Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO240 ;
"Si avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: Costui riceve i peccatori e mangia con loro. Allora egli disse loro questa parabola..." (Lc 15,1-2).
A un uditorio di mormoratori Gesù racconta le tre parabole dei perduti ritrovati. Quale nuova idea di Dio ci rivelano? Tra tutte le parabole sono indubbiamente le più sconvolgenti perché ci insegnano anzitutto che Dio si interessa di ciò che è perduto e che prova grande gioia per il ritrovamento di ciò che è perduto. Inoltre, Dio affronta le critiche per stare dalla parte del perduto: il padre affronta l'ira del figlio maggiore con amore, con pace, senza scusarsi. Gesù affronta le critiche fino a farsi calunniare, critiche che si riproducono continuamente e quasi infallibilmente. Perché tutte le volte che la Chiesa si ripropone l'immagine di Dio che cerca i perduti, nasce il disagio. E ancora, Dio si interessa anche di un solo perduto. Le parabole della pecorella perduta e della donna che fatica tanto per una sola dramma perduta, hanno del paradossale per indicare il mistero di Dio che si interessa anche di uno solo perduto, insignificante, privo di valore, da cui non c'è niente di buono da ricavare. Ciò non significa evidentemente che dobbiamo trascurare i tanti, però è un'immagine iperbolica dell'incomprensibile amore del Signore. Per questo l'etica cristiana arriva a vertici molto esigenti, che non sempre comprendiamo perché non riusciamo a farci un'idea precisa della dignità assoluta dell'uomo in ogni fase e condizione della sua vita (da Perché Gesù parlava in parabole , EDB-EMI 1985, pp. 125ss).
Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi
e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Padre,
che in Cristo ci hai rivelato
la tua misericordia senza limiti,
donaci di accogliere la grazia del perdono,
perché la Chiesa si rallegri
insieme agli angeli e ai santi
per ogni peccatore che si converte.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
Es 32,7-11.13-14
Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto"».
Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: "Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre"».
Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
>
Seconda lettura
1Tm 1,12-17
Cristo è venuto per salvare i peccatori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Lc 15,1-32
Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».
Parola del Signore.
Forma breve (Lc 15, 1-1):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La tentazione di ingabbiare Dio nei limiti del nostro pensiero è sempre forte. Altrettanto forte dev'essere la nostra voglia di ricercare il volto autentico del Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore donaci il coraggio della conversione.
1. Perché di fronte al conflitto sappiamo sempre dialogare in vista della riconciliazione. Preghiamo.
2. Perché il tuo perdono sia di stimolo per perdonare. Preghiamo.
3. Perché sappiamo utilizzare la nostra forza per resistere al male e non per schiacciare coloro che riteniamo malvagi. Preghiamo.
4. Perché anche nella nostra miseria ci ricordiamo di essere tuoi figli, amati e mai lasciati in preda alla disperazione. Preghiamo.
O Padre, la tua gioia per l'esistenza di ogni uomo non si spegne nemmeno di fronte alle nostre più gravi mancanze. Aiutaci, quando non sappiamo da dove ripartire, a ripartire da te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere
e accogli le offerte dei tuoi fedeli,
perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35,8)
Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il Sangue di Cristo.
Il pane che noi spezziamo
è comunione con il Corpo di Cristo. (1Cor 10,16)
Oppure (Anno C):
Facciamo festa,
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15,23-24)
Preghiera dopo la comunione
La forza del tuo dono, o Signore,
operi nel nostro spirito e nel nostro corpo,
perché l'efficacia del sacramento ricevuto
preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni.
Per Cristo nostro Signore.
