Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO300 ;
La parola del Signore che ci invitava, domenica scorsa, a perseverare nella preghiera - Dio ascolterà coloro che perseverano nella loro preghiera - risuona ancora alle nostre orecchie mentre il testo evangelico di oggi completa l'insegnamento sulla preghiera: bisogna certamente pregare, e pregare con insistenza. Ma questo non basta, bisogna pregare sempre di più. E il primo ornamento della preghiera è la qualità dell'umiltà: essere convinti della propria povertà, della propria imperfezione e indegnità. Dio, come ci ricorda la lettura del Siracide, ascolta la preghiera del povero, soprattutto del povero di spirito, cioè di colui che sa e si dichiara senza qualità, come il pubblicano della parabola.
La preghiera del pubblicano, che Gesù approva, non parte dai suoi meriti, né dalla sua perfezione (di cui nega l'esistenza), ma dalla giustizia salvatrice di Dio, che, nel suo amore, può compensare la mancanza di meriti personali: ed è questa giustizia divina che ottiene al pubblicano, senza meriti all'attivo, di rientrare a casa "diventato giusto", "giustificato".
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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Dio, che sempre ascolti la preghiera dell'umile,
guarda a noi come al pubblicano pentito,
e fa' che ci apriamo con fiducia alla tua misericordia,
che da peccatori ci rende giusti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Il Signore è giudice
e per lui non c'è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell'oppresso.
Non trascura la supplica dell'orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l'equità.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 18,9-14
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo".
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore".
Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore è vicino a coloro che si accostano a lui con un cuore contrito e libero. Egli ricerca un rapporto con l'uomo nella verità.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, accogli la nostra preghiera.
1. Perché i fedeli laici, i diaconi, i sacerdoti, i vescovi e il Papa siano fedeli al ministero loro affidato da Cristo di annunciare il Vangelo. Preghiamo.
2. Perché per quanto misera sia la nostra condizione abbiamo il coraggio di pregare per chi sta peggio di noi. Preghiamo.
3. Perché nelle ore più buie ci ricordiamo del semplice ed immenso dono che ci hai fatto regalandoci la vita. Preghiamo.
4. Perché ricordiamo sempre che, per quanto forti possiamo sentirci, solo inginocchiandoci di fronte a te possiamo davvero tornare a casa giustificati. Preghiamo.
O Padre, l'apertura alla tua presenza richiede il riconoscimento della nostra non autosufficicenza. Aiutaci ad essere sempre coscienti dei nostri limiti e sereni di fronte ad essi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)
Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)
Oppure (Anno C):
Il pubblicano si batteva il petto dicendo:
«O Dio, abbi pietà di me peccatore».
E tornò a casa sua giustificato. (Lc 18,13-14)
Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Lc 18,9-14
Come vivere questa Parola?
I due protagonisti della parabola rappresentano due modelli di fede e di preghiera. Da una parte il fariseo, sicuro della sua bontà, giustifica se stesso e condanna gli altri, dall'altra il pubblicano, consapevole della propria povertà, si accusa e invoca da Dio il perdono.
Se lo osserviamo con attenzione, il fariseo non sta dava ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 23-10-2022)
Rinascere dentro l'amore di Dio
Al termine della condivisione sulla pagina di vangelo che abbiamo appena ascoltato, Claudio ha detto una cosa che mi ha fatto venire in mente una definizione di preghiera molto semplice, che alcuni anni fa avevamo condiviso tra le comunità della missione a Cuba. La definizione non è mia ma di don Michele che era appena arrivato nella parrocchia a lui affidat ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 23-10-2022)
Preghiera e umiltà
Un Padre Francescano durante un'omelia raccontava che un fedele devotissimo avesse avvicinato un giorno P. Pio e, con grande orgoglio e vanità, gli avrebbe detto: "Padre, sapete quanti rosari recito io ogni giorno?" P. Pio, incuriosito avrebbe risposto: "Quanti?" E l'altro: "Trentasei rosari al giorno!" Il frate di Pietrelcina lo avrebbe guardato con stupore ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 23-10-2022)
In missione, con tutta l'umiltà necessaria
Il Vangelo di oggi ci presenta una parabola di Gesù che, bene o male, ci mette d'accordo un po' tutti quanti: non credo sia di difficile interpretazione (anche perché Luca spiega da subito qual era l'intento di Gesù nel narrarla), così come non credo ci possa essere qualcuno che non si trovi in sintonia con quanto Gesù racconta. Un uomo orgoglioso e superbo, ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 23-10-2022)
Chi è pieno di sé non ha spazio per Dio
Non c'è spazio per Dio per chi ha scelto di riempirsi da sé.
