Omelia (03-08-2008) |
padre Mimmo Castiglione |
Quanto costi? Oggi si mangia e si beve gratis! E per di più ci si sfama, soddisfatti! Già! Proprio così! Perché non sempre, anche spendendo tanto, si mangia bene! Sazia un amore grande, che non finisce mai e non tradisce mai. Sempre presente sostiene, incoraggia e lotta per noi! Potremo mai separarcene? Finite le parabole, Matteo trasferisce Gesù nella sua patria, a Nazareth. Anche qui comincia ad insegnare. Ed i suoi concittadini reagiscono stupiti, non accolgono il compaesano, rimarcano le sue umili origini, scandalizzati! Che invidia! Ed il Profeta non opera molti miracoli per questa mancanza di fiducia. Intanto arriva la notizia della morte del Battista. Il Maestro non organizza imboscate o ribellioni. E si allontana. Paura? Parte, ancora in barca. Giunge in un luogo deserto e si apparta. Prega? Accettare ancora una volta il Provvido. Interiorizzare sul Precursore. E riflettere le conseguenze della sua morte sul suo futuro. Gesù pensa al cugino? Alla sua tragica fine? Alla sua voce spenta, alle sue parole? Ricorda e fa memoria? Cosa fa ora il Maestro? Non c'è più l'amico per il confronto. Teme per la sua vita? Gli toccherà la stessa sorte? Intanto, a piedi, stanche giungono le folle, bisognose. Affezionate, non hanno più bisogno dell'invito! Tristi anche loro per la morte del Battista? Oppure non sanno o non vogliono sapere?! È il loro bisogno ora che conta! Ponendo ogni speranza nel Nazareno. È sera! Non si vede. È il dubbio ed è stanchezza. Gesù osserva, compassionevole guarisce. I discepoli consigliano il commiato. Licenziare la folla perché provveda da sé il nutrimento. Proprio ora nel momento più bello il congedo? E perdere l'intimità della cena, l'amicizia della mensa? Senza che sia necessario denaro s'offre quel poco che si possiede quel dono: cinque pani e due pesci. Tutti in ordine sull'erba! Alza gli occhi al cielo: sacerdotale! Il Maestro concede se stesso come cibo e anticipando il Golgota si spezza! Poi vien fuori il resto da dentro le saccocce! Tutti si mangia, ora sazi. Nulla si butta, si raccoglie e si conserva per le folle del domani! Il miracolo della condivisione del pane è segnalato da tutti e quattro gli evangelisti, tanto è importante. Segno notevole di grazia destinato alle folle, che gratuitamente beneficiano senza esclusione di alcuno. PREGHIERA Pietà o Dio, per tutte le volte che non t'ho seguito quando mi sono sentito incompreso e abbandonato, rifiutando l' invito di mangiare alla tua mensa. Pietà Signore, per tutte quelle volte che ho "congedato" la fame altrui, senza farmene carico, ho tradito il mio senso, il mio motivo, il mio essere tuo discepolo. Grazie Signore, perché nonostante m'allontano, continui a sfamarmi d'amore. Possa io avere sempre fame e sete di te, desiderarti. Grazie Gesù, perché quando si fa sera ed è buio, non fuggi, sempre rimani con me. Compassionevole non m'abbandoni! |