| (Testo CEI74) 33 L'attesa della salvezza
1Guai a te, che devasti e non sei stato devastato, che saccheggi e non sei stato saccheggiato: sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2Signore, pietà di noi, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, quando ti levi si disperdono le nazioni.
4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
5Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro.
7Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente.
8Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, non si è curato di alcuno.
9La terra è in lutto e piena di squallore, si scolora il Libano e intristisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, brulli sono il Basan e il Carmelo.
10«Ora mi alzerò», dice il Signore, «ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11Avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco.
12I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13Sentiranno i lontani quanto ho fatto, sapranno i vicini qual è la mia forza».
14Hanno paura in Sion i peccatori, lo spavento si è impadronito degli empi. «Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?».
15Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male:
16costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
Il ritorno a Gerusalemme
17I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore, contempleranno un paese sconfinato.
18Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori: «Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?».
19Non vedrai più quel popolo straniero, popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce.
20Guarda Sion, la città delle nostre feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21Poiché se là c'è un potente, noi abbiamo il Signore, al posto di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio più grosso.
23aSono allentate le sue corde,
23bnon tengono più l'albero diritto,
23cnon spiegano più le vele.
22Poiché il Signore è nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re; egli ci salverà.
23dAllora anche i ciechi divideranno una preda enorme
23egli zoppi faranno un ricco bottino.
24Nessuno degli abitanti dirà: «Io sono malato»; il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe.
| (Testo CEI2008) 33 Intervento di Dio contro i nemici d'Israele
1 Guai a te, che devasti e non sei stato devastato, che saccheggi e non sei stato saccheggiato: sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2Pietà di noi, Signore, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3Alla voce del tuo fragore fuggono i popoli, quando t'innalzi si disperdono le nazioni.
4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette, ci si precipita sopra come si precipitano le locuste.
5Eccelso è il Signore perché abita in alto; egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6C'è sicurezza nei tuoi giorni, sapienza e conoscenza sono ricchezze che salvano; il timore del Signore è il suo tesoro.
7Ecco, gli araldi gridano di fuori, piangono amaramente i messaggeri di pace.
8Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. È stata infranta l'alleanza, sono stati respinti i testimoni, non si è avuto riguardo per nessuno.
9La terra è in lutto, è piena di squallore, si scolora il Libano e sfiorisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, sono brulli i monti di Basan e il Carmelo.
10«Ora mi alzerò - dice il Signore -, ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11Avete concepito fieno, partorirete paglia; il vostro soffio è un fuoco: vi divorerà.
12I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13Ascoltate, voi lontani, quanto ho fatto, riconoscete, voi vicini, qual è la mia forza».
14A Sion hanno paura i peccatori, uno spavento si è impadronito dei malvagi. Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?
15Colui che cammina nella giustizia e parla con lealtà, che rifiuta un guadagno frutto di oppressione, scuote le mani per non prendere doni di corruzione, si tura le orecchie per non ascoltare proposte sanguinarie e chiude gli occhi per non essere attratto dal male:
16costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
Visione di pace per Gerusalemme
17I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore, contempleranno una terra sconfinata.
18Il tuo cuore mediterà con terrore: «Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?».
19Non vedrai più quel popolo insolente, popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce.
20Guarda Sion, la città delle nostre feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21Ma è là che è potente il Signore per noi, regione di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio potente.
22Poiché il Signore è nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re: egli ci salverà.
23Sono allentate le sue corde, non tengono più l'albero diritto, non spiegano più le vele. Allora sarà divisa in grande abbondanza la preda della rapina. Gli zoppi faranno un ricco bottino.
24Nessuno degli abitanti dirà: «Io sono malato». Il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe.
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