Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO160 ;
Seguitemi, andiamo su una collina per osservare dall'alto il campo di cui si parla nel Vangelo. Guardiamo cosa succede.
Noi non vediamo più il nemico, è molto tempo che è scomparso. Ciò che vediamo sono delle comunità. Vi sono i buoni cristiani, le persone tiepide, critiche, o complicate in seno alla Chiesa, i peccatori, gli indifferenti. Si fa fatica a distinguere chi fa parte del grano, chi della zizzania. Se continuiamo a guardare, notiamo delle piante che contengono sia del grano, sia della zizzania. Infine delle piante che cambiano. Il grano diventa zizzania e la zizzania grano. Nel campo regna la confusione. Vedo me stesso da qualche parte, sono tra il grano? O tra la zizzania?
Vedo anche i miei colleghi: come mai quello lì è laggiù? È incredibile, si trova dove c'è un sacco di grano. Nel campo tutto ha il diritto di crescere, tutti hanno una possibilità.
Poi vediamo, dalla nostra collina, i lavoratori. Tra di loro vi sono dei fanatici dell'ordine, dei giardinieri modello, degli artisti del paesaggio come al tempo rococò. Sognano giardini alla francese, in cui tutto è tagliato secondo le regole. Non vorrei cadere nelle loro mani. Sono pastori, o sceriffi che sorvegliano da vicino il loro settore?
Ed ecco il contadino. Noi lo indoviniamo, più che vederlo veramente. È là ad aspettare, al fondo della sua casa. Aspetta, paziente, esultando già per la messe. Chiama con tutte le sue promesse colui - che dico? - coloro che vogliono venire a lui. Ripone la sua speranza in molti, in tutti, in tutto questo campo singolare.
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Antifona d'ingresso
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore,
perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
Ci sostengano sempre, o Padre,
la forza e la pazienza del tuo amore,
perché la tua parola, seme e lievito del regno,
fruttifichi in noi
e ravvivi la speranza
di veder crescere l'umanità nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall'accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l'insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t'invoca.
Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
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Seconda lettura
Rm 8,26-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 13,24-43
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.
+
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?". Ed egli rispose loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a raccoglierla?". "No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio"».
Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.
Forma breve (Mt 13,24-30):
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?". Ed egli rispose loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a raccoglierla?". "No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio"».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Divenuti voce del creato, eleviamo al Padre la nostra supplica, nella certezza che ci esaudirà al di là di ogni nostra attesa.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.
1. Assisti la Chiesa nell'esercizio del ministero della riconciliazione che le hai affidato per il perdono dei battezzati peccatori. Noi ti preghiamo.
2. Aiuta coloro che reggono le sorti dei popoli a superare ogni egoismo e orgoglio nazionale, lavorando con impegno al bene dell'intera comunità umana. Noi ti preghiamo.
3. Infondi il tuo Spirito in coloro che sono oppressi da prove e sofferenze, perché dia loro consolazione e sollievo per una rinnovata fiducia. Noi ti preghiamo.
4. Dona a tutti gli uomini la capacità di vivere da fratelli, portando i pesi gli uni degli altri e imparando a condividere i beni spirituali e quelli materiali. Noi ti preghiamo.
5. Concedi a tutti noi la sapienza del cuore, per affrontare ogni situazione con animo sereno e discernere in mezzo agli affanni e alle difficoltà ciò che veramente giova alla nostra identità cristiana. Noi ti preghiamo.
Padre buono, che rispondi sempre con amore e generosità a quanti ti invocano con fede, dona alla Chiesa perseveranza nel cercarti e coraggio nell'annunciarti. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio di Cristo
hai dato compimento alla Legge antica,
accogli e santifica questa nostra offerta
come un giorno benedicesti i doni di Abele,
perché ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme. (Sal 110,4-5)
Oppure:
Ecco: sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3,20)
Oppure (Anno A):
Il buon seme sono i figli del Regno;
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. (Mt 13,38.43)
Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dall'antica condizione di peccato
alla pienezza della vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Innestare il bene anche nel male
Nell'ascoltare la parabola del grano e della zizzania raccontata da Gesù, si potrebbe tirare impropriamente una conclusione, che peraltro non è stata estranea alle interpretazioni date nei secoli anche da illustri uomini di religione. Potremmo pensare che il mondo è fatto in bianco e nero, che l'uma ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 19-07-2020)
Contare Fino A Mille...
