fede
Dopo la sua risurrezione Gesù esorta i suoi a rendergli testimonianza e a recare a tutti l'annuncio della sua vittoria sulla morte e la novità di salvezza che ne consegue. Sarà particolarmente dopo l'evento di Pentecoste che, animati dallo Spirito Santo, gli apostoli diffonderanno il lieto annuncio ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
Domenica della Divina Misericordia, così ha voluto intitolare san Giovanni Paolo la seconda domenica dopo Pasqua, o domenica in albis (deponendis), come la chiamavano gli antichi, in ossequio all'uso prescritto ai neobattezzati, di deporre la veste bianca con la quale erano stati rivestiti otto gior ... (continua)