Nella prima lettura di questa Domenica (Sir 35, 15-22), sentiamo che "La preghiera del povero buca le nubi".
Chi è il povero? È colui che non ha niente, una persona che non ha avuto la capacità di arricchirsi di nulla. Anzi non ha nemmeno un'autostima tale da riempirsi di amor proprio. Possia ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 23-10-2022)
Il giustificato e il non assolto
Al centro del Vangelo di questa XXX domenica del tempo ordinario c'è un'altra breve parabola di Gesù che Luca riporta nel suo Vangelo della Misericordia come è definito il testo lucano. Infatti di misericordia, perdono e giustificazione si parla nella parabola che Gesù illustra ai suoi ascoltatori in cerca di quel sentirsi più importanti e superiori agli alt ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 23-10-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Giuseppe Di Stefano
Due uomini
Due uomini, il loro stare davanti a Dio, la loro preghiera. È questo il contenuto della parabola lucana del fariseo e del pubblicano. Due uomini che entrano nel medesimo luogo, il Tempio, per compiere la medesima azione, cioè pregare. Uno sta in piedi, con il capo eretto e le bracc ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 23-10-2022)
Con la parabola del fariseo e del pubblicano Gesù vuole insegnarci qual è l'atteggiamento giusto per pregare e chiedere la misericordia del Padre.
Mi soffermo un attimo sulla parola "misericordia". Sapete cosa significa?
Ve lo dico con le parole di Papa Francesco: "La misericordia è dono di Dio che ci riempie il cuore di amore e che ci consola con il perdo ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 23-10-2022)
Tornò a casa giustificato
Questa, forse, è una delle parabole piú sorprendenti di Gesù. I due personaggi centrali, il fariseo e il pubblicano, vengono abilmente descritti da Luca. Nel loro modo di pregare traspare la loro idea di Dio, della fede e della vita. Vediamo un po' piú da vicino i due personaggi.
Il fariseo prega in piedi, sicuro di sé e dei suoi meriti. Non chiede e non at ... (continua)
Tre scelte per la nostra giustificazione
Ben Sira, animato dallo Spirito Santo, ci insegna che «il Signore è giudice e per lui non c'è preferenza di persone» (Sir 35,15).
Dio vuole la salvezza di tutti, ma rispetta la libertà di ciascuno di noi.
Per noi cristiani, il desiderio di Dio Padre di offrire la salvezza all'umanità intera, con la sua proposta di una nuova ed eterna alleanza, si è compiut ... (continua)
Oggi, XXX domenica del Tempo ordinario, Gesù ci racconta questa parabola rivolgendosi ad alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri. Il Vangelo ci presenta due personaggi, un fariseo e un pubblicano e due diversi modi di pregare. Tutti e due si recano al Tempio, cosa per il fariseo naturale, è un praticante, un uomo ri ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 23-10-2022)
Dio, grazie a Dio, non sono io
Domenica scorsa la Parola di Dio ricordava la necessità della preghiera insistente, perseverante, per una vita autentica nella fede. Il messaggio che ci offre oggi riguarda invece il "come" pregare, cioè con quale assetto del cuore presentarsi al Signore affinché la preghiera non cada nel vuoto. Perché anche oggi si può andare al tempio con disposizioni ambi ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Luca 18,9-14
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri
Chi sono i giusti che disprezzano gli altri? Normalmente sono gli altri; io no, perché so che è brutto farlo e non voglio essere come gli altri...
