Omelia (29-08-2018) |
Movimento Apostolico - rito romano |
Che cosa devo chiedere? Chi vuole proteggersi e custodirsi dal male mai si deve alleare con il male. Quando il male si porta nella propria casa, prima o poi esso avrà il sopravvento su di noi. Già è difficile vincere il male che è in noi e che viene dal nostro cuore. Pensare di vincere il male che viene dal di fuori di noi e che abita con noi, è oltremodo difficile, se non impossibile. Quando poi il male ci tenta e noi ci lasciamo vincere, ci "sposiamo" con esso, che neanche si speri di poterlo vincere. Ci ha sconfitto una prima volta, ci sconfiggerà sempre. La vittoria sarà sempre del male, perché noi, dimorando con il male, siamo privi della grazia del Signore, della sua sapienza, della sua luce. Se il Signore volesse aiutarci, neanche potrebbe. Il male lo allontana dal nostro cuore. Erode è re della Galilea. Si è preso in moglie la moglie del fratello. Non sappiamo se sia stato lui a tentare lei o se sia stata lei a tentare lui. La sua cattiveria ci suggerisce che sia stata Erodìade a tentare Erode. È stata lei a far cadere in tentazione lui. Questo ci suggerisce che questa donna possiede una tecnica diabolica. Sa come governare un cuore. Con questa sorgente di male introdotta nella sua casa per Erode non si prevede nulla di buono. Giovanni il Battista ha denunziato l'adulterio del re, dicendogli che non gli era lecito introdurre nella sua casa la moglie del fratello. Non era ancora morto. Il suo è vero adulterio ed è contro la Legge del Signore. Giovanni è profeta di antico stampo. Oggi i nuovi profeti della Chiesa dicono che l'adulterio non è peccato. Si può vivere more uxorio senza per questo essere fuori della Legge di Dio. Come conseguenza di questa aperta denuncia, Giovanni viene privato della sua libertà d'azione. Viene incarcerato. Ma per Erodìade questo è troppo poco. Lei ha già emesso sul profeta del Dio vivente la sentenza di morte. Sa che Erode non vuole esaudirla. Ma lei sa anche che basta sapere aspettare e l'occasione propizia verrà. In quella circostanza lui non potrà opporsi. L'ora propizia giunge. Entra in scena un'altra sorgente di male: la figlia di Erodìade. Questa con un ballo lussurioso annebbia la mente del re, il quale le fa un giuramento: "Qualsiasi cosa la ragazza gli avrebbe chiesto, lui gliel'avrebbe concessa. Fosse stata anche la metà del suo regno". La fanciulla si consiglia con la madre e questa all'istante le suggerisce di chiedere la testa di Giovanni il Battista. Il re nulla può fare. Comanda che Giovanni sia decapitato. Il racconto della morte di Erode deve insegnare ad ogni discepolo di Gesù che dal male deve stare lontano. Se vuole essere sempre vittorioso contro il male che viene dall'esterno, deve essere vincitore del male che viene a lui dall'interno. Vergine Immacolata, Angeli, Santi, insegnateci a vincere il male che è dentro di noi. |