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Questa è la mia parabola di Gesù preferita. Non che le altre raccolte nel Vangelo siano meno belle e ispiranti, ma in questa ho sempre trovato una specie di antidoto spirituale per tutte le mie difficoltà di vita e di fede.
Gesù usa questa immagine del ... (continua)
"Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?". Con queste due domande il Vangelo di Matteo apre la riflessione della XVI Domenica del tempo ordinario. L'uomo biblico è davanti a un quesito antropologico fondamentale che lo avvolge e lo interroga. Se Dio è ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 19-07-2020)
Impariamo ad essere grano buono
Domenica scorsa abbiamo ascoltato la parabola del seminatore e del seme sparso su terreni diversi. Oggi, invece, ci sono proposte tre parabole: quella della zizzania, del granello di senape e del lievito.
Iniziamo dalla prima: Gesù dice che un uomo semina nel suo campo del buon seme. Ma mentre tu ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 19-07-2020)
Che fretta c'è?
Se abbiamo letto la parabola del seminatore della settimana scorsa in chiave moralistica (ovvero, che tipo di seme sono io nella mia vita), commetteremmo lo stesso tipo di errore, qualora facessimo la stessa cosa con la parabola della zizzania che la Liturgia della Parola ci presenta oggi. E sopratt ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 19-07-2020)
LA PAZIENZA DI DIO E' SPERANZA PER NOI
Cari amici,
perché perché a volte litighiamo in famiglia, e anche pesantemente, quando
sappiamo che la cosa più bella è volersi bene, rispettarsi, comprendersi? Ed
è questo che vogliamo.
Perché nel mondo c'è la guerra, quando tutti desideriamo la pace e sarebbe
così facile costruirla, realizzar ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 19-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 19/07 - In Paradiso io e i miei nemici gareggeremo nello stimarci!
Commento al Vangelo di domenica 19 luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 13,24-30
Anche questa domenica si parla di campi, semina e grano. Ma questa settimana per sottolineare il rapporto fra il bene e il male. Quante volte diciamo: Dio, perché non elimini il ma ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-07-2020)
Dio ha sempre cura noi
Che il male sia più evidente del bene è noto a tutti. "Fa più rumore un albero che cade anziché una foresta che cresce".
Così il bene che c'è nel mondo viene dimenticato dalle tragedie e dalle cattiverie umane. Spesso si sente dire: ma perché Dio non fa piazza pulita di tutto il marcio che c'è ne ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 19-07-2020)
Il buon grano è minacciato
Dio ha un modo originale per rivelarsi all'uomo. Manifesta tutta la sua forza e la sua potenza, diventando indulgente con tutti. Non ha paura del male. Sa di poterlo sempre sconfiggere ed esercita su di noi un giudizio mite, ci guarda con uno sguardo misericordioso.
Se sbagliamo, Dio semina nel no ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 19-07-2020)
La pazienza di Dio è speranza per noi
... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 19-07-2020)
Se ti senti piccolo hai una buona parabola, anzi: tre!
