I membri del Sinedrio, che avevano consegnato Gesù a Pilato e ai soldati che dovevano crocifiggerlo, pensavano di essersi liberati di un uomo pio, certo, ma pericoloso politicamente. Ora, essi sono ai piedi della croce e lo scherniscono chiamandolo Messia, eletto di Dio, re. Ma Gesù, proprio in quanto Messia e Re nel compimento del piano eterno di salvezza, ingaggia sulla croce una lotta sanguinosa contro Satana, che aveva soggiogato l'uomo sull'albero del paradiso. Ora, sull'albero della croce, Cristo gli inferisce un colpo mortale e salva l'uomo. Gesù poteva scendere dalla croce e salvarsi; ma non l'ha fatto, perché altrimenti non ci avrebbe salvato. Ed ecco che raccoglie i frutti della sua passione: uno dei due ladroni crocifissi ai suoi fianchi confessa i propri peccati ed esorta l'altro a fare lo stesso, ma, soprattutto, professa la sua fede: Gesù è Re! Il Re crocifisso gli assicura in modo solenne: "Oggi sarai con me in paradiso". Adamo aveva chiuso a tutti le porte del paradiso, Gesù, vincitore del peccato, della morte e di Satana, apre le porte del paradiso anche ai più grandi peccatori, purché si convertano, sia pure nel momento della loro morte. Del resto, noi ben conosciamo molte conversioni simili.
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Antifona d'ingresso
L'Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza, forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5,12;1,6)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto ricapitolare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo,
fa' che ogni creatura,
libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Padre,
che ci hai chiamati a regnare con te
nella giustizia e nell'amore,
liberaci dal potere delle tenebre
perché, seguendo le orme del tuo Figlio,
possiamo condividere la sua gloria nel paradiso.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
In quei giorni, vennero tutte le tribù d'Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d'Israele"».
Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un'alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d'Israele.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d'Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
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Seconda lettura
Col 1,12-20
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 23,35-43
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La bellezza e la gloria di Dio non si sono manifestate ai potenti di questo mondo. Sono i poveri e i sofferenti, siamo noi nella nostra condizione di peccatori che possiamo riconoscere in Gesù Cristo il Signore dell'universo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nel tuo regno ricordati di noi.
1. Perché i potenti della terra ricordino sempre che i popoli che guidano non sono loro proprietà, ma sono affidati alla loro responsabilità. Preghiamo.
2. Perché sappiamo riconoscere nella storia il dispiegarsi del tuo progetto di salvezza. Preghiamo.
3. Perché la ricerca del senso della nostra vita parta sempre dalla consapevolezza del tuo amore. Preghiamo.
4. Perché abbiamo sempre la forza di riconoscerti nel nostro fratello sofferente. Preghiamo.
O Padre, tante cose si impongono per essere al centro del nostro mondo. Fa' che nell'incertezza di questa vita terrena sappiamo sempre riconoscere in te il nostro re e Signore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Padre, il sacrificio di Cristo
per la nostra riconciliazione,
e ti preghiamo umilmente:
il tuo Figlio conceda a tutti i popoli
il dono dell'unità e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
PREFAZIO
Cristo Re dell'universo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell'universo il tuo Figlio unigenito,
Gesù Cristo Signore nostro.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull'altare della croce,
portò a compimento i misteri dell'umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...
