Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO320 ;
Dopo i farisei e gli scribi appaiono nuovi avversari di Gesù: i sadducei. Essi negavano la risurrezione come pura chimera umana e hanno adottato contro Gesù una diversa strategia di lotta. I sadducei temevano che l'affluenza delle folle verso Gesù potesse trasformarsi in agitazione politica che i Romani avrebbero soffocato brutalmente. Perciò miravano a limitare l'influenza di Gesù sulla vita pubblica. A questo scopo, hanno raccontato una storia di loro invenzione sui sette fratelli e la moglie del maggiore fra loro, ripromettendosi così di mettere in ridicolo Gesù e la credenza nella risurrezione. In realtà, la derisione si è rivolta contro gli avversari di Gesù. Egli dimostra infatti che il mondo futuro non è il prolungamento di questo, afferma che la morte sarà vinta e che coloro che risusciteranno avranno parte alla vita di Dio e non saranno più sottomessi alle leggi biologiche di questo mondo. Nel seguito del discorso, fondandosi sull' Esodo (Es 3,6), libro che i sadducei consideravano sacro, Gesù presenta un argomento biblico sulla vita eterna: "Dio non è Dio dei morti", e lo sarebbe se Abramo, Isacco e Giacobbe non vivessero più. Ma essi vivono e rendono gloria a Dio. Ciò significa anche che solo chi vive per Dio, vive davvero. Dio invita tutti gli uomini alla sua casa paterna, perché desidera che noi tutti beneficiamo con lui della pienezza della vita nell'immortalità.
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Antifona d'ingresso
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87,3)
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Dio dei viventi,
che fai risorgere coloro che si addormentano in te,
concedi che la parola della nuova alleanza,
seminata nei nostri cuori,
germogli e porti frutti di opere buone per la vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
2Mac 7,1-2.9-14
Il re dell'universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all'ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell'universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
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Seconda lettura
2Ts 2,16-3,5
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all'amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello". C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
Forma breve (Lc 20, 27.34-38):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c'è risurrezione:
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.
1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci conceda di mantenerci fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all'interno della travagliata storia dell'uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.
O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Padre, volgi benevolo
il tuo sguardo su queste offerte,
perché celebrando nel mistero
la passione del tuo Figlio
vi aderiamo con amore fedele.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22,1-2)
Oppure:
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24,35)
Oppure (Anno C):
Dio non è il Dio dei morti,
ma dei viventi, perché tutti vivono per lui. (Lc 20,38)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore,
e imploriamo la tua misericordia:
per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti,
ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.
Resterà l'amore
A Dio non interessano i miei peccati, a Dio interessa il mio amore. Provo a ripartire da qui, da questa intuizione che stava un po' al centro domenica scorsa. Se alla radice della mia relazione con Lui stanno i miei peccati, cioè se su questo decido di basare la mia preghiera, se questo è il volto di Dio (uno che mi sgama ogni volta che sbaglio) che alimenta ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Commento su Lc 20,27-38
Come vivere questa Parola?
Ogni Domenica noi Cristiani conveniamo intorno all'altare per celebrare l'evento dirompente della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo e proclamiamo così la sua Signoria sulla nostra vita che, da morti che eravamo per il peccato, ci ha liberati e resi partecipi della sua vita immortale. Il Vangelo di questa Domenica ci fa entr ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Commento su 2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16; 2Ts 2,16-3,5; Lc 20,27-38
A cinque giorni dalla festa dei Santi e dei defunti la liturgia di oggi ci ripropone una riflessione sulla vita eterna, sul dopo la morte, tema che non nasconde difficoltà di comprensione e domande che non sempre trovano risposte che ci soddisfino. Non a caso, ci vengono proposte due situazioni tra loro opposte, quello dei Maccabei, in lotta per la liberazio ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Tempo di speranza e anelito al paradiso
Paolo ci rivolge un invito alla speranza: "Corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù in Gesù Cristo... La nostra patria invece è nei cieli e di la aspettiamo come salvatore il nostro Signore Gesù Cristo (Fil 3. 14. 20)
La nostra vita è provvisoria e transitoria, siamo chiamati a viverla senza passività ma con impegno e la ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Lectio Divina - XXXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Commento su Luca 20,27-38
La fine dell'anno liturgico è ormai alle porte; e i Vangeli di queste ultime domeniche affrontano i
temi della fine del mondo, della vita eterna, della risurrezione finale,... l'indagine sulle realtà
ultime, in una parola, l'ESCATOLOGIA.