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblic ... (continua)
Vuoto per pieno
Non si può pregare Dio e disprezzare il fratello.
Non ci si può rivolgere a lui e giudicare il peccatore.
Non si può entrare nel tempio ed adorare il proprio ego spirituale.
Non si può stare al cospetto di Dio e non riconoscerlo e amarlo nel volto del peccatore.
Non si può dirsi discepoli e augurare la morte ai profughi che annegano nel nostro mare Medit ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 23-10-2022)
Pregare è dare del ?tu? a Dio e dimenticare se stessi
Il fariseo inizia bene la sua preghiera: "O Dio, ti ringrazio", sono le parole giuste. Ma poi sbaglia tutto quando ne spiega la ragione: perché non sono come gli altri... tutti imbroglioni, ladri, falsi, disonesti. "Io sono molto meglio degli altri". Non si può lodare Dio e disprezzare i suoi figli. Ed ecco la preghiera da sbagliata diventa insensata: tutto ... (continua)
don Antonino Sgrò (Omelia del 23-10-2022)
Giustificati per amore, non per meriti
In cosa ripongo la mia fiducia? Può porsi tale domanda chi è consapevole che la vita ha bisogno di un altro respiro, perché spesso le vicende in cui ci si imbatte sfiancano e scoraggiano; può interrogarsi in questo modo anche chi ha compreso che, per quanto si raggiungano tanti obiettivi sperati, è la natura stessa della vita ad aspirare a una pienezza che a ... (continua)
In sintonia con i sentimenti del Padre
Il vangelo di oggi (Luca 18,9-14) per la terza domenica di seguito parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel chiedere, ha ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 23-10-2022)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca(Lc 18,9-14)
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 23-10-2022)
Chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato
... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Luca 18,9-14
Abbiamo iniziato la Santa Messa con una espressione introduttiva all'atto penitenziale, che ci ha richiamato da subito il brano evangelico di questa domenica che segna le ultime tappe dell'anno liturgico: "Umili e pentiti come il pubblicano al tempio accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà di noi".
Questo è il primo abito che ci viene chiesto ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 23-10-2022)
Il peccato, spazio dove Dio crea.
Questa parabola si trova solo nel Vangelo di Luca. Insieme alla parabola precedente, costituisce un piccolo "compendio sulla preghiera".
Una storia, due personaggi: un fariseo e un pubblicano. Due uomini che salgono al tempio a pregare (la preghiera ufficiale si svolgeva due volte al giorno, alle nove e alle quindici). Due modi diversi di stare davanti a Di ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14
Domenica scorsa l'Evangelo di Luca ci ha fatto riflettere sulla preghiera e sulla sua efficacia. Luca ritorna sul tema anche in questa domenica. Lo fa per portarci a verificare, sulla base dei modelli che la Parola ci indica, quale sia il nostro atteggiamento interiore (che trova poi riscontro in atteggiamenti pratici, concreti) nei confronti dei fratelli.
... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 18,9-14
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COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Eduard Patrascu
?La preghiera e la pace del cuore"
Davanti a questa pericope del Vangelo di Luca che ci viene proposta questa domenica mi viene subito da dire: "ecco quale è la vera preghiera!" Ed ancora: "quanto è bello poter gustare la pace (= la giustificazione) del cuore che viene dalla preghiera!".
Sia ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 27-10-2019)
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
C'è una bellissima canzone che probabilmente tutti sappiamo, che dice: "Per fare un tavolo, ci vuole il legno; per fare il legno, ci vuole l'albero; per fare l'albero ci vuole il seme. Per fare il seme ci vuole il frutto; per fare il frutto ci vuole un fiore! Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 27-10-2019)
O Dio, abbi pietà di me peccatore!
