(Testo CEI74) 11 La torre di Babele
Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
I patriarchi postdiluviani
Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio;
Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.
Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach;
Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.
Selach aveva trent'anni quando generò Eber;
Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.
Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg;
Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.
Peleg aveva trent'anni quando generò Reu;
Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.
Reu aveva trentadue anni quando generò Serug;
Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.
Serug aveva trent'anni quando generò Nacor;
Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie.
Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach;
Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.
Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.
La discendenza di Terach
Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot.
Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei.
Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca.
Sarai era sterile e non aveva figli.
Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.
L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran.
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