Omelia (18-08-2017) |
Movimento Apostolico - rito romano |
L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto Il matrimonio tra uomo e donna non è una sovrastruttura storica dell'umanità. Esso appartiene alla legge stessa della creazione. Perché il secondo racconto - che è storicamente anteriore al primo - sull'origine della creazione della donna dall'uomo, non apparisse un evento motivato da esigenze dell'uomo, anche se insite nella sua stessa natura, lo Spirito Santo subito ha provveduto a rimettere ogni cosa nel suo vero ordine secondo Dio. Nel primo racconto - che è posteriore al secondo - l'unione è già nella creazione. Dio decide di creare l'uomo. L'uomo creato è uno. È creato in unità. Quest'uomo creato è però maschio e femmina. Unità di natura, unità di volontà. E il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta». Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne (Gen 2,18-24). Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» (Gen 1,26-18). Come l'uomo è fatto di anima e di carne, così l'uomo è fatto di maschio e di femmina. È questa verità di essenza, natura, perché verità di creazione. Come Dio è eterno, così l'uomo è maschio e femmina per dare vita ad altre vite per benedizione del suo Creatore. Adamo negli animali non trovò un aiuto a lui corrispondente. Se oggi l'uomo trova nell'animale l'aiuto a lui corrispondente, è segno che la sua natura si è corrotta. Sulle verità della creazione solo il Padre ha potere. Neanche Cristo Gesù ha potere. Se non ha potere Cristo Gesù, neanche la Chiesa ha potere. Essa mai potrà sciogliere ciò che Dio ha congiunto. Può dire, guidata dallo Spirito Santo e da una rigorosa indagine storica, se Dio ha congiunto o non ha congiunto. Mai però potrà separare ciò che Dio ha unito. L'uomo ha la facoltà di non lasciarsi unire da Dio. Una volta che è unito, deve rimanere unito per sempre, fino alla morte. Come Cristo Gesù si è unito alla natura umana e gli costò la croce, così l'unione dell'uomo con la donna si vive dalla croce. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità del matrimonio. |