Omelia (24-05-2020) |
padre Ermes Ronchi |
Ascensione, Dio con noi fino alla fine del mondo I discepoli sono tornati in Galilea, su quel monte che conoscevano bene. Quando lo videro, si prostrarono. Ges? lascia la terra con un bilancio deficitario: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne coraggiose e fedeli. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto. E ci sono tutti all'appuntamento sull'ultima montagna. Questa ? la sola garanzia di cui Ges? ha bisogno. Ora pu? tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito. Adesso sa che nessuno di quegli uomini e di quelle donne lo dimenticher?. Essi per? dubitarono... Ges? compie un atto di enorme, illogica fiducia in persone che dubitano ancora. Non rimane ancora un po', per spiegare meglio, per chiarire i punti oscuri. Ma affida il suo messaggio a gente che dubita ancora. Non esiste fede vera senza dubbi. I dubbi sono come i poveri, li avremo sempre con noi. Ma se li interroghi con coraggio, da apparenti nemici diverranno dei difensori della fede, la proteggeranno dall'assalto delle risposte superficiali e delle frasi fatte. Ges? affida il mondo sognato alla fragilit? degli Undici, e non all'intelligenza di primi della classe; affida la verit? ai dubitanti, chiama i claudicanti ad andare fino agli estremi della terra, ha fede in noi che non abbiamo fede salda in lui. A me ? stato dato ogni potere in cielo e sulla terra... Andate dunque. Quel dunque ? bellissimo: dunque il mio potere ? vostro; dunque ogni cosa mia e anche vostra: dunque sono io quello che vive in voi e vi incalza. Dunque, andate. Fate discepoli tutti i popoli... Con quale scopo? Arruolare devoti, rinforzare le fila? No, ma per un contagio, un'epidemia di vita e di nascite. E poi le ultime parole, il testamento: Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Con voi, sempre, mai soli. Cosa sia l'Ascensione lo capiamo da queste parole. Ges? non ? andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si ? fatto pi? vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sar? dentro di loro. Non ? andato al di l? delle nubi, ma al di l? delle forme. ? asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme verso l'alto come forza ascensionale verso pi? luminosa vita: ?Il Risorto avvolge misteriosamente le creature e le orienta a un destino di pienezza. Gli stessi fiori del campo e gli uccelli che egli contempl? ammirato con i suoi occhi umani, ora sono pieni della sua presenza luminosa? (Laudato si', 100). Chi sa sentire e godere questo mistero, cammina sulla terra come dentro un tabernacolo, dentro un battesimo infinito. |