Omelia (07-06-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 2Tm 4,3-4

Dalla Parola del giorno
Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.

Come vivere questa Parola?
Non sarà gia arrivato quel giorno? Non è forse questo nostro tempo? Non vogliamo essere apocalittici e pessimisti, ma oggi è di moda la 'verità' fai-da-te: ricette per ogni gusto e per ogni occasione!
Negli scenari globalizzati che ci circondano è facile trovare e comprare soluzioni spirituali a basso costo a tutti i crocicchi e attraverso tutti i media.
Dagli amuleti alle candele, dall'incenso alla danza, dal santino al canto in lingue, dalla meditazione trascendentale alla Bibbia aperta a caso per trovare risposte al proprio quotidiano, tutte pratiche interscambiabili più o meno magiche che ingenerano tanta confusione.
Oggi come ieri San Paolo ripete: "Annuncia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e inopportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina." Anche se è importante lasciare spazio, nella nostra vita spirituale, all'emozionalità, all'intuizione e sensibilità personali, non è possibile trascurare l'illuminazione della mende e del cuore che ci viene dalla "sana dottrina" fondata sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione antichissima della Chiesa, attraverso i Padri e i grandi santi.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo il dono del consiglio e dell'intelletto perché sappia discernere tra le "favole" e la "sana dottrina".

Spirito di sapienza e di verità non permettere che mi lasci prendere dal "prutito di udire" novità e di trovare soluzioni facili e immediate. Fammi umile cercatore e servitore della verità di Cristo e della Sua Chiesa.

Le parole di un Padre della Chiesa
Quando si sente pigra, l'anima nostra ha bisogno d'una continua esortazione. Allo stesso modo come il nostro corpo ha bisogno ogni giorno dell'alimento fisico, al punto da non poter compiere alcuna azione quando incorra in qualche malattia anche non grave; così anche l'anima ha bisogno del cibo spirituale e di un'ottima condotta di vita, affinché, pervenendo a una consuetudine con le cose buone, divenga invincibile e sia in grado di resistere alle insidie del maligno.
S. Giovanni Crisostomo