Nel Vangelo di questa domenica Luca scrive che «Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri». L'annotazione con cui si apre questo brano tocca ciascuno di noi: siamo infatti sempre tentati di sentirci giusti, di giustificare ogni nostro comportamento. La via più breve per giungere a ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 27-10-2019)
Sono messo male. Tu mi vuoi bene
Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Due uomini salirono al tempio. C'è un percorso che accomuna due uomini: il muoversi, lo spostarsi dice sempre un desiderio, un'esigenza, e questi due uomini sentono il bisogno di pregare, di intrattenersi con Dio. Trovare la propria origine è sempre stato il desiderio principal ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 27-10-2019)
Il Cielo In Una Chiesa
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Qualche giorno fa ho finalmente potuto visitare una costruzione molto particolare, l'abbazia di San Galgano, in provincia di Siena. La grande chiesa è un edificio in stile gotico del tredicesimo secolo singolare per la mancanza del tetto crollato dopo che il complesso abbaziale era stato abbandonato. Entrando ne ... (continua)
Commento alle letture - XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 27-10-2019)
Il gallo pensa che il sole si svegli per sentirlo cantare
Il fariseo assomiglia tanto a quel gallo nel pollaio ch'è convinto che il sole sorga per ascoltarlo cantare: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini (...) Digiuno e pago le decime». Per lui pregare è trattare Dio come uno specchio: "Specchio-specchio delle mie brame, chi è il più bravo del reame?" La domanda, com'è ovvio, ha in sè già la s ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 27-10-2019)
Abbi pietà di me peccatore!
Essere giusti
Chi non ha la presunzione di essere giusto? Il problema è capire cosa significhi essere "giusti". Viviamo in un'epoca da un esasperato soggettivismo: conta e vale solo quello di cui sono personalmente convinto, indipendentemente da una realtà oggettiva. Siamo testimoni del fatto che ciò che viaggia sui social è più vero della realtà, pensiamo ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 27-10-2019)
La chiave del cuore
Con la parabola odierna, Gesù ci consegna le chiavi del cuore. Vorremmo dire: del cuore di Dio. Ma il cuore di Dio non ha chiavi, non ha toppe né lucchetti: è sempre aperto, rivolto e proteso al cuore delle sue creature. È il nostro cuore che ha la serratura dall'interno. Segno dell'intima libertà a noi consegnata dal Padre Creatore. Ma c'è anche la profonda ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 27-10-2019)
Dio c'è già, non ha bisogno che tu lo sostituisca
Che uno sia felice di credere in Dio, ci può stare. Cosa c'è di male, in fondo, nel dimostrare tutto il nostro entusiasmo per le cose di Dio, nel dimostrare agli altri con particolare foga che per noi Dio è importante, che in noi la sua Parola ha fatto cose grandi, che grazie a lui possiamo vivere una vita di fede forte, coerente, incrollabile? C'è forse qua ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 27-10-2019)
Lectio Divina - XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 27-10-2019)
Due modi di pensare Dio: il fariseo e il pubblicano
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 27-10-2019)
Se vuoi parlare con Dio, guardati dentro
Due uomini vanno al Tempio, due uomini che cercano Dio, entrambi vogliono pregare (Lc 18,10). Uno era fariseo: cioè un uomo religioso, un uomo che ha come cardine della propria esistenza la fede del popolo con le sue esigenze. L'altro era un pubblicano: un uomo non proprio esemplare, uomo di grande dimestichezza negli intrallazzi di potere e di denaro, oppor ... (continua)
Commento su Luca 18,9-14
Dopo aver visto, domenica scorsa, la necessità di pregare sempre, oggi Gesù ci insegna il giusto atteggiamento per pregare e stare alla presenza di Dio.
Questo fariseo, uomo religioso e desideroso di far la volontà di Dio, finisce per identificarsi con ciò che di buono fa, al punto da diventare presuntuoso o orgoglioso. Si presenta davanti a Dio pieno di sé ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 27-10-2019)
Lo sguardo penetrante e delicato del perdono
Dio ama la preghiera. La ama talmente da sentirsi proteso sempre verso colui che, nella sua povertà e nella sua persecuzione, lo invoca. Dio ama la preghiera quando rivela la semplicità di cuore, l'umiltà della vita, la freschezza della confidenza di chi si rivolge a lui. Dio ama la preghiera. Non fa preferenza di persone e non gira la faccia dall'altra part ... (continua)
Quando mettiamo «io» al posto di «Dio»
Una parabola "di battaglia", in cui Gesù ha l'audacia di denunciare che pregare può essere pericoloso, può perfino separarci da Dio, renderci "atei", adoratori di un idolo. Il fariseo prega, ma come rivolto a se stesso, dice letteralmente il testo; conosce le regole, inizia con le parole giuste «o Dio ti ringrazio», ma poi sbaglia tutto, non benedice Dio per ... (continua)
Chi può dirsi a posto?