I versetti del Vangelo di oggi, attraverso il racconto di tre parabole, ci mostrano il nome e il volto di Dio. Il tema centrale della parabola è l'amore del padre misericordioso, la sua "speranza" che tutti si salvino e la gioia che prova nel salvare ciascuno dei suoi figli. Tutto ha inizio dal fatto che "si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccato ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 11-09-2022)
Alla ricerca dei beni perduti
Il vangelo della XXIV domenica del tempo ordinario che celebriamo nella seconda domenica di settembre 2022, alla vigilia del Nome di Maria, a pochi giorni dalla Festa della Santa Croce e della Festa Madonna Addolorata ci viene in aiuto per capire il senso delle cose che davvero contano davanti a Dio: cercare i beni perduti in vari modi nella nostra vita, più ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 11-09-2022)
Commento su Luca 15,1-32
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Gesù si sforza di accogliere tutti, per essere immagine del Padre fantastico, che ci vuole rivelare. I pubblicani e i peccatori lo ascoltano perché scoprono, tramite lui, un Dio ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 11-09-2022)
Ecco cosa succede quando si riducono i sentimenti a una serie di diritti da far valere, e si mettono le
pretese davanti agli affetti... Ecco cosa succede quando si ragiona in termini di dare/avere.
In fin dei conti, che cos'è la vita se non un megacontratto, ove non si fa niente per niente?...
Tutto ha un valore monetizzabile, tutto si può comprare e vend ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 11-09-2022)
La forza dell'amore
Se vuoi cambiare qualcuno, amalo!
L'amore è l'unica forza che ha permesso a Dio di creare il mondo e salvare gli uomini facendosi mettere in croce. La forza di quell'amore è l'unica cosa che spinge Dio a non sterminare il genere umano nonostante i suoi infiniti errori/orrori.
Se comprendessimo tutto l'amore che Dio prova per noi, piangeremmo di gioia.
... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 11-09-2022)
L'ossimoro della salvezza
Tutti quanti. Nessuno escluso. E se su cento che erano, ne fosse mancato uno, stiamo pur certi che sarebbe andato a cercarlo. Perché tutti, ma davvero tutti, erano oggetto delle sue cure e delle sue predilezioni. Come un pastore che va in cerca dell'unica pecora perduta affinché tutte stiano al sicuro nell'ovile prima che venga la notte; come una donna che p ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 11-09-2022)
Quel figlio sono io, ma tu sei mio Papà
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 11-09-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Liturgicamente questa non è la domenica della misericordia (l'ex domenica "in albis") ma le letture puntano decisamente in questa direzione, e parlare di misericordia è un vero mare magnum, per cui direi di fissare solo alcuni punti per lettura e poi lasciare che la Parola di Dio ci scavi dentro ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 11-09-2022)
Il Vangelo di oggi inizia presentandoci alcuni farisei e scribi che criticano Gesù perché lo vedono in compagnia di pubblicani e peccatori, e dicono con indignazione: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Io, in realtà, direi che questa è una notizia bellissima: Gesù che accoglie i peccatori e mangia con loro!
Eh già, cari bambini... alzi la mano ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 11-09-2022)
Una logica "illogica"
Che la logica di Dio prenda le distanze da quella dell'uomo è appurato da molti riferimenti biblici e da parecchi episodi illuminanti, ma quello della relazione fra Dio e l'uomo peccatore ne rafforza maggiormente il concetto. Dio non ama l'uomo nonostante il suo peccato; lo ama appunto perché è peccatore, vittima del peccato e se la sua realtà peccaminosa è ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 11-09-2022)
La festa della riconciliazione superando la dura cervice e l'ignoranza
«Siamo perduti» nella nostra condizione di peccatori
«Essere perduti» indica una situazione di disperato isolamento.
Immedesimiamoci con la «pecora smarrita», separata dalla sicurezza del gregge, esposta ai pericoli dei predatori, ricordando la prima parabola raccontata da Gesù (cfr Lc 15,4-7).