Antifona alla comunione
Il Signore siede re per sempre:
benedirà il suo popolo con la pace. (Sal 28,10-11)
Oppure (Anno C):
«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
«Oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23,42-43)
Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il pane della vita immortale,
fa' che obbediamo con gioia
ai comandamenti di Cristo, Re dell'universo,
per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Celebriamo in questa domenica la solennità di Cristo Re dell'universo, una festa che conclude l'anno liturgico e ci proietta verso il tempo forte dell'Avvento. Gesù è in croce, la scritta appesa al di sopra della sua testa ci dice che Lui è il re dei Giudei. La croce è il trono scelto da Gesù, un terribile strumento di tortura dal quale esprime l'essenza del ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
La vera regalità
Ci si concentra spesso e a ragione sul Cristo socialmente impegnato, fautore di prodigi e di opere di misericordia sopratutto a vantaggio degli esclusi e degli emarginati. Correnti di pensiero cattoliche protendono anche per un Gesù Lavoratore, solidale con la classe operaia che funga da alternativa alle devianze comuniste e marxiste; altre auspicano un Cris ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Solennità di Cristo Re dell'Universo - Anno C
... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Ricordati di me
Una delle conquiste di cui si può vantare lo stato sociale sul quale si basa solidamente la nostra democrazia, come molte altre democrazie, soprattutto in Europa, è quella del diritto di ogni cittadino alla salute pubblica e gratuita soprattutto per gli indigenti. È talmente consolidato nella nostra cultura e nella nostra mentalità da essere sancito addiritt ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Cristo Re ?con? l'universo
"Salva te stesso e noi". La richiesta che fanno a Gesù più volte non ha niente di divino, ma è solo richiesta umana. Infatti, gli umani si lasciano guidare dalla paura e agiscono in modo egoistico, ecco perché istigano più volte Gesù a scappare dalla sofferenza poi, però!, a fare lo stesso con loro.
Ma Dio si è fatto uomo per stare con gli uomini, non per ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Cristo RE, centro del cosmo e della storia
Il Signore Gesù non finisce di stupirci. Possiamo dire che ha avuto del coraggio: ha fatto entrare nel suo regno, nel suo paradiso il ladrone che stava morendo accanto lui e che, anziché bestemmiare per la sua sorte e disperarsi come l'altro, si rivolge a Gesù, perché lo sente davvero vicino al suo dolore, partecipe della stessa sofferenza, ma lo percepisce ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Colpevole di amore
Si salvi chi può -, gridiamo, quando ci troviamo di fronte a un pericolo di morte. Ci accompagna sin dalla nascita, nel profondo, il bisogno di salvarci. Non è il semplice istinto di sopravvivenza. Come uomini avvertiamo la nostra mortalità, la finitezza della vita, ma vorremmo anche vivere sempre. Faremmo di tutto pur di salvare la nostra vita, questo è mol ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Re di Misericordia
Domenica scorsa il vangelo invitava i cristiani ad essere testimoni della fede sino alla fine, perché "con la vostra perseveranza salverete la vostra vita". Oggi dice che cosa significhi "salvare la vita", ossia qual è la sorte di chi persevera. Si celebra Cristo Re: come nell'abside di alcune antiche cattedrali, così la maestosa immagine del Re si staglia a ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura delle Clarisse di Città della Pieve
La liturgia della Parola dell'odierna Solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo ci riporta al momento della sua passione e morte di croce.
"La croce è il simbolo del regno" (San Giovanni Crisostomo): e il primo a riconoscere e a manifestare la sua fede in questo "s ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Oggi è la festa di Cristo Re dell'universo, festa che conclude l'anno liturgico.
Domenica prossima, infatti, è la prima Domenica di Avvento, periodo di attesa del Natale di Gesù.
Per me, e penso anche per voi, un re è una persona che ha la fortuna di essere nata ricca, di avere tanti servitori che esaudiscono ogni suo desiderio, di avere un trono da cui co ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Il Re Crocifisso
La lettura del Vangelo della festa di Cristo Re ci invita a fissare lo sguardo sulla Croce. Solo contemplando il Cristo crocifisso possiamo scoprire la novità inattesa e inaudita della sua regalità.
