| (Testo CEI2008) 20 L'autorità di Gesù
Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani
e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità».
E Gesù rispose loro: «Anch'io vi farò una domanda. Ditemi:
il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?».
Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: «Dal cielo», risponderà: «Perché non gli avete creduto?».
Se invece diciamo: «Dagli uomini», tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta».
Risposero quindi di non saperlo.
E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parabola dei contadini omicidi
Poi prese a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo.
Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani vuote.
Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono via.
Disse allora il padrone della vigna: «Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l'amato, forse avranno rispetto per lui!».
Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: «Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra!».
Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri». Udito questo, dissero: «Non sia mai!».
Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: «Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo?
Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato».
In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l'aveva detta per loro.
Le tasse all'imperatore di Roma
Si misero a spiarlo e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore.
Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità.
È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?».
Rendendosi conto della loro malizia, disse:
«Mostratemi un denaro: di chi porta l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare».
Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio».
Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
Discussione sulla risurrezione
Gli si avvicinarono alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda:
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcunoche ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
Allora la prese il secondo
e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
Da ultimo morì anche la donna.
La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Questione sul figlio di Davide
Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide,
se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi?
Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?».
Guardatevi dagli scribi
Mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti;
divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
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