Immedesimiamoci con il «figlio più giovane» che «sperperò tut ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 11-09-2022)
L'amore non è giusto ma divina «follia»
Si è persa una pecora, si perde una moneta, si perde un figlio. Si direbbero quasi le sconfitte di Dio. E invece protagonisti delle parabole sono un pastore che sfida il deserto, una donna non si dà pace per la moneta che non trova, un padre tormentato, esperto in abbracci, che non si arrende e non smette di vegliare. Le tre parabole della misericordia sono ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 11-09-2022)
Rallegratevi con me
Il cuore di questa parabola, vale la pena dirlo all'inizio, non è tanto un invito alla conversione, quanto piuttosto la rivelazione del autentico volto di Dio svelato da Gesù: un Dio alla ricerca degli smarriti, dei perduti, degli ultimi. Le tre parabole del capitolo 15 di Luca non sono solamente un invito alla conversione, ma un annuncio del volto del Padre ... (continua)
Solo il perdono guarisce il cuore (Lc 15,1-32)
... (continua)
don Antonino Sgrò (Omelia del 11-09-2022)
La misericordia è il volto del Padre
Un genitore può essere soddisfatto o deluso di un figlio. Nel primo caso gli attribuirà il riconoscimento che merita; nel secondo troverà un modo equilibrato per stimolarlo a far meglio tenendolo al riparo da ogni forma di scoraggiamento paralizzante. Nell'immaginario collettivo un padre non cambia mai, è sempre fedele all'amore per i figli, anche a rischio ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 11-09-2022)
Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte
... (continua)
In genere le religioni si contraddistinguono per una logica implicita: l'uomo per potersi salvare deve intraprendere un percorso di avvicinamento alla Divinità, se l'uomo si allontana da Dio con il peccato o si disinteressa della dimensione della fede, sarà destinato alla condanna; nonostante il messaggio evangelico, una spiritualità del genere è presente an ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 11-09-2022)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca(Lc 15,1-32)
... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 11-09-2022)
Perdonare è voce infinita del verbo amare
... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 11-09-2022)
Dio è fatto così
E' stata definita "il cuore del vangelo" o "il vangelo nel vangelo". L'obiettivo di questa parabola? Far cambiare idea su Dio. Gesù sarà messo a morte proprio perché ha presentato un volto di Dio diverso da quello sempre creduto. Vi è presente anche una preoccupazione pastorale: l'accoglienza dei peccatori.
Figli
Un padre aveva due figli. Se ne va, un gior ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 11-09-2022)
Commento su Es 32,7-11.13-14; Sal 50; 1Tm 1,12-17; Lc 15,1-32
C'è nell'ufficio delle letture di questa domenica un legame, quasi invisibile, tra il brano tratto dall'ultimo capitolo del profeta Isaia e quello del Vangelo di Luca ( Lc. 10, 1-12. 17-20) che ci parla di missione e la lettera di Paolo apostolo che ci parla di vocazione.
tutti i credenti, in forza della vocazione battesimale o sono apostoli, o non sono nep ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 15-09-2019)
Le letture di questa 24esima Domenica del tempo ordinario, anno C, le potremmo definire come le letture del Cristo a braccia aperte (e qui mi sovviene alla mente il maestoso Cristo che sovrasta Brasilia a braccia aperte quasi a voler accogliere l'immensità che sta ai suoi piedi...).
Un l'elemento che desidero evidenziare, e che forse tanti di noi non ci fan ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 15,1-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 15-09-2019)
L'occasione dell'infedeltà
Il padre, vedendolo partire «per un paese lontano», già si era detto pronto ad aspettarlo, ad oltranza: "Se non tardi - bisbigliò al figlio senza alzare la voce - ti aspetterò per tutta la vita. Son tuo padre". Quella casa, al figlio più giovane, gli stava stretta: "Questa casa è una prigione!" sembra di sentirlo rinfacciare al padre, alla madre. "Sappi che ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 15-09-2019)
Dio All'opera
Clicca qui per la vignetta della settimana.
In questa domenica 15 settembre ricorre il 26esimo anniversario nell'assassinio di Padre Pino Puglisi, prete palermitano, ad opera della mafia. Padre Pino Puglisi in quel tragico giorno del 1993, che corrisponde anche al suo compleanno, nella visione di fede "nasce" al cielo, e la sua morte così drammatica segna ... (continua)
Avere: voce del verbo amare
Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Il capitolo 15 del vangelo di Luca contiene quelle che comunemente vengono chiamate "le parabole della misericordia", tre brevi racconti che contengono un tesoro inestimabile: l'amore, ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 15-09-2019)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di padre Alvise Bellinato
L'orazione all'inizio della Messa di oggi dice: "O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio".
In questa breve preghiera è sintetizzato il tema della liturgia odierna.