Il brano di oggi completa quello precedente, dove Gesù ha raccontato la parabola del seminatore. Il brano che andremo a meditare ora, contiene ben tre parabole, utilizzate da Gesù per parlarci del regno dei cieli: un uomo che semina, un granello di senape e il lievito. In questo ambito ... (continua)
Commento su Matteo 13,24-43
Nel Vangelo di questa domenica ci vengono presentate le parabole raccolte da Matteo nel capitolo tredicesimo. Gesù nelle sue parabole (oscure alla folla ma spiegate in disparte a chi vuol capire) fa ricorso a delle immagini di vita concreta. Nella parabola della zizzania possiamo dare una chiave di ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 19-07-2020)
Le tre parabole del Regno che ci insegnano ad amare il bene ed odiare il male
Il vangelo di questa sedicesima domenica del tempo ordinario ci offre la lettura di tre parabole sul Regno raccontante da Gesù alla folla che lo seguiva, alla quale vuole indicare una precisa strada per la salvezza, che consiste essenzialmente in tre fondamentali atteggiamenti e comportamenti: evita ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 19-07-2020)
"In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spun ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 19-07-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Eduard Patrascu
Il vangelo della scorsa domenica (che fa parte dello stesso capitolo 13 di Matteo) lasciava intravvedere qualche sfumatura negativa: il seme non riesce a produrre se non in una percentuale molto bassa: 3 quarti dei terreni non produco ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 19-07-2020)
Approfondendo la parabola del seminatore...
Le altre parabole del capitolo 13 sono un approfondimento della prima, cioè dell'abbondanza di seminagione nei quattro terreni.
La parabola del seme caduto su quattro tipi di terreni, ascoltata domenica scorsa, è il racconto principale che illumina tutto il capitolo 13 del Vangelo di san Matteo e d ... (continua)
Nel mondo per essere fecondi non perfetti
Il bene e il male, buon seme ed erbe cattive si sono radicati nella mia zolla di terra: il mite padrone della vita e il nemico dell'uomo si disputano, in una contesa infinita, il mio cuore. E allora il Signore Gesù inventa una delle sue parabole più belle per guidarmi nel cammino interiore, con lo s ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 19-07-2020)
Il grano e la zizzania
Sono passati molti secoli da quando Gesù narrò la parabola del grano e della zizzania, ma le sue parole sono estremamente attuali. Il maestro vuole mettere in luce un atteggiamento che spesso, purtroppo, caratterizza le nostre comunità a qualsiasi latitudine e longitudine: il giudizio.
Forse può so ... (continua)
don Domenico Luciani (Omelia del 19-07-2020)
Lectio Divina - Fiducia nel seme divino in noi
... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-07-2020)
La parabola della zizzania mostra che un mero "fare" il bene, come un'azienda, può orientare ad un discernimento che spacca tutto senza comprendere le situazioni. Raccogliendo le piantine di zizzania si rischia di sradicare anche il grano. Qui vi è un passaggio decisivo. Una persona può ritenere di ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 19-07-2020)
Che sarà di noi se Dio farà altrettanto?
Per spiegare il regno di Dio, il vangelo di oggi (Matteo 13,24-43) riunisce tre brevi parabole. Fermiamoci alla prima, di cui lo stesso Gesù dà la spiegazione. Essa sembra continuare quella di domenica scorsa sulla semina e sui suoi frutti, e costituirne quasi uno sviluppo. Il seminatore sparge la s ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 19-07-2020)
Audio commento al Vangelo della Sedicesima domenica del Tempo Ordinario (Anno A - Mt. 13,24-43)
... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 19-07-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 13,24-43)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-07-2020)
Coltiviamo noi a grano il nostro campo!
Quando i discepoli, straniti e stupiti, chiedono a Gesù il motivo per cui parli ad altri per mezzo di parabole e a loro in modo diretto ed esplicito, questi sembra sintetizzare la risposta in una sola allusione: "Le opportunità si colgono al volo". Giudei, scribi e farisei, come già prevedeva il pro ... (continua)
Pazienza...
La comunità cui Matteo scrive, si sta interrogando sull'unica domanda seria che è lecito porsi: da dove dunque questo male? Se Dio c'è, cos'ha a che fare con l'esistenza del male in me e fuori di me? Perché non lo elimina? Ma soprattutto, cosa farne ora che ho scoperto che questo male mi abita?
