Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO260 ;
Con questa parabola Gesù ci richiama l'irreparabile eternità delle pene dell'inferno. È un discorso duro, ma viene dalle labbra di Gesù. Il ricco Epulone, che durante la vita terrena non ha praticato la carità, soffre irrimediabilmente nell'oltrevita. Egli, come i suoi fratelli, conosceva la legge e le profezie che specificano i modi della giustizia divina: forse riteneva che per lui si sarebbe fatta un'eccezione, e invece tutto si compie alla lettera. Siamo avvertiti anche noi: non possiamo edulcorare la legge di Cristo, affidarci a una "misericordia" che non trovi corrispettivo nella nostra carità. Finché siamo quaggiù abbiamo tempo per compiere il bene, e in tal modo guadagnarci la felicità eterna: poi sarà troppo tardi. Gesù dà un senso anche alle sofferenze di Lazzaro: le ingiustizie terrene saranno largamente compensate nell'altra vita, l'unica che conta. Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti, cominciando dalle persone che amiamo, la logica della giustizia divina: e questa è la forma più squisita della carità.
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Antifona d'ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome,
Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, affrettandoci verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Dio, che conosci le necessità del povero
e non abbandoni il debole nella solitudine,
libera dalla schiavitù dell'egoismo
coloro che sono sordi alla voce di chi invoca aiuto,
e dona a tutti noi una fede salda nel Cristo risorto.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell'arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l'orgia dei dissoluti.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
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Seconda lettura
1Tm 6,11-16
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l'immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 16,19-31
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma".
Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi".
E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a vivere in profondità di spirito.
1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all'altezza degli sforzi che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire alla morte, ma in colui che vince la morte. Preghiamo.
O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da questa offerta
fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118,49-50)
Oppure:
In questo abbiamo conosciuto l'amore:
egli ha dato la sua vita per noi;
anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)
Oppure (Anno C):
Il povero fu portato dagli angeli accanto ad Abramo,
e il ricco negli inferi, tra i tormenti. (Cf. Lc 16,22-23)
Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo,
perché, annunciando la morte del tuo Figlio,
partecipiamo alla sua passione
per diventare eredi con lui nella gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Cari ragazzi e ragazze, ben trovati.
Questa domenica abbiamo una grande abbondanza di significati intrecciati tra le righe delle Letture, ciascuno dei quali è assolutamente imperdibile. Pertanto abbiamo bisogno di mettere in ordine tutti questi concetti e creare una sorta di mappa per capire dove ci vuole condurre la Parola di Dio. La parola che ci farà da ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 25-09-2022)
Il quarto peccato
Cosa c'è di male a divertirsi e a essere felici? Cosa c'è di sbagliato nel vestirsi bene, elegantemente, con un aspetto ben ordinato e curato? È anche una forma di rispetto verso gli altri... Cosa c'è di male a ritrovarsi con gli amici a far festa, possibilmente condividendo una buona tavola e del buon vino? Anzi: banchettare insieme, spesso, è la panacea di ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 25-09-2022)
Dio conosce le intenzioni del cuore
Un povero che non ha mai avuto niente in vita riceve il paradiso, un ricco che in vita non si è mai preso cura di quel povero, ma solo di se stesso, viene spedito all'inferno. Il ricco supplica di poter ricevere un po' di consolazione, ma Abramo gli dice: ricordati che in vita tu ti sei fidato solo di te stesso e ti sei preso tutto quello che volevi non cura ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 25-09-2022)
Una logica capovolota
Sulla scia del tema proposto la scorsa Domenica, ecco un altro esempio di contrapposizione fra la logica divina e quella umana, con le relative conseguenze di pensiero e di impostazione. Nell'esperienza del presente terreno, "i malvagi vincono e i poveri piangono"(Qoelet) e sembra che questo paradosso sia una costante della nostra vita quotidiana, una frustr ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 25-09-2022)
Una logica capovolota
Sulla scia del tema proposto la scorsa Domenica, ecco un altro esempio di contrapposizione fra la logica divina e quella umana, con le relative conseguenze di pensiero e di impostazione. Nell'esperienza del presente terreno, "i malvagi vincono e i poveri piangono"(Qoelet) e sembra che questo paradosso sia una costante della nostra vita quotidiana, una frustr ... (continua)
Commento al Vangelo del 25 settembre
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 25-09-2022)
Lontano o accanto ad Abramo
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto (Lc 16,22). Questo versetto mi ha evocato tutta la potente ironia di Totò nella sua celebre "A' livella". In questa poesia il grande comico napoletano, in modo diverso da quanto ci vuole rivelare la parabola del vangelo, immagina di assistere a un surreale ... (continua)
Commento su Luca 16,19-31
Il Vangelo di questa domenica ci mette davanti non i peccati come rubare, uccidere, commettere adulterio, non dire falsa testimonianza ma il peccato spesso non confessato: il peccato dell'indifferenza. Un giorno, vidi a Napoli un povero che, quasi in modo provocatorio, si era messo al collo un cartone con su scritto: "sono un invisibile"! Vi assicuro che per ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 25-09-2022)
Un povero di nome Lazzaro
Nuovamente la liturgia ci porta a meditare su una parabola del Vangelo di Luca. È davvero sorprendente la genialità e la fantasia con cui il Maestro cerca di toccare il cuore e la mente dei suoi ascoltatori. Lasciamo raggiungere e affascinare dalla sua Parola.