Abbiamo chiesto ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 15-09-2019)
Il Padre misericordioso!
Ascoltiamo oggi il capitolo quindicesimo del vangelo di Luca, in cui Gesù narra le tre parabole della misericordia di Dio: quella della pecora perduta e ritrovata; quella della moneta perduta e ritrovata; quella del figlio perduto e ritrovato, la cosiddetta parabola del «figliol prodigo» o, meglio, del «Padre misericordioso».
Perché Gesù ha raccontato quest ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 15-09-2019)
Commento alle letture - XXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 15-09-2019)
La ?felix culpa? del Vangelo
C'è un'espressione attribuita a un'omelia di Sant'Agostino che suona così: "Felice colpa, quella dei nostri progenitori Adamo ed Eva quando peccarono, perché ci ha meritato di sperimentare la grazia del perdono del nostro Redentore Gesù Cristo". È un'espressione che ritroviamo pure nella Liturgia della Notte di Pasqua, quando viene annunciata la resurrezione ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 15-09-2019)
Commento su Luca 16,1-13
I testi biblici della Messa di oggi presentano un tema fondamentale della rivelazione cristiana.
Il brano dell'Esodo ci riporta al cammino del popolo ebreo dall'Egitto alla terra promessa: mentre Mosè è sul monte per ricevere le tavole della Legge, il popolo pecca, adorando il vitello d'oro. Dio dichiara l'intenzione di punirlo distruggendolo, per crearsi ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 15-09-2019)
Dio è nelle piccole cose
Mosè è sul monte e il popolo cerca grandi segni. Così, stanco di aspettare, si crea un Dio che non si fa attendere, si crea un Dio, seppure falso, ma visibile. L'ira di Dio per questa infedeltà lo porta a minacciare di morte quella gente, ma Mosè intercede per loro e Dio si pente di quella minaccia.
Nel Vg farisei e scribi mormorano perché Gesù sta con pu ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 15-09-2019)
Tutte le domeniche e tutte le volte che celebriamo una S.Messa, facciamo un banchetto! Dio ama fare festa! Ed è bello sapere di essere sempre invitati e attesi!
Però per partecipare e gioire dobbiamo capire che cosa si festeggia!
Cominciamo con una piccola caccia al tesoro: che cosa succede in tutte le letture di oggi, la prima del libro dell'Esodo, la sec ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 15-09-2019)
Lectio Divina - XXIV Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
Non ti conosco ancora, Padre!
Mi chiedo se Dio, davanti ai nostri frequenti voltafaccia, provi delusione o ira. Mi sono convinto intimamente che la sua reazione profonda, quella del cuore, sia di grande delusione. "I miei figli, tanto amati, tanto curati, tanto cercati, sempre mi girano le spalle". La giustizia di Dio chiederebbe, immediatamente, una punizione. Basta poi l'intercessione ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 15-09-2019)
La verità del paradosso
Tutti i pubblicani e i peccatori
Luca usa un linguaggio paradossale, la scena che racconta e le parabole sono paradossali. Ma è proprio la distanza tra la realtà e il paradosso che ci dà la dimensione della "verità" che l'evangelista racconta, l'ampiezza della misericordia di Dio: "la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carit ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 15-09-2019)
Figlio tu sei sempre con me
Nel vangelo di oggi (Luca 15,1-32) Gesù spiega con tre parabole la gioia che deriva dalla misericordia di Dio.
Le prime due presentano storie parallele: un pastore lascia il gregge al sicuro e va alla ricerca di una pecora non tornata all'ovile; una donna rivolta la casa, per ricuperare una moneta che non trova più; e quando entrambi raggiungono lo scopo, i ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 15-09-2019)
Commento al Vangelo del 15 settembre
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 15-09-2019)
L'amore di Dio è il farmaco più potente
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 15-09-2019)
Commento su Luca 15,1-32
Nella parabola di questa domenica vediamo le fondamentali tipologie nell'esercizio della nostra libertà davanti a Dio.
