Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO150 ;
Il Vangelo ci racconta - se si eccettua l'ultima frase - la storia di una catastrofe. Tutto comincia nella speranza e, nonostante questo, non tarda ad essere ridotto ad un nulla: gli uccelli mangiano il seme; il terreno pietroso gli impedisce di mettere le radici; le piante spinose lo soffocano... tutto segue il suo corso disperante.
Tuttavia, in mezzo a questa catastrofe, Dio annuncia il suo "ma": in mezzo al campo di concentramento di Auschwitz, padre Kolbe - morendo nel "bunker della fame" - loda ancora Dio onnipotente.
Nella parabola del seminatore si incontra il "ma" di Dio: ci sono poche speranze, ma vi è almeno una terra buona per portare cento frutti.
È con gli occhi di Gesù che bisogna leggerle questo genere di storie catastrofiche. E bisogna leggerle con Gesù fino in fondo.
La prima parte mostra che tutto è vano. Eppure la storia di questa sconfitta porta ad una conclusione inattesa. Dio, nella sua infinita misericordia, non lascia che il seminatore soccomba come un personaggio tragico.
Forse abbiamo qui, davanti a noi, una legge che vale per tutte le azioni di Dio nel mondo. Poiché la causa di Dio nel mondo è spesso povera e poco appariscente. Quando la si prende a cuore, si può soccombere alla tentazione della disperazione. Ma le storie di Dio hanno un lieto fine. Anche se all'inizio nulla lascia presagirlo.
Forse Gesù non racconta solo questa storia alle persone che sono sulle rive del lago. Forse la racconta a se stesso per consolarsi. Si chiede: cosa sarà di ciò che intraprendo? Si scontra con la cecità, il rifiuto, la pedanteria e la violenza. Non è ignaro delle sconfitte. "Ma" la sua parola porta i suoi frutti nel cuore degli uomini.
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Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
O Padre, che continui a seminare
la tua parola nei solchi dell'umanità,
accresci in noi, con la potenza del tuo Spirito,
la disponibilità ad accogliere il Vangelo,
per portare frutti di giustizia e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».
Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l'anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!
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Seconda lettura
Rm 8,18-23
L'ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
"Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!".
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
Parola del Signore.
Forma breve (Mt 13,1-9):
Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Dio Padre ci vuole suoi amici e commensali, per soccorrerci e condividere con noi la sua gioia. Riuniti nella sua casa, a lui eleviamo la nostra fiduciosa preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, la tua grazia.
1. Per la Chiesa: nelle difficoltà della storia sia forte nella fede, perseverante nella pazienza e ardente nell'amore. Preghiamo.
2. Per coloro che governano i popoli: scelgano sempre le vie del dialogo e siano leali promotori di pace, libertà e giustizia. Preghiamo.
3. Per quanti sono provati dalla malattia, dalla solitudine e dall'angoscia: siano confortati dalla fede nel Cristo crocifisso e risorto, sola speranza dell'uomo. Preghiamo.
4. Per i giovani: siano attratti da tutto ciò che è vero, nobile, puro e amabile, e portino frutto compiendo generose scelte di vita. Preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa santa Eucaristia: affidandoci con umiltà alla parola di Dio e perseverando fedelmente nella vocazione ricevuta, possiamo divenire fermento di santità in mezzo ai fratelli. Preghiamo.
Padre buono, tu sei giusto e fedele e sempre ascolti le suppliche di chi ti invoca con cuore sincero: fa' risplendere nella nostra vita la luce di Cristo Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)
Oppure:
Dice il Signore: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui». (Gv 6,56)
Oppure (Anno A):
Il seme seminato nel terreno buono
è colui che ascolta la Parola e la comprende. (Mt 13,23)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni,
fa' che per la celebrazione di questi santi misteri
cresca in noi il frutto della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Seminatore Instancabile Di Vita
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A quale domanda principale risponde il Vangelo? Non è certo la domanda se Dio esiste o meno, perché nel contesto in cui è nato e vissuto Gesù e la prima comunità cristiana l'esistenza di Dio non era messa in discussione. La domanda non se Dio c'è, ma ch ... (continua)
La Parola è cibo che nutre e dà salvezza
Oggi e nelle prossime due domeniche ascolteremo alcune parabole, raccolte nel capitolo 13 del vangelo secondo Matteo, con cui Gesù annuncia «i misteri del regno dei cieli». L'uso della parabola o similitudine era assai diffuso ai tempi di Gesù. Molti rabbini comunicavano il loro insegnamento in ques ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 12-07-2020)
A Gesù non importa niente...