Certo: molti sono rimasti delusi, apostoli compresi. Chi si aspettava un messia potente e vittorioso, non ha potuto fare altro che burlarsi del nazareno crocifi ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Commento al Vangelo del 20 novembre
... (continua)
Ultima domenica del tempo ordinario, solennità di Cristo, Re dell'Universo. Celebriamo la sua regalità, la sua signoria sull'intero universo. Una signoria, però, ben diversa da alcuni nostri schemi. Basti pensare al Vangelo di oggi: chi è il vero re? Chi è, in fondo, il nostro Dio? Come ci aspetteremmo la descrizione di un re? Forse una scena gloriosa, poten ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Un Re debole nel corpo, ma forte nell'amore e nella misericordia
L'ultima domenica dell'anno liturgico è dedicata alla contemplazione del mistero di Cristo Re dell'Universo. Questa solennità è il compendio di tutto il cammino spirituale compiuto nel corso dell'anno liturgico attraverso i vari momenti, i vari tempi, le varie celebrazioni, feste e ricorrenze. Tutto converge verso un punto luminoso e chiaro per tutti coloro ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Commento su Luca 23,35-43
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Regalità nel servizio all'ospedale
Ogni volta che entro nella cappella dell'Ospedale di Bellinzona il mio sguardo viene rapito dal Crocifisso che è posto sul muro senza la Croce.
I vari spostamenti nel corso degli anni, a causa dell'ampliamento della struttura ospedaliera, lo hanno rovinato, ma reso nello stesso tempo familiare agli ammalati che vengono per ricoverarsi, perché le ammaccature ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Il Signore è dentro al nostro dolore
Sul Calvario, fra i tre condannati alla stessa tortura, Luca colloca l'ultima sua parabola sulla misericordia. Che comincia sulla bocca di un uomo, anzi di un delinquente, uno che nella sua impotenza di inchiodato alla morte, spreme, dalle spine del dolore, il miele della compassione per il compagno di croce Cristo. E prova a difenderlo in quella bolgia, e v ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Regnare è servire
All'inizio del racconto della passione, nel contesto della cena pasquale, quando Gesù ci donò il pane azzimo del suo corpo e il vino del suo sangue, versato per il compimento della nuova ed eterna alleanza del Padre con tutta l'umanità, così come egli perseverò sempre «unito» con il Padre (cfr Lc 22,14-20), l'evangelista Luca accenna alla triste discussione ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Perduti e salvati
Abbiamo bisogno di salvezza. Ho bisogno di salvezza, urgentemente.
Di una soluzione, di qualcuno che mi aiuti a mettere ordine nel mio caos interiore, qualcuno che intervenga nella Storia, che faccia giustizia, che convinca alla pace.
Abbiamo bisogno di un salvatore. Urgentemente.
E lo cerchiamo con affanno, siamo disposti ad ascoltare le sirene di quanti ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Commento su Lc 23, 39-43
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati ... (continua)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 23,35-43)
... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Il dolore conduce al Paradiso
Ciascuno di noi vorrebbe ?salvarsi', scampare il pericolo, sentirsi al sicuro. Siamo consapevoli che spesso questo non dipende da noi, ma sapere che qualcuno lo sta facendo a nostro vantaggio ed essere persuasi che un intervento di tal genere produrrà un effetto benefico, rende sopportabile il dramma di un momento di prova. Quando invece non si intravedono s ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Un vero obiettivo: meritare il paradiso!
... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Siamo i figli del Re
Prima di tuffarci nell'Avvento, la liturgia ci mette davanti agli occhi la novità scandalosa di un Dio che presenta la sua regalità dal trono della Croce.
Al centro del Vangelo di oggi c'è la Croce.
Oggi è la festa di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.
Un titolo pomposissimo, che forse può sembrare anacronistico eppure, se ci pensiamo, è il moti ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso
La gioia del Vangelo ... (continua)
(Omelia del 20-11-2022)
Commento su 2Sam 5,1-3; Sal 121; Col 1,12-20; Lc 23,35-43
La liturgia d'oggi celebra due ricorrenze: la fine dell'anno liturgico, nel quale abbiamo ascoltato e riflettuto il vangelo di Luca, e la solennità di Cristo Re dell'universo. Ci viene proposto il tema della "regalità". Recentemente i mass-media ci hanno fatto vivere con immagini, servizi e commenti, in occasione della morte della regina d'Inghilterra Elisab ... (continua)