Qual è il peccato del figlio minore? «Padre dammi la parte del patrimonio che mi spetta», cioè vuole quel che gli serve per vivere, vuol gestire da sé la sua stessa vita, il Padre, che gli ha dato la vita, che gli ha messo a disposizione t ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 15-09-2019)
La gioia divina per la nostra conversione
«Questa parabola»: un tutt'uno in tre racconti
Dall'ascolto pregato e meditato della Parola di Dio di questa domenica emerge la gioia del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo per la nostra conversione. Alla fine della prima parabola, quella della pecora smarrita, abbiamo ascoltato: «Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si co ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 15-09-2019)
Dio, Padre che perdona A noi spetta il primo passo
Nessuna pagina al mondo raggiunge come questa l'essenziale del nostro vivere con Dio, con noi stessi, con gli altri. Un padre aveva due figli. Se ne va, un giorno, il giovane, in cerca di se stesso, in cerca di felicità, la cerca nelle cose che il denaro procura, ma le cose tutte hanno un fondo e il fondo delle cose è vuoto. Il libero principe diventa servo, ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 15-09-2019)
Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte
... (continua)
Una pecora, una moneta, un figlio scappato via, per riflettere sulla misericordia di Dio
La parola di Dio di questa XXIV domenica del tempo ordinario ci presenta tre note parabole di Gesù che hanno attinenza con il tema della misericordia divina. Tutta la liturgia è incentrata su questo tema, sul quale è opportuno riflettere, valorizzando i testi biblici, nella loro portata teologica, morale e spirituale.
Partendo da Vangelo, nella forma integr ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 15-09-2019)
#StradeDorate - Commento su Luca 15,1-32
... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 15-09-2019)
Quale tenda ci impedisce di entrare nel regno?
Il Vangelo di questa domenica ci narra le tre celebri parabole della misericordia: quella del pastore
che ha perso una pecora; la donna una moneta e il padre un figlio. Mi sono chiesta quale potrebbe
essere il filo rosso che lega queste tre parabole e ho visto che ciò che le accomuna è che in tutt'e tre
si è perso qualcosa: una moneta, una pecora e un fig ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 15-09-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 15,1-32)
... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 15-09-2019)
Commento su Luca 15,1-32
Eccoci al cuore del messaggio cristiano: la misericordia è il volto dell'amore di Cristo, incarnato per manifestare l'amore di Dio Padre; dunque l'amore di Dio è la misericordia.
Anche in questo delicato tema biblico c'è molta confusione; è opinione diffusa che
"misericordia" è sinonimo di "indulgenza"
"a una persona misericordiosa, gli va bene tutto"
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 15-09-2019)
La misericordia e il giudizio
Dio avrebbe potuto sterminare il suo popolo in conseguenza al suo misfatto con cui violava l'alleanza con il Signore, prostrandosi deliberatamente e con piena coscienza a una divinità di metallo fuso. Stanco di attendere il ritorno di Mosè, che era salito sul monte Sinai per ricevere da Dio le tavole della Legge, il popolo aveva costretto Aronne all'idolatri ... (continua)
Le parabole dei perdenti
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Tutti perdono qualcosa in questi tre racconti parabolici, e tutti i personaggi descritti sono dei veri perdenti.
Un pastore perde una pecora, una donna perde una moneta, un padre perde il figlio minore e perde anche l'altro maggiore dal quale è trattato come padrone e non come padre, il figlio minore perde i su ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 15,1-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 11-09-2016)
Il filo conduttore dello splendido vangelo di oggi è la misericordia, con la gioia che Dio prova quando un peccatore ritorna a Lui, gioia questa non condivisa dai farisei che mormorano al vedere il comportamento di Gesù che siede a mensa coi peccato-i, con chi è lontano, manifestandogli cordialità, senza giudizio né condanna.
Le parabole di oggi sono tre. L ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 11-09-2016)
L'esempio di Paolo "misericordiato"
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 11-09-2016)
La festa della misericordia
Misericordia è movimento. Misericordia è incontro. Misericordia è festa.