La parabola di questa domenica si costruisce su un doppio contrasto: il ricco e il povero, la vi ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 25-09-2022)
La cura per le relazioni di comunione è già vita eterna
I farisei reagirono male alle parole di Gesù che abbiamo ascoltato domenica scorsa: «I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui» (Lc 16,14). Predicavano la teologia della prosperità: Dio benedice coloro che obbediscono ai comandamenti anche con il possesso di denaro e beni materiali! La teologia della p ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 25-09-2022)
Attenzione agli invisibili. Vi si rifugia l'eterno
Storia di un ricco, di un mendicante e di un "grande abisso" scavato tra le persone. Che cosa scava fossati tra noi e ci separa? Come si scavalcano? Storia da cui emerge il principio etico e morale decisivo: prendersi cura dell'umano contro il disumano. Primo tempo: due protagonisti che si incrociano e non si parlano, uno è vestito di piaghe, l'altro di porp ... (continua)
don Antonino Sgrò (Omelia del 25-09-2022)
Il ricco ha bisogno del povero
Quante proteste si levano da più parti contro la povertà e il divario tra ricchi e poveri nel mondo! Tuttavia non sempre il lamento è seguito da un'analisi approfondita delle cause di tali disuguaglianze e dalla volontà reale di porvi rimedio. La parabola non si limita a presentarci lo specchio di una società in cui il ricco e il povero non si incontrano, ma ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 25-09-2022)
Ricco e povero nel tempo e nell'eternità. Una situazione che cambia
Il brano del Vangelo di questa 26a domenica del tempo ordinario ci presenta una delle parabole più belle ed istruttive sul valore della vita, sul non senso della ricchezza, sulla carità principio fondamentale di ogni etica e non solo quella cristiana. Argomenti trattati in vari testi della sacra scrittura sia dell'Antico che del Nuovo Testamento. La ricchezz ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 25-09-2022)
Commento questa pagina evangelica molto forte che ci viene consegnata questa domenica non soffermandomi in disquisizioni esegetiche o di approfondimento del testo, ma cogliendo nel mio vissuto ciò che Dio mi ha donato per cercare di analizzarlo nella mia esistenza.
Ci sono storie che non si possono cancellare dalla propria vita ovvero volti di uomini e di d ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 25-09-2022)
Il ricco egoista e il povero Lazzaro (Lc 16,19-31)
... (continua)
Abissi
Ci siamo scoperti agapetoi, amati. O forse ci stiamo scoprendo amati.
Non facile, con tutto il caos che abita le nostre vite, le nostre menti, le nostre emozioni.
Ma possibile: il cristianesimo è esattamente, un percorso alla ricerca di Dio sulle orme di Gesù.
E, con fatica, da stagisti vogliamo imparare ad amare.
A non essere il centro dell'Universo, st ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 25-09-2022)
Lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti
... (continua)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca(Lc 16,19-31)
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 25-09-2022)
I cristiani non sono una setta
Il vangelo della scorsa domenica parlava dei bambini, e si diceva a commento che in loro, fragili e poveri di risorse, si potevano vedere anche gli adulti in condizioni economiche, sociali, fisiche e psicologiche di debolezza. Il vangelo di oggi (Marco 9,38-48) torna sull'argomento parlando dei "piccoli", che nel linguaggio di Gesù sono appunto, oltre ai bam ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 25-09-2022)
Nel tempo abita la tenerezza di Dio
Dopo la parabola dell'amministratore disonesto, Gesù rivolge la parabola del ricco epulone ai farisei che si stavano facendo beffe di lui per quanto aveva detto sul denaro.
