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(es. Mt 28,1-20):
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  Mercoledì della II settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP023 ;
Il Dio di cui parla il nostro testo di oggi non ha niente di comune con gli antichi dei. Dio ha effettivamente amato il mondo. E non solamente il mondo ebraico, ma tutto il mondo. In san Giovanni, il concetto di "mondo" ingloba l'insieme delle creature. L'amore di Dio si è quindi giustamente rivolto verso coloro che non appaiono in nulla come membri della sua comunità. Tra di loro, ci sono anche quegli uomini che resistono al bene. È il mondo nella sua completa secolarizzazione, tale quale lo si può osservare oggi. Ed è certo anche il mondo del tempo di Gesù, con le sue implicazioni morali, politiche e religiose, un mondo che allontana Gesù dalla sua sfera di influenza, perché non sopporta che Dio si impicci dei suoi affari. San Giovanni dice che Dio ha amato molto tutti coloro che facevano il male. Dio non si limita quindi a rendere migliori coloro che sono già buoni. Dio non prende le distanze nei confronti del male. Non osserva dall'alto tutte le cose così poco appetitose che sono nel mondo. Dio entra nel mondo cattivo e lo trasforma con la sua Luce!
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Antifona d'ingresso
Ti loderò, Signore, tra le genti,
e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli.
Alleluia. (Sal 17,50; 21.23)


Colletta
O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio
hai ristabilito l'uomo nella dignità perduta
e gli hai dato la speranza della risurrezione,
fa' che accogliamo nell'amore
il mistero celebrato ogni anno nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

At 5,17-26
Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».
Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 33

Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

















Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna.
Alleluia.




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Vangelo

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Gv 3,16-21
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Il Cristo è la grande luce che ci rivela l'amore del Padre per gli uomini e ci provoca ad un giudizio di verità sul nostro agire. Rivolgiamoci al Padre dicendo:
Per il tuo amore per Cristo, salvaci, Dio nostro.

- Ti preghiamo, Padre, per i cristiani perseguitati, per le vittime di ogni ingiustizia e invidia umana: per la tua forza siano fedeli alla loro fede e alla loro coscienza. Preghiamo.
- Ti preghiamo per coloro che hanno di te l'idea errata di giudice vendicatore: scoprano che tu sei Padre e che ci hai tanto amato da consegnare Cristo tuo figlio per la vita del mondo. Preghiamo.
- Ti preghiamo per tutti i credenti: comprendano che Cristo è giudizio luminoso dell'autenticità e del valore delle loro opere. Preghiamo.
- Ti preghiamo per quanti sono preposti ai mezzi di comunicazione sociale: siano sempre umili cercatori e servitori della verità. Preghiamo.
- Ti preghiamo per noi, che chiami a compiere la verità con opere disinteressate e trasparenti: ci sentiamo sempre più responsabili di questa nostra vocazione. Preghiamo.
- Per i nostri defunti. Preghiamo.

O Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, Fa' che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei tu stesso, Sapienza eterna del Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Con i doni della Chiesa accetta, o Signore,
come sacrificio a te gradito,
noi tuoi servi, configurati a immagine del tuo Figlio,
e confermati con il sigillo dello Spirito.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE II
La vita nuova in Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova
i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona alla comunione
Dice il Signore:
«Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga».
Alleluia. (Gv 15,16)

Oppure:
La luce è venuta nel mondo.
Chi fa la verità viene alla luce.
Alleluia. (Cf. Gv 3,19.21)


Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
Concedi, o Padre,
che, nutriti con il sacramento
del Corpo e del Sangue del tuo Figlio,
cresciamo nella comunione del suo Spirito
e nell'amore dei fratelli,
fino a raggiungere nella carità operosa
la pienezza del Corpo di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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Chiacchere di tenebra o parole di luce? Video commento su Gv 3,16-21
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Nel vangelo di oggi prosegue il racconto incentrato su Nicodemo. Lo Spirito soffia dove vuole e ne senti la voce ma non sai di dove viene e dove va. Dunque viene a liberare da tutto ciò che è fasullo, ciò che ti lega falsamente. È libertà a pieni polmoni. Lo Spirito di Cristo è in mezzo a noi, nella ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-04-2018)
Commento su Gv 3, 16-17; 19-21
«Gesù disse a Nicodèmo: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. [...]. E il giudizio è ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-04-2017)
Commento su Gv 3, 19-21
"E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, per ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-04-2016)
Commento su Gv 3,17
«Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Gv 3,17 Come vivere questa Parola? La parola "mondo" è usata qui per indicare l'umanità tutta intera. In un altro brano biblico leggiamo che Dio ha talmente amato il mondo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-04-2015)

Si può ricominciare, certo, rinascendo dall'alto, ragionando come Dio ragiona. E Dio lo conosciamo grazie alla testimonianza di Gesù: guardando alla croce, misura dell'amore di Dio, capiamo come fare a rinascere. Gesù insiste: Dio stesso ci dimostra che l'unico modo per vivere rinnovati è donare la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-04-2015)
Commento su Gv 3, 16-17; 19-21
«Gesù disse a Nicodèmo: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. [...]. E il giudizio è ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 30-04-2014)

Dio ha talmente amato il mondo. Gesù ora non parla più a Nicodemo ma a noi, a me. Gesù prende consapevolezza ogni giorno di più di quanto sia amato, di quanto la sua missione lo riempia e lo motivi, lo proietti in una dimensione inattesa. Certo, Gesù è Dio e in lui la conoscenza di Dio è assoluta. M ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-04-2013)
Commento su Gv 3,16-21
Dio ha talmente amato il mondo da mandare suo figlio a salvare il mondo. Questa affermazione di Gesù raccolta da un tentennante Nicodemo, capo dei farisei, e riconsegnata ai discepoli, diventa la chiave di lettura del progetto divino sull'umanità. Il nostro Dio ama e salva, desidera la nostra felici ...
(continua)