Le commoventi parabole che Gesù dona ai nostri cuori, appesantiti dall'esperienza del peccato e dalla consapevolezza di vivere in un mondo segnato ogni giorno dagli sfregi del male, sono un tesoro inesauribile, una luce penetrante nel mistero del Cuore di Dio. A Lui guardiamo, per lasc ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 11-09-2016)
Il grande Dono di Dio: la Sua Misericordia
Oggi Gesù ci svela la grande, incredibile, fedeltà di Dio nell'amore per il suo popolo - che siamo noi - in un modo che ha dell'inaudito e che dovrebbe annullare la tentazione della sfiducia in chi ha peccato.
Il Vangelo racconta che Gesù viene rimproverato, perché si avvicinava facilmente ai peccatori: ?Costui riceve i peccatori e mangia con loro'
Ecco al ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 11-09-2016)
Dire padre... dire fratello...
Sento molto attuali per me le riflessioni che facevo tempo fa (non è pigrizia: è che rileggendole mi sono piaciute!) e provo soltanto ad aggiungere qualcosa. Quello che stiamo cercando di fare in queste domeniche è provare a tracciare le linee del volto del discepolo e la liturgia oggi mi sento di poter affermare che ci dice due cose fondamentali:
1) il di ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 11-09-2016)
#StradeDorate - Commento su Luca 15,1-32
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 11-09-2016)
Gioite con me
Se si prendono sul serio (speriamo) le parole di Gesù di domenica scorsa circa le esigenze del discepolato, verrebbe da dire che nessuno è in grado di stargli dietro. Oppure (che è lo stesso) verrebbe da dire che essere discepoli di Gesù è una possibilità riservata a una èlite di persone quali i citati S.Francesco d'Assisi, la novella S.Teresa di Calcutta e ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 11-09-2016)
Un Padre di una tenerezza inimmaginabile
Il Vangelo di questa domenica lo accogliamo come un testo fondamentale in questo svolgersi dell'Anno Santo della misericordia. E' la parabola del padre buono che lascia la libertà al figlio anche di sbagliare, di andarsene sbattendo la porta, offendendo, sciupando tutte le sue sostanze, rovinando la propria vita. Il padre attende, spera ogni giorno il suo ri ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 11-09-2016)
Video commento alla liturgia con i ragazzi - Lc 15,1-32
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 11-09-2016)
Video commento alla liturgia - Lc 15,1-32
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 11-09-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Matarrese
Uno dei segni che caratterizza il giubileo della misericordia che stiamo vivendo è quello della Porta Santa. Segno che evidenzia un passaggio da un "di fuori" ad un "di dentro": un ri-entrare, un ri-scoprire la gioia di stare dentro una vita nuova che Dio ci ha donato e ci dona con il suo amor ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 11-09-2016)
Cari ragazzi, sapete benissimo che nella Bibbia Dio viene chiamato con tanti nomi. Vi siete mai chiesti quale sia tra tutti questi quello che meglio lo identifichi? Secondo Papa Francesco - lo ha affermato in una recente intervista - è "Misericordia"! Proprio in questa domenica, nel cuore del Giubileo dedicato interamente alla Misericordia, Gesù con tre para ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 11-09-2016)
Ma se neppure Dio condanna...
Molta gente fatica a credere, oggi. Diciamo che credere nel messaggio evangelico non è mai stato troppo semplice: le esigenze del Vangelo e della sequela di Gesù sono forti, e riuscire a essere uomini e donne coerenti con i valori morali e spirituali che il Maestro ha proposto all'umanità durante la sua vita terrena è senza dubbio un impegno non indifferente ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 11-09-2016)
La misericordia è la forma più alta d'ingiustizia
Gli era morta la moglie, forse. Però gli erano rimasti due figliuoli. Che, se ci pensate, due è sempre meglio che uno: se il primo è fuori (in qualsiasi senso), a casa c'è il secondo. Se uno s'ammala, l'altro lavora per due. Due, trattati in una maniera, però, identica: quel padre era amoroso per natura. Ma, questo lo san tutti, «anche tra i figlioli d'uno s ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 11-09-2016)
La bella notizia del Signore che va a cercare chi si perde
Un pastore che sfida il deserto, una donna di casa che non si dà pace per una moneta che non trova, un padre esperto in abbracci. Le tre parabole della misericordia sono il vangelo del vangelo. Sale dal loro fondo un volto di Dio che è la più bella notizia che potevamo ricevere.