Il termine "epulone" (derivato di "èpulum" cioè "banchetto") non è più usato nel linguaggio comune; eppure tutti sanno che l'espressione fa riferimento a una parabola che solo Luca racco ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 25-09-2022)
Commento su Am 6,1.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31
Il filo che unisce l'ufficio delle letture di questa trentaseiesima domenica del tempo ordinario consiste nel paragone l'ospitalità di Abramo a quello di Marta.
Entrambi sono due esempi di ospitalità premurosa, ma con un esito, in assoluto, diverso. L'accoglienza che Abramo, sonnecchiante, all'ombra delle Querce di Mamre, riserva ai tre uomini, che in piedi ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-09-2019)
Commento su 1Tm 6,11
«Tu, uomo di Dio (...) tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede alla carità, alla pazienza, alla mitezza»
1Tm 6,11
Come vivere questa Parola?
Timoteo era un caro discepolo e collaboratore di San Paolo che gli aveva raccomandato di astenersi dal male. Qui lo esorta a essere un vero uomo che vive nella luce di Dio. Niente di "evanescente" è consono alla ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 29-09-2019)
Commento su Am 6,1.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31
In questa 26a Domenica del tempo ordinario, la liturgia ci proclama, alla lettura del brano Evangelico, la parabola del povero e muto Lazzaro, il cui nome significa "Dio aiuta", seduto davanti alla porta, del cosi detto " ricco epulone". Una situazione, molto simile, è denunciata dal profeta Amos, nella prima lettura, contro coloro che abitano i palazzi luss ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 29-09-2019)
Il futuro del menefreghismo
Entrando in casa di fretta, l'avrà pure calpestato, qualche volta, quell'uomo cencioso che «stava alla sua porta». Che a quell'uomo ricco non gli importasse niente di Lazzaro è troppo facile a credersi. Semplicemente aveva imparato a fare a meno del povero nell'organizzarsi le giornate: "Un po' di menefreghismo in tazza grande, per me", avrà chiesto come col ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 29-09-2019)
Audio commento alla liturgia - Lc 16,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 16,19-31)
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 29-09-2019)
Per la fede non ci sono vacanze
Il poco noto profeta Abacuc conclude la prima lettura di oggi con un'espressione, ripresa da Paolo nella lettera ai Romani, e in seguito chiave delle posizioni di Martin Lutero: "il giusto vivrà per la sua fede". Di fede parla anche il vangelo (Luca 17,5-10) e per commentarlo può essere utile una premessa: tutti sperimentiamo come, a differenza dei beni mate ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 29-09-2019)
Basta Alzare Lo Sguardo...
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Ricordo di un episodio buffo che mi è capitato viaggiando nell'era pre-googlemaps, cioè prima delle cartine digitali che sul telefono ti dicono subito dove sei e dove si trova esattamente il posto che devi raggiungere.
La prima volta che sono stato a Berlino in vacanza con un amico e sua sorella, appena giunti ... (continua)
Mi regali un sorriso?
Gesù disse ai farisei: C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Gesù racconta un'altra parabo ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 29-09-2019)
Senza la carità non siamo niente!
Il vangelo di questa domenica incomincia con queste parole: «C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti». È da notare che Gesù non dà il nome al ricco egoista: quest'uomo è definito unicamente da ciò che possiede; egli ammassa avidamente beni per sé, illudendosi forse di difendersi in qu ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 29-09-2019)
Commento alle letture - XXVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
Lectio Divina - XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 29-09-2019)
Una sicurezza senza nome e una povertà che riceve il nome da Dio
Non si può vivere come se Dio non ci fosse. L'uomo che crede di aver trovato la propria libertà e il proprio successo personale in questa illusione, si apre alla più cocente delle delusioni. Costruisce una vita, magari piena di baldoria, ma sicuramente priva di gioia. Dio è in noi la fonte della consolazione. La percezione della sua presenza è fonte di salve ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 29-09-2019)
Commento al Vangelo del 29 settembre
... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 29-09-2019)
Un grande abisso
Stava alla sua porta
"MESTRE. Pulisce volontariamente i marciapiedi e le strade di Mestre con la propria scopa, spiegando di voler così integrarsi, ma l'azione di Monday, un giovane nordafricano, non è stata apprezzata dai vigili che l'hanno multato di 350 euro. Perché, è scritto nel verbale, «sorpreso palesemente a ripulire la zona senza alcuna autorizzazi ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 29-09-2019)
Il peccato del ricco? Non vedere i bisognosi
Una parabola dura e dolce, con la morte a fare da spartiacque tra due scene: nella prima il ricco e il povero sono contrapposti in un confronto impietoso; nella seconda, si intreccia, sopra il grande abisso, un dialogo mirabile tra il ricco e il padre Abramo. Prima scena: un personaggio avvolto di porpora, uno vestito di piaghe; il ricco banchetta a sazietà ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 29-09-2019)
Agenti di Dio sotto copertura di piaghe
Per il vangelo di domenica scorsa la nostra vita è una roba troppo grande per saperla amministrare bene e da soli. Meglio accettare la realtà di essere tutti amministratori disonesti (chi più e chi meno, questo solo Dio lo sa). Oppure, uscendo da quella parabola per entrare in un'altra, di essere tutti gente insolvente nei propri debiti; che ha però tra le m ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 29-09-2019)
Il brano evangelico di questa domenica ci propone una parabola di Gesù sull'uso della ricchezza.