Ancora un volta, per la terza domenica di seguito, il vangelo (Luca 18,9-14) parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel ch ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 27-10-2019)
La preghiera vera e sincera del pubblicano, la preghiera falsa e inautentica del fariseo
La parola di Dio di questa XXX domenica del tempo ordinario si pone sulla stessa scia di quello di domenica scorsa, quando Gesù parla della necessità di pregare.
E di preghiera si parla nel brano del vangelo di Luca, in cui ci viene presentato la parabola del fariseo e del pubblicano. Alla preghiera vera del pubblicano che si batte il petto, in fondo al tem ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 27-10-2019)
#StradeDorate - Commento su Luca 18,9-14
... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Luca 18,9-14
Un giorno, il Cardinal Basil Hume, già primate della chiesa d'Inghilterra e Galles, una delle figure più autorevoli e più amate tra i pastori anglosassoni del secolo scorso, ebbe a dire in un'intervista che, se non si era mai macchiato di crimini particolarmente esecrabili, non era stato per una particolare santità di vita, ma, molto più semplicemente, perch ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 27-10-2019)
Umiltà e unità nella carità additano la vera preghiera del peccatore graziato
Perché pregare?
Come l'acqua è essenziale per qualsiasi essere vivente, così la preghiera è l'azione che assicura la qualità della nostra esistenza quotidiana. Possiamo anche decidere di vivere senza pregare, perché siamo padroni di poter scegliere tra polarità opposte: credere in Dio o farci i fatti nostri; praticare l'azione liturgica e le attività della ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 27-10-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 18,9-14)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 27-10-2019)
Preghiera non senza umiltà
Si diceva la scorsa Domenica che la fede è alimentata dalla preghiera e la Domenica precedente che essa non può omettere la riconoscenza e il rendimento di grazie. Proprio questi argomenti ci inducono oggi a pensare che, fede, gratitudine e orazione non sono possibili senza che al di sopra di tutto e all'origine vi sia l'umiltà, che è la condizione essenzial ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Luca 18,9-14
La riflessione di questa XXX Domenica del tempo ordinario pone la sua attenzione sul tema centrale della "giustificazione". Nel Vangelo di Luca vengono menzionati due uomini che salgono al tempio per pregare. Di entrambi viene rivelata l'appartenenza, uno fariseo, l'altro pubblicano, tuttavia l'evangelista sembra essere più attento all'atteggiamento con cui ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14
La liturgia di domenica scorsa consigliava di pregare sempre, di pregare senza stancarsi, pregare sempre con fede grande. Infatti, la perseveranza suppone la fiducia in Dio Padre, segno di una fede incrollabile. Gesù esorta a chiedere sempre, a cercare con costanza, a bussare, perché a chi chiede sarà dato, chi cerca troverà, a chi bussa sarà aperto.
La lit ... (continua)
don Simone Salvadore (Omelia del 23-10-2016)
Lasciati amare e vivi fruttuosamente in pace. "La corona di giustizia" ti sarà consegnata.
Penso a San Paolo, a tutti quelli che sono partiti agli albori del cristianesimo, quando la nostra fede non era socialmente accettata e non era garanzia di tranquillità, di sicurezza o di privilegi.
Penso a tutte quelle persone che hanno affrontato fatiche e pericoli inimmaginabili, per annunciare l'esperienza potente e disarmante di essere stati amati da u ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 23-10-2016)
Distanti anche se vicini
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La guerra oggi usa mezzi sempre più sofisticati. Rimane crudele e ingiusta come sempre, ma il modo di condurla raffina i metodi con risultati però sempre uguali: morte, distruzione, odio, miseria... e nuove guerre. E divisione tra i popoli sempre più profonda.
