Omelia (08-11-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Fil 4,7 Dalla Parola del giorno Non è il vostro dono che io ricerco, ma il frutto che ridonda a vostro vantaggio. Come vivere questa Parola? La pericope propostaci dalla liturgia odierna si apre con un?esplosione di gioia. Ne è stato occasione il delicato intervento dei Filippesi che si sono fatti premura di soccorrere Paolo nelle sue necessità economiche. Ma non è l?aiuto in sé il motivo per cui Paolo si rallegra, bensì la nobiltà dei sentimenti che l?hanno ispirato e soprattutto il frutto che tornerà a vantaggio degli stessi donatori. Spesso quello che manca nella vita non sono i motivi di gioia, ma lo sguardo acuto che sa coglierli. Qui, Paolo ci mostra un progredire di motivo in motivo, scavando sempre più in profondità: c?è un dono iniziale che già suscita contentezza, ma oltre il dono ci sono cuori che l?hanno ispirato e dal cui calore ci si sente avvolti. Lo scoprirsi amati è qualcosa di più che l?essere amati. Vi è un fondamentale passaggio dalla passività dell?essere amato all?attivo e coinvolgente riconoscimento di esserlo: è uno spalancare gli occhi su questa realtà, con gioioso stupore. Sì, ripeto, con gioioso stupore, perché se è vero che tutti ci portiamo dentro il bisogno insopprimibile di amare e di essere amati, è anche vero che non possiamo pretenderlo: l?amore è, per sua natura, gratuità. Il riconoscere di essere amati è già un?incipiente risposta all?amore, perché rompe il guscio coriaceo del nostro egocentrismo per aprirci all?altro. Ma Paolo va ancora oltre. Il motivo della sua gioia è ?il frutto? che tornerà a vantaggio degli stessi donatori. L?io è completamente accantonato per lasciare spazio agli altri del cui bene ci si rallegra. E la gioia si sposta: dall?essere amato all?amare. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò a Dio-Amore di purificare il mio sguardo per cogliere i molti segni dell?amore che Lui e i fratelli pongono sul mio cammino e di aiutarmi a passare dall?essere amato, al riconoscerlo, dal riconoscimento alla risposta di amore, in un clima di gioia diffusiva. Dio-Amore, che mi avvolgi quotidianamente di tenerezza, scrosta il mio cuore, così che possa ritrovare il gioioso stupore di scoprirsi amato e il coraggio di uscire da se stesso per andare verso gli altri in gratuità. Le parole di santa di oggi Un cuore gioioso è il normale risultato di un cuore che arde d'amore. Madre Teresa di Calcutta |