«C'era un uomo ricco», inizia così questa parabola, un uomo ricco, ma senza un nome, ciò che lo definisce è come veste e come mangia: veste splendidamente e mangia benissimo e in abbondanza. Egli ostenta le sue ricchezze, il suo potere, cosa questa che può acca ... (continua)
Cesserà l'orgia dei dissoluti? Inizierà il tempo della rettitudine?
La parola di Dio di questa 26 domenica del tempo ordinario, soprattutto nel testo del Vangelo, è una delle pagine, più belle in assoluto di tutto il vangelo, in quanto ci presenta verità di fede sacrosante, dalle quali non si può prescindere per giudicare il nostro agire e quello degli altri.
E' vero che il giudice unico e perfetto è Dio, tuttavia di fronte ... (continua)
Commento su Luca 16,19-31
Cos'è che dà senso alla vita terrena dell'uomo garantendogli, allo stesso tempo, la vita eterna. È il tema che, soprattutto i brani biblici di Amos e di Luca, presentano oggi.
Amos, profeta vissuto nell'VIII secolo avanti Cristo nel regno di Israele, descrive l'opulenza dei ricchi che pensano solo a godersi la vita, ma non si preoccupano della "rovina di ... (continua)
#StradeDorate - Commento su Luca 16,19-31
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 29-09-2019)
Il povero ha un nome; il ricco no
Le letture di oggi continuano il discorso sui beni materiali: domenica scorsa si parlava dei beni male acquisiti, tramite imbrogli e vessazioni; oggi, dei beni male usati, perché sprecati nel superfluo, ignorando chi è nel bisogno.
Il profeta Amos, nel brano di domenica scorsa, aveva parlato dei commercianti che fremevano nei giorni del forzato riposo, in a ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 29-09-2019)
A giudicarci saranno anche loro
L'insegnamento della scorsa Domenica metteva in guardia contro la ricchezza materiale considerata come fine ultimo: quando il denaro e i beni di consumo non fungono da strumento di carità e di ausilio soprattutto per i più poveri e bisognosi, diventano non soltanto occasione di peccato e di sdegno divino, ma anche causa della rovina di noi stessi. Già nella ... (continua)
Commento su Luca 16,19-31
Ai tempi di Gesù, si credeva che la condizione degli uomini in terra venisse per così dire retribuita dopo la morte con una (condizione) uguale-contraria, la quale durava tutta l'eternità: cosiddetta regola del contrappasso. Chi ha letto la Divina Commedia, ricorderà la corrispondenza inversa tra la punizione inflitta ai peccatori e il loro peccato...
È ciò ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 29-09-2019)
«Dio ci aiuta» per Cristo, con Cristo e in Cristo, nostro «Lazzaro».
La vita eterna è comunione; l'inferno è isolamento, abisso, separazione.
La vita eterna non comincia dopo la nostra morte, ma dal giorno del nostro concepimento nel ventre materno. Ci sono due fasi di questa eternità: la prima è quella che si gioca in questo mondo, tra le soglie della nascita e della morte fisica con la nostra corporeità vivente. La nostra ... (continua)
don Simone Salvadore (Omelia del 25-09-2016)
Lazzaro e il ricco "festaiolo e mangione".
Non è necessario essere persone malvage, per creare degli abissi e dei burroni nelle relazioni.