Oggi affrontiamo un argomento delicato sul quale, lo strumento della nostra indagine non è la
logica razionale, ma la ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Gli stravolgimenti culturali accaduti nell'epoca in cui ci troviamo, hanno determinato un uomo concentrato esclusivamente sul presente: non esiste il passato nella dimensione della memoria e dell'identità, così come non vi è futuro, quest'ultimo non inteso come desiderio o sogno riguardo a ciò che vorremmo si realizzasse, ma come il "fine" (télos) della vita ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
XXXII° Domenica del Tempo Ordinario
... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Oltre
In questi giorni, il ricordo dei nostri cari defunti in un'unica commemorazione ci ha dato e ci sta dando l'opportunità - in ogni comunità parrocchiale o Diocesana - di ricordarli anche raggruppandoli in categorie: il ricordo dei defunti dell'anno trascorso, il ricordo dei benefattori e dei volontari delle nostre comunità, il ricordo di vescovi, sacerdoti e ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Dio vuole persone vive!
Ci abbiamo provato tutti a prendere in giro qualcuno, magari partendo da qualche argomentazione che quella persona riteneva importante. Chissà come ci siamo sentiti. E chissà come ci siamo sentiti quando abbiamo scoperto che anche gli altri hanno provato a prenderci in giro su una cosa di cui eravamo convinti. Forse avremmo voluto dimostrare la verità della ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Noi figli della risurrezione in Cristo
Il vangelo di Luca di questa XXXII domenica del tempo ordinario ci presenta una questione di non poco conto, rispetto alla domanda posta a Gesù da un gruppo di sadducei che come dice il testo non credevano alla risurrezione e pertanto la pongono una domanda molto seria, mettendola sul ridico. Quando si tratta di affrontare un argomento molto serio come quell ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
La nostra corporeità vivente, strumento di gratuità, germe di vita eterna
Ci stiamo avvicinando alla conclusione dell'anno liturgico, preprandoci alla festa di Cristo risuscitato, re dell'universo creato. La parola di Dio ci invita a riflettere sul destino futuro che ci attende dopo che avremo attraversato la soglia della nostra morte fisica.
Quando professiamo la nostra fede, ogni domenica, proclamiamo credere nella risurrezione ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Massimo Cautero
Nella Gerusalemme di Gesù convivevano realtà molto diverse fra di loro. Qualcuna la conosciamo bene perché nominate spesso nei Vangeli: Farisei, Dottori della Legge, Scriba, Zeloti, sacerdoti e poi Sadducei, al tempo di Gesù la classe sacerdotale più potente e quindi più influente.
I Sadducei ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Buona domenica ragazzi!
Spesso succede che nei vangeli ci vengano riportate delle discussioni che Gesù fa con le autorità religiose del tempo. A volte sono i farisei, altre volte gli scribi, questa volta sono addirittura i sadducei.
Vi domanderete: ma chi erano i sadducei?
Erano una specie di gruppo molto chiuso, un po' da elite. Questo gruppo riuniva i c ... (continua)
La storia di una donna dai sette mariti
Le ultime domeniche dell'anno liturgico ci invitano a considerare il futuro, le "realtà ultime" del mondo nel suo insieme, e di ciascun uomo in particolare. E' un invito a regolare il presente in base all'esito che l?oggi produrrà in forma definitiva nel mondo venturo.