C'era come un feeling misterioso tra Gesù e i peccatori, un cercarsi reciproco ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 11-09-2016)
Commento su Luca 15,1-32
Inizia la parte delle parabole, alcune proprie di Luca, che esaltano il tema della misericordia. Dinanzi a Gesù, i pubblicani e i peccatori (qui addirittura sarebbero "tutti"). Basterebbe questo pensiero a colmare il cuore: tutti i pubblicani e i peccatori "si avvicinavano a lui per ascoltarlo". È il riconoscimento della sua signoria, ma anche la ragione del ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 11-09-2016)
Mangia con loro
Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori
Come stare con i pubblicani e i peccatori, quelli che vivono ai margini della società? Come non formare un gruppo di benpensanti e rinchiudersi in un ghetto di privilegiati? come non escludere e creare scarto? È possibile frequentare persone dubbie, senza condividerne la vita? Quale è il confine tra ch ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 11-09-2016)
Le parabole della misericordia, forte richiamo alla nostra conversione
Il Vangelo di questa domenica del tempo ordinario è sicuramente quello più adatto e approrpiato ad indicare il cammino della Chiesa in questo anno giubilare della misericordia che sta volgendo al termine. Infatti, è riportato il testo del vangelo di Luca, dedicato alle tre parabole della misericordia: la pecora smarrita e ritrovata; la dragma persona e ritro ... (continua)
La Parola - commento a Lc 15,1-32
Commento a cura di padre Carlo Maria Rossato dell'Ordine dei Frati Servi di Maria.
Registrazione effettuata nella Basilica di Monte Berico, Vicenza. ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 11-09-2016)
Commento su Esodo 32,7-11;13-14; Luca 15,1-32
L'insegnamento di questa liturgia è proprio il nucleo centrale dell'insegnamento di Gesù e ci porta al cuore degli insegnamenti da lui vissuti.
Questo insegnamento infatti Gesù l'ha vissuto "fino alla fine", fino all'estremo, alla forma suprema di amore, che è dare la vita, per gli amici, ma poi anche per i nemici, perché Gesù ha perdonato coloro che l'ucci ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 11-09-2016)
Commento su Luca 15,1-32
La parabola del Padre misericordioso costituisce il capolavoro di san Luca sul tema della misericordia divina, e l'icona più rappresentativa della fede cristiana:
- misericordia divina: Dio perdona i peccatori.
- fede cristiana: anche il cristiano perdona coloro che lo hanno offeso.
Siamo quasi al termine di questo straordinario anno giubilare della mi ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 11-09-2016)
L'uomo? Peccatore, ma pur sempre valido soggetto.
Ostinato al male e perverso nell'idolatria e nell'abominio, il popolo d'Israele suscita l'ira del Signore soprattutto adesso che si è "prostituito" a un Dio plasmato con metallo fuso a cui attribuisce tutti i poteri e le facoltà del vero Dio Onnipotente re d'Israele. Gli rendono culto perché credono che sia stato quel pezzo di metallo a favorire la fuga d'Is ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 11-09-2016)
Commento su Es 32,7-11.13-14, Sal 50, 1Tm 1,12-17. Lc 15,1-32
L'evangelo di questa 24a domenica del tempo ordinario potrebbe essere definito come un inno alla gioia per il ritrovamento di ciò che si era perduto: un pastore ritrova la pecora smarrita e con gioia se la carica sulle spalle e ritorna all'ovile dove lo attendevano le altre pecore che non si erano perdute; una donna lascia tutte le altre occupazioni per trov ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 11-09-2016)
Tre esempi per l'anno santo della misericordia
Anno santo della misericordia: oggi Gesù la spiega (Luca 15,1-32) con tre parabole sulla gioia che deriva dalla misericordia di Dio.
Le prime due presentano storie parallele: un pastore lascia il gregge al sicuro e va alla ricerca di una pecora non tornata all'ovile; una donna rivolta la casa, per ricuperare una moneta che non trova più; e quando entrambi r ... (continua)