La ricchezza... il potere con tutte le sue prerogative e i suoi privilegi... l'intelligenza e i carismi più grandi,...la bellezza estetica stessa di una persona..., possono indurla a rifugiarsi in una falsa immagine di sé, nelle sue false certezze, nella sua supp ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 25-09-2016)
Distante incolmabili
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"Quanto è distante...?"
Quanto è distante l'Italia dalla Nuova Zelanda dall'altro capo del nostro pianeta?
Quando è distante la Terra dalla Luna, dal pianeta più vicino o quello più lontano del Sistema Solare?
Quanto è distante il Sole dalla stella più vicina o la nostra galassia dalle altre?
Il sistema di m ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 25-09-2016)
Continua lo splendido insegnamento di Gesù sull'uso dei beni, che Luca ci propone nel capitolo 16 del Vangelo.
Oggi il nostro Maestro ci propone una parabola, dove incontriamo due personaggi: un uomo ricco, di cui non è nemmeno ricordato il nome, e Lazzaro, il povero malato, il cui nome significa "Dio aiuta". È una parabola composta da due scene: nella prim ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 16,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 25-09-2016)
Tu, uomo di Dio, combatti la buona battaglia
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 25-09-2016)
Storia di un Dio politicamente scorretto
La premessa fu compito della Madre annunciarla al mondo, appena dopo la grande Annunciazione a lei. Era così d'intrigo quel rovesciamento, che si fece addirittura canto, nel Magnificat: «Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili» (Lc 1,52). Pochi, allora, s'accorsero ch'era la premessa paradossale della storia più ambiziosa. Il Figlio, quando ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 25-09-2016)
La maschera o il volto... le cose o le relazioni
Continua, nella liturgia domenicale, quel filone che domenica scorsa è stato aperto e che ci aiuta a scoprire sempre di più il nostro volto di discepoli, filone importante perché ci fa riflettere sull'importanza che diamo alle cose, alle ricchezze. Ciò che davvero conta, ci dice la liturgia, è non spostare la nostra attenzione da ciò che veramente è essenzia ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 25-09-2016)
L'intenzione di Gesù non è quella di parlarci del paradiso e dell'inferno. Come Dante usa categorie dell'aldilà per raccontarci il suo cammino, cosi Gesù usa delle immagini comuni alla gente del suo tempo per dare un messaggio che vuole essere una buona notizia. Ne' si può liquidare questa parabola pensando che se il ricco avesse fatto un po' di elemosina al ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 25-09-2016)
Poveri in spirito oggi, per diventare ?ricchi' eternamente!
Oggi, ?diventare ricchi', da quanto possiamo capire attraverso i massmedia e l'opinione pubblica, è diventata la ?favola' degli adulti, che ha i suoi giornali specializzati, con tanti servizi su ?cosa fanno', ?come e dove vivono i paperoni o i vip', coloro che sono classificati come gli ?idoli' del nostro tempo, con tanta gente che cerca di imitarli o di viv ... (continua)
La parabola del ricco egoista e del povero Lazzaro nell'umanità di oggi
La parabola, presa in se stessa, suscita una problematica sulle relazioni tra ricchi e poveri, ma non ha lo scopo di dare al povero un annunzio alienante e di consolarlo con la speranza della beatitudine eterna, ma di far capire quanto sia grave e carica di conseguenze l'indifferenza del ricco che non si accorge del povero.
Gesù mette davanti agli occhi dei ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 25-09-2016)
Video commento alla liturgia con i ragazzi - Lc 16,19-31
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don Roberto Farruggio (Omelia del 25-09-2016)
Video commento alla liturgia - Lc 16,19-31
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don Alberto Brignoli (Omelia del 25-09-2016)
Nel nome del povero. Cioè, di Dio.
Se sapessimo chiamare le cose e soprattutto le persone con il loro nome, ci accorgeremmo che le situazioni che incontriamo nella nostra vita di ogni giorno non sono tutte uguali e non sono affatto impersonali, ma hanno una loro ben precisa identità. Perché quando cose o persone diventano un insieme generico, senza volto e senza nome, perdono identità e di co ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 25-09-2016)
L'aldilà comincia aldiqua'
La vita non ci è data in proprietà. Ci è data in amministrazione. Questo è quello che dice la Bibbia dappertutto. Che ci piaccia o non ci piaccia, finiremo per metterla al servizio di qualcuno o di qualcosa. Questo il senso profondo del vangelo di domenica scorsa, nel racconto della parabola dell'amministratore disonesto, come anche nelle successive e perent ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 25-09-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di padre Alvise Bellinato
IL PERICOLO DELLA RICCHEZZA
Il tema affrontato dalla Liturgia in questa XXVI Domenica del tempo ordinario è il pericolo rappresentato dal cattivo uso delle ricchezze.