Il Vangelo di questa domenica (Mt 13,1-23) ci insegna 3 atteggiamenti:
Guardando al seminatore della parabola di Gesù, impariamo la generosità con la quale il contadino semina incurante di dove andrà a finire il seme, senza sconti e senza pretese. Poi impariamo la fiducia. Il contadino non si pre ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 12-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 12 - Non dimentichiamo mai che Lui agisce e non ci abbandona.
Commento al Vangelo di domenica 12 luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 13,1-9
La parabola del buon seminatore: la sua parola agisce sempre... ciò che cambia è dovuto alla nostra disponibilità. siamo disponibili sempre, come Maria diciamo costantemente il nostr ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 12-07-2020)
E dà frutto. Comunque e ovunque.
Siamo talmente stati abituati a considerare il messaggio cristiano come un insieme di norme di comportamento, di cose da fare, di atteggiamenti da evitare, di azioni virtuose da compiere, che abbiamo fatto coincidere la nostra salvezza con la bontà delle nostre azioni. "Vuoi salvarti? Devi comportar ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 12-07-2020)
Commento su Matteo 13,1-23
"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
così sarà della mia parola, uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto". Queste parole aprono la riflessione della XV Domenica del tempo ordinario e si presentano come il grande antidoto al ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 12-07-2020)
Il terreno che siamo
Può nascere in noi una domanda strana: "La qualità del seme usato dal seminatore era proprio buona?".
E un'altra domanda: "Il seminatore non sarà stato per caso avaro nel gettare la semente nelle zolle?".
Il terreno bizzarro di cui la parabola del seminatore parla, può portare la nostra pigrizia ... (continua)
I doni di Dio seminati a piene mani nella nostra vita
... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 12-07-2020)
Possidenti dello terreno buono dello Spirito Santo già in noi
Il Cristo risuscitato oggi comincia a parlarci con le parabole del Regno del Padre. Lo fa con il discorso parabolico del capitolo tredici dell'evangelista Matteo. L'evangelista ci presenta una serie di sette parabole dette da Gesù prima della sua morte, sepoltura e risurrezione. La parabola del semi ... (continua)
Seme fecondo, raccolto traboccante
Ormai è risaputo: Gesù non parla in parabole per rendere le cose più semplici. Certamente, lo comprendono i semplici, che però non sono quelli che si accontentano di poco, bensì coloro che osano le alte cime e rischiano le quote da vertigine. A loro si aprono le orecchie, dopo che sono rimaste tappa ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 12-07-2020)
Come e dove seminare la parola di Dio
La parola di Dio di questa domenica XV del tempo ordinario è ricca di stimoli spirituali e pastorali. Il Vangelo di Matteo ci presenta Gesù in riva al mare, sua una barca, con un uditorio numeroso che incomincia a raccontare una parabola. Questa volta è una parabola facile da intendersi, anche perch ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 12-07-2020)
Siamo il terreno di Dio
Le parabole mi hanno sempre affascinato. Ricordo che da bambino avevo un Bibbia illustrata e le mie pagine preferite erano quelle delle parabole di Gesù. Anche se non le capivo bene mi affascinavano. E dopo un po' di anni che le leggo e le medito ho ancora la stessa impressione. Di non comprenderle ... (continua)
don Domenico Luciani (Omelia del 12-07-2020)
Lectio Divina - Forte e tenera fiducia del contadino!
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 12-07-2020)
Commento alle letture - XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
... (continua)
Ci introduce al Vangelo di questa domenica la prima lettura del profeta Isaia che parla della Parola che Dio manda e che non torna indietro senza aver prima fecondato la terra: «non ritornerà a me senza effetto». Questo testo che parla dell'efficacia della Parola sembra contrastare con il testo del ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 12-07-2020)
Ecco, il seminatore uscì a seminare
... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 12-07-2020)
Gesù usa le parabole perché aiutano a riflettere da soli.
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Sta parlando dei discepoli che si sono resi conto di essere piccoli e bisognosi del vangelo, contrariamente ad altri che non vedono que ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 12-07-2020)
Prima di capire c'è il guarire
Gesù esce di casa e si trova attorno una folla pronta ad ascoltarlo. Ma lo ascolteranno? O sono molti altri i motivi di quella numerosa presenza? Bisogna ricorrere a qualcosa che amplifichi la sua voce. Non ci sono ancora microfoni ed amplificatori. Seduto su una barca, può raggiungere meglio la gen ... (continua)
Esci, semina, ascolta e comprendi!