Uno dei mezzi moderni più usati oggi sono i droni ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Sir 35, 12
«Il Signore è Giudice. Non trascura la supplica dell'orfano né della vedova, quando si sfoga in un lamento. Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, la sua preghiera giungerà fino alle nubi».
Sir 35, 12-14
Come vivere questa Parola?
Le espressioni del Siracide le ritroviamo, quasi ogni giorno, sulla bocca di Papa Francesco. Soprattutto in questo anno ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 18,9-14
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 23-10-2016)
Gesù continua a farci "scuola di preghiera"; oggi ci dice che per pregare, cioè per rivolgerci a Dio, è fondamentale l'umiltà, per non cadere nella presunzione di essere giusti e di disprezzare gli altri.
Nella parabola ci sono due uomini, il fariseo e il pubblicano, che vanno al Tempio per pregare. Il pubblicano sta al fondo, a distanza, non si sente nemm ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 23-10-2016)
La buona battaglia tende alla corona di giustizia
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Omelie.org - autori vari (Omelia del 23-10-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Il vangelo di questa domenica penso che lo ricordiamo tutti a memoria: il fariseo giusto che si chiude nel suo orgoglio è veramente antipatico e quasi siamo contenti che non venga giustificato. Tutt'altra musica per il peccatore pentito, è "coccoloso" pensare che anche se pecchiamo ci sarà sempr ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 23-10-2016)
Chi di voi non ha mai avuto la presunzione di essere dalla parte della ragione e non ha mai disprezzato gli altri?
Penso che tutti noi, in qualche momento della nostra vita, ci siamo trovati a vivere questo atteggiamento...
Quante volte papa Francesco ci dice che il Signore non vuole che giudichiamo, che critichiamo, che pensiamo di essere sempre i miglior ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 23-10-2016)
La cattiveria dei buoni: "Io non temo che i cattivi cattolici"
Non volle affatto che la sua Grazia abbisognasse di qualcuno. In vita sua, mai accettò di diventare proprietà-privata di alcuno, nemmeno dei suoi più fidati amici. Per questo organizzò il suo mondo-di-parabole: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano» (Lc 18,9-14). Una storia d'uomini, d'intenti. Non solo. Ai suoi attor ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 23-10-2016)
Chi si umilia sarà esaltato
Ottobre è il mese che la Chiesa dedica alla missione: è necessario continuare ad evangelizzare, ripetendo che ogni uomo, nessuno escluso, non è ?totalmente uomo', creatura di Dio, se non è illuminato e sostenuto dalla stupenda verità che Gesù ha condiviso con i Suoi, cioè la Buona Novella del Vangelo: siamo tutti amati dal Padre e Lui attende il nostro amore ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 23-10-2016)
Missione e misericordia: lotta al "di più"
C'è sempre chi, nel mondo, si crede "di più": "di più" nel sapere, "di più" nell'avere, "di più" nell'apparire in forma smagliante, "di più" nell'aver fatto esperienze. Sempre "un po' di più". E ovviamente, per essere "di più", occorre avere almeno un termine di paragone rispetto al quale ci si senta "di più". E il termine di paragone sono gli altri, ovviame ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 23-10-2016)
L'«ego» del fariseo e il «cuore» del pubblicano
Due uomini vanno al tempio a pregare. Uno, ritto in piedi, prega ma come rivolto a se stesso: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, impuri...».
Inizia con le parole giuste, l'avvio è biblico: metà dei Salmi sono di lode e ringraziamento. Ma mentre a parole si rivolge a Dio, il fariseo in realtà è centrato su se stesso ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 23-10-2016)
La nostra preghiera perché l'amore del Signore sia accolto da tutti
La parabola del fariseo e del pubblicano mette in evidenza due modi di pregare, uno falso - quello del fariseo - e l'altro autentico - quello del pubblicano. Il fariseo incarna un atteggiamento che non esprime il rendimento di grazie a Dio per i suoi benefici e la sua misericordia, ma piuttosto soddisfazione di sé. Il fariseo si sente giusto, si sente a post ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 23-10-2016)
Davanti all'Io o davanti a Dio?
