Omelia (10-08-2017) |
Movimento Apostolico - rito romano |
Se uno serve me, il Padre lo onorerà Cristo Gesù vuole che il suo "modello di fede e di missione" sia anche per tutti coloro che scelgono di andare dietro di Lui. Allora è giusto, anzi necessario che noi conosciamo di Gesù sia il suo modello di fede che di missione, altrimenti rischiamo di correre invano e di non produrre nessun frutto di salvezza. Gesù vive per manifestare il Padre. Come Lui manifesta il Padre? Ascoltando ogni sua Parola e prestando ad essa immediata obbedienza. Trasformando in storia ogni Parola del Padre, Lui manifesta al mondo chi è il Padre e quanto grande è il suo amore per l'uomo. Quale dovrà essere la vita di chi vuole seguire Gesù? Deve essere vita interamente consegnata a Cristo perché attraverso di essa venga manifestato Cristo. Come Cristo sarà manifestato? Trasformando in storia ogni sua Parola. È la Parola di Gesù da lui incarnata nella storia che rivela quanto è grande l'amore di Cristo, nel quale vive tutto l'amore del Padre. Qual è allora il modello di missione di Gesù? Lui è venuto per edificare sulla terra il regno del Padre. Come Lui ha edificato il regno del Padre nel cuore degli uomini? Mettendo il Padre nel cuore di quanti hanno ascoltato la sua Parola. Mai si è regno di Dio, se il l'uomo non è portato nel cuore di Dio e il cuore di Dio nel cuore dell'uomo. Quale dovrà essere la missione o il modello di missione del discepolo di Gesù? Quello di instaurare il regno di Cristo nel cuore degli uomini. Come si instaura il regno di Cristo nei cuori? Ponendo il cuore dell'uomo nel cuore di Cristo e il cuore di Cristo nel cuore dell'uomo. È attraverso il cuore di Cristo e nel cuore di Cristo che il cuore del Padre governa il cuore dei suoi figli. Se il cuore di Cristo non viene posto nel cuore degli uomini, la missione è altamente fallimentare. È una missione vana. È senza alcun frutto, perché frutto della missione del cristiano è il cuore di Cristo dato al cuore degli uomini. Questo avviene attraverso il compimento di ogni Parola di Gesù nella vita del suo discepolo. Si vive la Parola, attraverso la Parola vissuta si vede Cristo, ci si converte a Cristo, si riceve il cuore di Cristo, si è edificati come regno di Cristo sulla terra. Se la Parola non è vissuta tutta la missione cristiana scompare. Ecco come cade in terra e muore il chicco di grano che è il cristiano: mettendosi ad esclusivo servizio di Cristo per l'edificazione del regno di Cristo in mezzo agli uomini. Come Cristo è vissuto per far conoscere il Padre, così il discepolo deve vivere per far conoscere Cristo. Come Cristo fece conoscere il Padre prestandogli obbedienza fino alla morte di Croce, così il discepolo deve farlo conoscere prestandogli obbedienza fino alla morte di croce. La vita si consegna all'obbedienza, si perde nell'obbedienza. Una vita persa interamente per Cristo sulla terra è vita trovata tutta nel suo regno di luce e di gloria eterna. La nostra fede non è obbedienza ad una Legge, un Comandamento, una virtù fine a se stessi. Legge, Comandamenti, Virtù sono necessari perché per la fedeltà alla Parola Cristo viene conosciuto nella sua verità e grazia, a Lui si crede e Lui viene accolto come verità, via, vita del cuore. Accolto Lui, in Lui si accoglie il Padre nello Spirito Santo. Visibilmente si diviene regno di Dio per l'aggregazione al regno visibile di Cristo che è la sua Chiesa. La certezza del discepolo di Gesù che è vero regno di Dio è posseduta nel momento in cui lui lavora per edificare la Chiesa. Se l'edificazione della Chiesa viene omessa, è segno che lui non è vero regno di Dio, vero corpo di Cristo. Non abita nel cuore di Cristo, non è nel cuore del Padre, non costruisce il regno del Padre, perché non lavora perché il Padre, per mezzo di Cristo, abiti in ogni cuore. È questa la motivazione per cui mai il cristianesimo dovrà essere trasformato in solo umanesimo. Il cristianesimo è il dono del cuore del Padre nel cuore di Cristo. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri servi di Gesù. |