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Quel giorno può essere un giorno qualsiasi, di duemila anni fa, ma ancora meglio ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 12-07-2020)
La semina «divina» non esclude nessuno
Egli parlò loro di molte cose con parabole. Le parabole sono uscite così dalla viva voce del Maestro. Ascoltarle è come ascoltare il mormorio della sorgente, il momento iniziale, fresco, sorgivo del Vangelo. Le parabole non sono un ripiego o un'eccezione, ma la punta più alta e geniale, la più rifin ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 12-07-2020)
Il cuore di questo popolo è diventato insensibile
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 12-07-2020)
Dio parla all'uomo intelligente e libero
Il vangelo odierno (Matteo 13,1-23) parla di agricoltura, di un argomento cioè che sembra non importante come un tempo, quando la coltivazione dei campi, costituendo l'attività della maggioranza della popolazione, condizionava la vita dell'intera società. Ora, almeno nell'opulento mondo occidentale, ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 12-07-2020)
Il seminatore semina il seme. Gesù dona se stesso con delicatezza, come seme in cui è già il suo amore infinito ma si manifesta gradualmente se l'uomo cerca di accoglierlo. Al tempo stesso Gesù si dona con abbondanza, in mille modi in ogni cosa, in ogni situazione. Tutto è, in vario modo, grazia, se ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 12-07-2020)
Dio semina ovunque...
Nel cuore dell'estate parliamo della Parola per ricordarci che Dio non si stanca di noi, che l'efficacia delle sue parole non sono determinate dalla nostra capacità di ripeterle, ma di accoglierle.
Isaia parla allo scoraggiato popolo di Israele profugo in Babilonia.
Sono passati molti decenni da ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 12-07-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 13,1-23)
... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 12-07-2020)
Audio commento al Vangelo della Quindicesima domenica del Tempo Ordinario (Anno A - Mt 13,1-23)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 12-07-2020)
Arrendiamoci alla Parola che è feconda
Diceva P. Pio: "Tu puoi, fratello mio, non credere in Dio; ma Dio non cesserà mai di credere in te." E infatti, qualora Dio dovesse stancarsi di credere nell'uomo e di rinnovare la sua fede in tutti noi, probabilmente saremmo perduti. Per questo Dio ha talmente creduto nell'uomo da volersi fare uomo ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 12-07-2020)
Commento su Matteo 13,1-23
"Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo...": quante volte l'abbiamo cantato in questa chiesa e in tutte le chiese italiane!... "Ogni mia parola, ogni mia parola, ogni mia parola..." non ritornerà a me senza aver operato ciò che desidero, senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata, dice i ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Mt 13,1-23
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
La liturgia di oggi ci propone la meravigliosa e fondamentale parabola del semina-ore. Sullo sfondo, la calda immagine di un contadino che prima dell'aratura, secondo l'usanza orientale, semina con abbondanza il seme su un terreno ancora arido, indistinguibile dalla strada, dal quale emergono sassi ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 16-07-2017)
Ci fidiamo della Parola di Dio che è efficace
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 16-07-2017)
Ma la Parola non si ferma
In questa domenica di mezza estate, mentre la calura ci colpisce e molte regioni del nostro Bel Paese sono soggette alla furia devastante degli incendi, il Signore colpisce il nostro cuore e lo infiamma con il fuoco della sua Parola: e lo fa con quella forma così particolare e suggestiva, che abbiam ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Matarrese
C' è una semina e c'è un terreno, sono i due versanti semplici su cui si basa il racconto del vangelo che abbiamo ascoltato. Eppure troppe volte abbiamo rischiato di metterne in evidenza soltanto uno: quello dei diversi terreni. Certo ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 16-07-2017)
Commento alle letture - XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 16-07-2017)
A voi sì, a loro no
La 15esima domenica del tempo ordinario ci riserva la celebre parabola del seminatore. E' una delle poche parabole che il Signore stesso si incarica di spiegare (Mt 13,1-9.18-23). Perciò, oggi non toglierò né aggiungerò niente a quanto Egli ci dice esplicitamente offrendone il significato. Vi invito ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 16-07-2017)
Ascoltate
La pagina evangelica di oggi ha tre sezioni distinte e diverse sia come origine e tema, raccolte insieme e che è bene considerare separatamente: la parabola del seminatore, il parlare in parabole, l'ascolto della Parola.
