| (Testo CEI2008) 18 Parabola del giudice e della vedova
Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.
In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: «Fammi giustizia contro il mio avversario».
Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: «Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno,
dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi»».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo?
Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parabola del fariseo e del pubblicano
Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo».
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore».
Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Gesù e i bambini
Gli presentavano anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano.
Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio.
In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l'accoglie un bambino, non entrerà in esso».
Gesù incontra un uomo ricco
Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
Gesù gli rispose: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre».
Costui disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza».
Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; e vieni! Seguimi!».
Ma quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era molto ricco.
Quando Gesù lo vide così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio.
È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!».
Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?».
Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti abbiamo seguito».
Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio,
che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Terzo annuncio della morte e della risurrezione
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo:
verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi
e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà».
Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.
Il cieco di Gerico
Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò:
«Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
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