Con l'episodio narrato dal vangelo odierno (Luca 20,27-38), il rapporto tra presente e fu ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Siamo fatti per la vita Vera (Lc 20,27-38)
... (continua)
In cielo come saremo? Ci riconosceremo?
... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Alcuni sadducei pongono una questione abbastanza assurda a Gesù, costruendo un caso basato sull'antica legge del levirato in Israele, secondo cui un uomo doveva sposare la moglie del fratello morto così da dargli una discendenza. Alla base di questa legge vi è il forte ed arcaico desiderio di sopravvivere nei figli; il figlio infatti era considerato figlio d ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Abbiamo appena celebrato la Commemorazione dei Defunti e fino all'8 novembre siamo all'interno dell'ottavario dei morti e la liturgia si pone come sintesi di questo tempo.
I brani proposti questa domenica costituiscono un richiamo forte a noi cristiani.
Pensate in Francia nel 2009 solo il 13% dei cristiani affermava di credere nella Risurrezione dei morti ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Il caso limite che i Sadducei pongono a Gesù per mettere in ridicolo la fede nella risurrezione ha qualche fondamento. Infatti ci sono persone che, essendosi risposati perché vedovi, si domandano cosa succederà nell'aldilà. Abbiamo tutti tante relazioni famigliari e di tutti i tipi in questa vita; cosa ne rimarrà dopo?
Gesù risponde ai Sadducei parlando sia ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Tutti viviamo per Lui
Al tempo di Gesù, i sadducei rappresentavano l'ala aristocratica e conservatrice di Israele. Questo gruppo di famiglie ricche e potenti si opponevano al tradizionale insegnamento sulla resurrezione, considerandolo un'aggiunta all'autentico insegnamento di Mosè. Godevano della ricchezza e del prestigio e non si preoccupavano della vita dopo la morte.
Per rid ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Non è la vita che vince la morte, ma l'amore
Sono gli ultimi giorni di Gesù. I gruppi di potere, sacerdoti, anziani, farisei, scribi, sadducei sono uniti nel rifiuto di quel rabbì di periferia, sbucato dal nulla, che si arroga il potere di insegnare, senza averne l'autorità, senza nessuna carta in regola, un laico qualsiasi. Lo contestano, lo affrontano, lo sfidano, un cerchio letale che gli si stringe ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Senza fede nella risurrezione, non si potrebbe donare la vita
La domanda sul futuro è sempre presente nel cuore di ciascuno e può caricarsi di angoscia o speranza a seconda della persona a cui la rivolgo. Se pongo il quesito a un cartomante o solamente a me stesso, il rischio è di rimanere ingabbiato nelle maglie dell'illusione e della disperazione: nessuno può avere uno sguardo realistico sul tempo che verrà, a meno c ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Tu sei fatto per la vita! Non senti dentro di te.... il desiderio della vita?!
... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Vivere da vivi
Ci sono persone che credono in un Dio orribile.
Proiezione delle loro abitudini, sommo garante delle loro convinzioni, custode del loro modo di vedere le cose. Un Dio servo, non da servire senza attendersi nulla.
E a custodire la loro immagine di Dio dedicano forza ed energia.
Fintamente riflettono. Fintamente si mettono in discussione. Elaborano compless ... (continua)
(Omelia del 06-11-2022)
Dio non è dei morti ma dei viventi; perché tutti vivono per Lui
La gioia del Vangelo
Riflessioni dell'assistente spirituale nazionale don Alfonso Giorgio ... (continua)
L'Amore è più forte della morte!
Al termine del suo viaggio, Gesù entra trionfalmente a Gerusalemme e in città si dedica alla predicazione. I sommi sacerdoti e gli scribi cercano un pretesto per farlo arrestare, per questo Gesù è spesso provocato su questioni talvolta oziose.
La controversia è con i Sadducei, l'ala aristocratica dei sacerdoti che non credevano alla resurrezione considerand ... (continua)