Il seminatore
È importante soffermarsi sul soggetto della parabola: il semina ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 16-07-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 13,1-23
... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 16-07-2017)
Seminare per raccogliere frutti spirituali
Al centro della parola di Dio di questa domenica è la parabola del Seminatore, chiaro riferimento a nostro Signore Gesù Cristo, vero ed unico seminatore della parola di Dio nel cuore dei fedeli. Egli stesso è la parola di Dio per eccellenza, il Verbo fatto carne, nel grembo purissimo di Maria Vergin ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 16-07-2017)
Il seminatore, colui che avvia la primavera del mondo
Egli parlò loro di molte cose con parabole. Magia delle parabole: un linguaggio che contiene di più di quel che dice. Un racconto minimo, che funziona come un carburante: lo leggi e accende idee, suscita emozioni, avvia un viaggio tutto personale.
Gesù amava il lago, i campi di grano, le distese di ... (continua)
Parole per l'uomo intelligente e libero
Oggi si parla di agricoltura, di un argomento cioè che sembra non importante come un tempo, quando la coltivazione dei campi, costituendo l'attività della maggioranza della popolazione, condizionava la vita dell'intera società. Ora, almeno nell'opulento mondo occidentale, prevalgono l'industria e il ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 16-07-2017)
L'inesauribile sorgente di senso
La Parola di Dio, per bocca di Paolo, ci invita audacemente ad entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. La nostra identità cristiana rappresenta uno straordinario titolo di nobiltà: ciascuno di noi è figlio di Dio, Dio stesso ci è promesso in eredità, non per donarci soltanto qualcosa, m ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 16-07-2017)
L'inesauribile sorgente di senso
La Parola di Dio, per bocca di Paolo, ci invita audacemente ad entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. La nostra identità cristiana rappresenta uno straordinario titolo di nobiltà: ciascuno di noi è figlio di Dio, Dio stesso ci è promesso in eredità, non per donarci soltanto qualcosa, m ... (continua)
Commento su Matteo 13,1-23
Il seminatore che esce a seminare racconta l'uscita del Figlio dal seno del Padre. Lui esce perché vuole portare tutti alla stessa condizione familiare: figli nel Figlio dell'unico Padre. Per questo la sua parola è il seme sepolto nella terra.
Il seme cade a terra. Si lascia andare, si espone all ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 16-07-2017)
Chi fa la predica oggi?
"Chi ha orecchi intenda". Oggi siamo invitati ad avere orecchie funzionanti. Ma quali orecchie? Quelli che ascoltavano Gesù che raccontava la parabola del seminatore, le orecchie le avevano tutti, eppure rivolse proprio a loro quell'invito. Come fare per sapere se abbiamo le orecchie giuste o dobbia ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 16-07-2017)
Convertirsi, cioè predisporsi alla Parola
"E Dio disse e tutte le cose furono fatte". Così si esprime una frase della Genesi che è sulla bocca di tutti e che indica l'onnipotenza della creazione divina, l'immediatezza con cui Dio opera ogni cosa. A creare il tutto è la Parola, che nella Bibbia viene definita il Verbo, cioè il parlare divino ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 16-07-2017)
Commento su Matteo 13,1-23
Certo che il Signore propone degli esempi di perfezione divina, paradigmi dell'amore di Dio che, agli occhi di molti, forse anche ai nostri, appaiono a dir poco ingenui: un proprietario terriero che paga i suoi operai senza alcun tener conto delle ore effettivamente impegnate... e quello che ha lavo ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 16-07-2017)
Commento su Isaia 55,10-11; Matteo 13,1-23
Buongiorno a tutti voi che mi ascoltate. C'è ancora qualcuno che ascolta? Orecchio, cuore attento alla parola? Spero di sì, perché oggi parliamo di questo. Tutti vogliamo parlare, c'è ancora qualcuno che ascolta? Siamo molto prevenuti, sappiamo tutti noi e non ci interessa molto quello che dicono gl ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 16-07-2017)
Commento su Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23
La liturgia d domenica scorsa ci ha fatto ricordare il "sì" incondizionato che il Cristo dice al Padre per compiere la sua missione di salvezza. Cristo è consapevole del progetto che il Padre ha su di lui, e lo accoglie con umiltà e benevolenza.
Cristo rende lode al Padre perché ha nascosto le cose ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Lucia Piemontese
Vangelo ci propone la parabola del seminatore ed anche nelle prossime domeniche ascolteremo brani dal "discorso parabolico" del capitolo 13 di Matteo. Si tratta delle "parabole del regno", molto note: il seminatore, la zizzania, il grane ... (continua)