Ecc ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 23-07-2017)
Commento alla liturgia - Sapienza 12, 13.16-19; Romani 8, 26-27; Matteo 13,24-43
1: La pazienza di Dio di fronte al male che c'è nella nostra storia.
La parabola del grano e della zizzania è un po' strana.
Qui in Italia, con tutti i diserbanti che sono usati nei campi lavorati con i metodi dell'agricoltura meccanizzata, non riusciamo più a vedere ciò che Gesù ci dice oggi.
... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 23-07-2017)
Audio commento alla liturgia - Mt 13,24-43
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Pazienza, operai del Regno!
Il cuore della parabola di oggi è molto semplice: nella nostra vita il bene e il male crescono insieme in un intreccio che l'uomo non deve districare, lasciando a Dio di compiere tale opera nella pienezza dei tempi.
È l'esperienza che facciamo tutti, anche dopo avere iniziato un percorso di fede, a ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 23-07-2017)
La pazienza di Dio ci insegna a vivere
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 23-07-2017)
Un Dio nascosto nel piccolo, nel semplice, nel quotidiano
Ancora una volta una parabola, un racconto aperto, un racconto che non dice: è così, punto e basta, un racconto che ti chiede di entrare dentro, di prendere una posizione, di interpretare, di dire la tua. E ancora una volta il seminatore, ancora una volta Dio, che non è colui che miete, o colui che ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 23-07-2017)
L'insignificanza del Regno
Chissà se esiste la comunità ideale, civile o religiosa, fa lo stesso: ossia, una comunità in cui tutti quanti vadano d'accordo, in cui tutti la pensino più o meno allo stesso modo, e comunque nella quale vi sia la possibilità di accantonare immediatamente chi la pensa in maniera differente rispetto ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 23-07-2017)
Commento su Sapienza 12,13.16-19; Matteo 13,24-43
Allarghiamo il cuore per ascoltare quanto la parola di Dio ci dice oggi. L'atteggiamento che dobbiamo avere è arrenderci al nuovo. Quindi fate un bel respiro e abbandonate ogni rigidità.
La liturgia di oggi può essere riferita a quanto dichiara il padrone del campo, nel Vangelo di Matteo, in mezzo ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 23-07-2017)
E' stato Satana. Sottolineatelo con l'evidenziatore
l miracolo - quello che ancor oggi rabbuia e consola - è l'incontro tra la sua carità infinita e la mia povertà, infinita pure lei. Il mio campo, come lo sogna Dio, val più di un quadro di Van Gogh «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo». Il mio nome è sem ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 23-07-2017)
Lasciate che crescano insieme
Delle tre parabole che oggi Gesù racconta nel vangelo, sembra che l'attenzione maggiore debba essere rivolta a quella del grano e della zizzania, dato che di questa, e non delle altre due, come i primi discepoli, sicuramente anche noi avremmo chiesto spiegazione al Signore (Mt 13,36). Nella parabola ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 23-07-2017)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Ha avuto un bel da fare l'evangelista Matteo a voler far capire ai suoi fratelli ebrei il nuovo linguaggio prediletto da Gesù per annunciare la realtà del Suo Regno, il linguaggio parabolico.
Così come ciascuno di noi ha un bel da fare quand ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 23-07-2017)
Commento su Matteo 13,24-43
Gesù nelle parabole di questa domenica ci rivela come agisce Dio nella storia, come si diffonde il Suo Regno d'amore.
