| (Testo CEI74) 31 VIII. PAROLE DI LEMUEL
1Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò.
2E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere! E che, figlio dei miei voti!
3Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re.
4Non conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai principi bramare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti.
6Date bevande inebrianti a chi sta per perire e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore.
7Beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene.
8Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati.
9Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero.
IX. LA PERFETTA PADRONA DI CASA
10Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore.
11In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto.
12Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita.
13Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani.
14Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste.
15Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche.
16Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
17Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia.
18E' soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna.
19Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita.
20Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero.
21Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
22Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti.
23Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese.
24Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante.
25Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire.
26Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
27Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
28I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio:
29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!».
30Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare.
31Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.
| (Testo CEI2008) 31 Insegnamenti di Lemuèl
1Parole di Lemuèl, re di Massa, che apprese da sua madre.
2Che mai, figlio mio! Che mai, figlio del mio grembo! Che mai, figlio dei miei voti!
3Non concedere alle donne il tuo vigore, né i tuoi fianchi a quelle che corrompono i re.
4Non conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino ciò che hanno decretato e tradiscano il diritto di tutti gli infelici.
6Date bevande inebrianti a chi si sente venir meno e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore:
7beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene.
8Apri la bocca in favore del muto, in difesa di tutti gli sventurati.
9Apri la bocca e giudica con equità, rendi giustizia all'infelice e al povero.
ELOGIO DELLA DONNA VIRTUOSA
E' la felicità del marito
10Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore.
11In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto.
12Gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita.
E' intrapredente e laboriosa
13Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani.
14È simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste.
15Si alza quando è ancora notte, distribuisce il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche.
16Pensa a un campo e lo acquista e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
17Si cinge forte i fianchi e rafforza le sue braccia.
18È soddisfatta, perché i suoi affari vanno bene; neppure di notte si spegne la sua lampada.
19Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso.
20Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero.
21Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito.
22Si è procurata delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti.
23Suo marito è stimato alle porte della città, quando siede in giudizio con gli anziani del luogo.
24Confeziona tuniche e le vende e fornisce cinture al mercante.
25Forza e decoro sono il suo vestito e fiduciosa va incontro all'avvenire.
26Apre la bocca con saggezza e la sua lingua ha solo insegnamenti di bontà.
27Sorveglia l'andamento della sua casa e non mangia il pane della pigrizia.
E' lodata dai figli
28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti, suo marito ne tesse l'elogio:
29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!».
30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare.
31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città.
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