Esso ricorre chiaramente nelle tre letture e nel Salmo.
"Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 25-09-2016)
L'evangelista Luca ci parla oggi di una persona di nome Lazzaro.
Chi si ricorda di quando abbiamo incontrato, sempre nel Vangelo, un altro Lazzaro?
Bravi! Lazzaro era il fratello di Marta e Maria: era quell'uomo che era morto e che già da tre giorni era nel sepolcro, era colui per il quale il Signore ha pianto, era quell'uomo che il Signore fece tornare in ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 25-09-2016)
Ha rovesciato i potenti dai troni
C'era un uomo ricco
Il contrappasso [derivato dal latino medievale contrapassum, composto di contra "al contrario" e passus "soffrire": soffrire al contrario] è usato in molti modi per rappresentare la giustizia di Dio. Già nel Cantico della Vergine Maria: ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote (Lc 1,53); così nel discorso del ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 25-09-2016)
Il peccato del ricco è l'indifferenza verso il povero
La parabola del ricco senza nome e del povero Lazzaro è una di quelle pagine che ci portiamo dentro come sorgente di comportamenti meno disumani.
Un ricco senza nome, per cui il denaro è diventato l'identità, la seconda pelle. Il povero invece ha il nome dell'amico di Betania. Il Vangelo non usa mai dei nomi propri nelle parabole. Il povero Lazzaro è un'ecc ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 25-09-2016)
Finirà il sistema di vita dei buontemponi. E quando, Signore?
Il profeta Amos nel testo della prima lettura di questa XXVI Domenica del tempo ordinario, ha le caratteristiche di un fortissimo rimprovero verso tutti coloro che pensano di godersi la vita, ai danni degli altri, consumando, sprecando beni, cerando solo soddisfazioni e piaceri della carne. Evidentemente il profeta fa il quadro della situazione del mondo in ... (continua)
Commento su Luca 16,19-31
Il Vangelo della scorsa domenica ricordava che la ricchezza condanna spesso a trovarsi sul versante del male; la povertà, invece, è la condizione interiore della persona buona, destinata a riposare in eterno nel seno di Abramo: è paradossale, in una cultura come quella semitica, ove era forte la convinzione che la miseria, la malattia, la sterilità costituis ... (continua)
La Parola - commento a Lc 16,19-31
Commento a cura di padre Giorgio Maria Vasina dell'Ordine dei Frati Servi di Maria.
Registrazione effettuata nella Basilica di Monte Berico, Vicenza ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 25-09-2016)
Commento su Amos 6,1-7; Luca 16,19-31
Oggi la liturgia ci invita a prendere consapevolezza che ogni nostra azione, ogni scelta che compiamo nella storia incide nel nostro futuro.
Viene utilizzata la metafora del pranzo e c'è un riferimento alla ricchezza che abbiamo.
Il rischio è che non vediamo le sofferenze degli altri, cioè che avvenga senza comunione, senza riconoscimento delle necessità d ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 25-09-2016)
Guai ai ricchi, beati voi poveri
«Guai ai ricchi che ora ridono nella loro sazietà, beati i poveri che ora piangono e hanno fame» (Luca 6, 20ss) è un ammonimento inserito nel capitolo in cui Luca espone le Beatitudini e le corrispondenti condanne (guai) che ad esse sono in antitesi. Esso riprova la falsa sicurezza di chi si agghinda di vanità e di ricchezze vacue, specialmente quando accant ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 25-09-2016)
Commento su Luca 16,19-31
Gesù parla ancora ai farisei che si sentono più volte chiamati in causa perché "erano attaccati al denaro" e perciò "si beffavano" di lui. In questa pagina sono rappresentati dal ricco e sono descritti come coloro che non ascoltano Mosè e i Profeti e neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi. Il loro è come un adulterio, solo che al posto di u ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 25-09-2016)
Inferno o paradiso: è una scelta fatta qui
Un doppio monito presentano le letture di oggi, circa le conseguenze dei propri comportamenti. Continua il discorso sui beni materiali: domenica scorsa si parlava dei beni male acquisiti, tramite imbrogli e vessazioni; oggi, dei beni male usati, perché sprecati nel superfluo, ignorando chi è nel bisogno.
Il profeta Amos, nel brano di domenica scorsa, aveva ... (continua)