Domenica scorsa l'invito di Gesù a perseverare nella preghiera. La parabola infatti era sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi (Lc 18,1). Oggi Gesù invita a verificare l'anima della nostra preghiera e a interrogarsi sulla sua autenticità.
Due uomini salgono al Tempio per pregare. Colpisce subito che la preghiera del fariseo, credente-praticante ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 23-10-2016)
Come siamo
Per alcuni
Luca indica con precisione i destinatari della parabola che sta per raccontare in cui Gesù mette a nudo il cuore degli uomini mentre rivela la dimensione di Dio. Già dicendo di alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti, ci dice la contraddizione in cui è facile cadere. I giusti, nella Bibbia, sono coloro che hanno orientato la lor ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Luca 18,9-14
Avere l'intima presunzione di essere giusti, e disprezzare gli altri: ecco le due coordinate della superbia: non stanno mai l'una senza l'altra.
Il superbo, l'orgoglioso non è soltanto uno che presume troppo di sé; il superbo è anche uno che, credendosi migliore degli altri, li sottovaluta, financo a disprezzarli.
Proviamo a riflettere un po' più in profon ... (continua)
Mettersi in sintonia con i sentimenti del Padre
Il vangelo di oggi (Luca 18,9-14) per la terza domenica di seguito parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel chiedere, ha ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 23-10-2016)
La preghiera dei falsi giusti e quella sincera dei peccatori
La liturgia della parola di Dio ritorna sul tema della preghiera, con particolare accentuazione, questa volta, sulla vera dalla falsa preghiera. Se nella parabola di domenica scorsa si evidenziava, da parte di Gesù, la necessità di pregare sempre e di chiedere senza stancarsi, nella parabola di oggi, riguardante il fariseo e il pubblicano, prosecuzione del v ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 23-10-2016)
La Parola - commento a Lc 18,9-14
Commento a cura di don Giovanni Refosco, vicario dell'Unità pastorale Monte di Malo, Faedo, Priabona e Montepulgo.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza. ... (continua)
Commento su Siracide 35,15-17.20-22; Luca 18,9-14
Oggi viene completata la riflessione di domenica scorsa sulla preghiera.
Domenica scorsa abbiamo visto la preghiera di domanda, quali sono i suoi meccanismi, qual è il suo significato.
Qual è l'atteggiamento adatto, giusto, per crescere come figli di Dio?
Essere consapevoli di essere creature bisognose dell'azione di Dio, della sua presenza, per cui noi p ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 23-10-2016)
Essere giusti per divina misericordia
Un fariseo e un pubblicano a confronto. Non fra di loro e neppure con terze persone ipotetiche, ma ciascuno a rapporto con il Signore. Ciò che conta non è insomma che li osserviamo noi e tracciamo paragoni su di loro, ma che ciascuno di essi si confronti con il Signore. E' a Dio infatti che il fariseo rende lode per la sua integerrima condotta di scrupoloso ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Luca 18,9-14
Nelle parabole precedenti si chiedevano cose (Lazzaro chiedeva di mangiare, la vedova chiedeva giustizia, i 10 lebbrosi chiedevano la guarigione); in questa il pubblicano chiede la remissione dei suoi peccati, che è la cosa essenziale; la sua preghiera è silenziosa perché sa che il Signore ascolta. Prima ancora, nel capitolo 15, Luca aveva raccolto le parabo ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14
Siracide 35,12-14.16-18
Da questi versetti ogni credente, secondo le sue possibilità, è tenuto a dar qualcosa di quel che possiede. La gioia del donare deve trasparire dal volto perché Dio ama colui che dona con gioia. La gioia rende lieve la fatica ed aiuta a superare gli ostacoli che la vita ci presenta ogni volta.
2Timoteo 4,6-8.16-18
Abbiamo un Paolo ... (continua)