La prima parabola, sulla quale ci soffermiamo di più, ci rivela un Dio che non ama l'intransigenza orgogliosa, ma la pazienza umile e fiduciosa (card. A. Comastri). Il seminatore ge ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 23-07-2017)
Insieme
Il regno dei cieli
Sono ben sette le parabole che in questo capitolo hanno per oggetto il regno dei cieli. Tutti i giorni nel Padre nostro diciamo: venga il tuo Regno! E nella messa proclamiamo con solennità: "Tuo è il Regno, tua la potenza e la gloria nei secoli!". La folla a cui Gesù parlava sape ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 23-07-2017)
Noi vogliamo essere il grano buono che fruttifica per l'eternità
Nella prima lettura di questa XVI domenica del tempo ordinario, tratta dal Libro della Sapienza, troviamo la ragion d'essere di metterci davanti a Dio con la consapevolezza dei nostri peccati e della necessità di un'autentica conversione del nostro cuore e della nostra vita a Colui che è amore e mis ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 23-07-2017)
Avvertire la brezza
Fratelli -ci dice oggi Paolo- lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza: non sappiamo infatti come pregare. Lungi dal voler scoraggiare la nostra vita di preghiera, questa constatazione di Paolo intende provocarci a scoprirne lo spessore autentico.
Va detto innanzitutto che la nostra incapaci ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 23-07-2017)
Avvertire la brezza
Fratelli -ci dice oggi Paolo- lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza: non sappiamo infatti come pregare. Lungi dal voler scoraggiare la nostra vita di preghiera, questa constatazione di Paolo intende provocarci a scoprirne lo spessore autentico.
Va detto innanzitutto che la nostra incapaci ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 23-07-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 13,24-43
... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 23-07-2017)
Guardiamo al bello, al buono che Dio semina in noi
Questa parabola mi ha cambiato il volto di Dio. La interpretava con parole luminose padre Giovanni Vannucci, uno dei massimi mistici del '900. Diceva: il nostro cuore è un pugno di terra, seminato di buon seme e assediato da erbacce; una zolla di terra dove intrecciano le loro radici, talvolta inest ... (continua)
Dio non vuole la morte del peccatore
Tre brevi parabole formano il vangelo di oggi (Matteo 13,24-43). Fermiamoci alla prima, che sembra continuare quella di domenica scorsa sulla semina e sui suoi frutti, e costituirne quasi uno sviluppo. Il seminatore sparge la semente, che in parte si perde e solo in parte attecchisce e porta frutto: ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 23-07-2017)
Che paura!
L'avvertimento di Gesù, sul destino di coloro che commettono iniquità e suscitano scandalo è chiarissimo. Ci conviene rigar diritto, piuttosto che rischiare la fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti... in eterno.
Il Signore usa il metodo del (buon) papà, o, meglio ancora, ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 23-07-2017)
Commento su Matteo 13,24-43
Parabole all'aria aperta - campi, semine e mietiture, granelli che si fanno alberi - o nel fresco di una cucina dove una donna impasta la farina perché lieviti e diventi pane. In mezzo e di nascosto - "di notte" - l'opera del nemico che frammischia la zizzania del male mescolandola al bene. Eppure i ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 23-07-2017)
Chi commentò questo vangelo prima che fosse scritto?
Anche oggi ci servono le orecchie per intendere. E anche nel Vangelo di oggi si parla di seminagione. Ma purtroppo non c'è solo il buon seme che viene seminato, ma anche la zizzania. E non c'è solo il seminatore che semina ma anche il maligno: quello semina di notte perché è il tenebroso che agisce ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 23-07-2017)
Il binomio necessario
Si direbbe che gli alimenti e i prodotti della terra non siano tali e quali a quelli prodotti tanti anni or sono. Si consumano cibi congelati e scatolame intarsiato di conservanti, additivi e coloranti si aggiungono alle bevande e, sempre che non li consumiamo dopo averli raccolti da un terreno genu ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 23-07-2017)
Commento su Sap 12,13.16-19; Sal 85; Rm 8,26-27; Mt 13,24-43
Continuiamo in questa domenica la meditazione del 13° capitolo dell'Evangelo di Matteo in cui l'evangelista raccoglie le "parabole del Regno". In esse il "Regno" viene presentato non come realtà futura, ma come realtà attuale, presente qui e ora nella nostra storia quotidiana e nei nostri spazi geog ... (continua)