| (Testo CEI74) 109 Salmo imprecatorio
1Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Dio della mia lode, non tacere,
2poiché contro di me si sono aperte la bocca dell'empio e dell'uomo di frode; parlano di me con lingua di menzogna.
3Mi investono con parole di odio, mi combattono senza motivo.
4In cambio del mio amore mi muovono accuse, mentre io sono in preghiera.
5Mi rendono male per bene e odio in cambio di amore.
6Suscita un empio contro di lui e un accusatore stia alla sua destra.
7Citato in giudizio, risulti colpevole e il suo appello si risolva in condanna.
8Pochi siano i suoi giorni e il suo posto l'occupi un altro.
9I suoi figli rimangano orfani e vedova sua moglie.
10Vadano raminghi i suoi figli, mendicando, siano espulsi dalle loro case in rovina.
11L'usuraio divori tutti i suoi averi e gli estranei faccian preda del suo lavoro.
12Nessuno gli usi misericordia, nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
13La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome.
14L'iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato.
15Siano davanti al Signore sempre ed egli disperda dalla terra il loro ricordo.
16Perché ha rifiutato di usare misericordia e ha perseguitato il misero e l'indigente, per far morire chi è affranto di cuore.
17Ha amato la maledizione: ricada su di lui! Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani!
18Si è avvolto di maledizione come di un mantello: è penetrata come acqua nel suo intimo e come olio nelle sue ossa.
19Sia per lui come vestito che lo avvolge, come cintura che sempre lo cinge.
20Sia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa, per chi dice male contro la mia vita.
21Ma tu, Signore Dio, agisci con me secondo il tuo nome: salvami, perché buona è la tua grazia.
22Io sono povero e infelice e il mio cuore è ferito nell'intimo.
23Scompaio come l'ombra che declina, sono sbattuto come una locusta.
24Le mie ginocchia vacillano per il digiuno, il mio corpo è scarno e deperisce.
25Sono diventato loro oggetto di scherno, quando mi vedono scuotono il capo.
26Aiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore.
27Sappiano che qui c'è la tua mano: tu, Signore, tu hai fatto questo.
28Maledicano essi, ma tu benedicimi; insorgano quelli e arrossiscano, ma il tuo servo sia nella gioia.
29Sia coperto di infamia chi mi accusa e sia avvolto di vergogna come d'un mantello.
30Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, lo esalterò in una grande assemblea;
31poiché si è messo alla destra del povero per salvare dai giudici la sua vita.
| (Testo CEI2008) 109 Supplica a Dio contro gli empi
1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Dio della mia lode, non tacere,
2 perché contro di me si sono aperte la bocca malvagia e la bocca ingannatrice, e mi parlano con lingua bugiarda.
3 Parole di odio mi circondano, mi aggrediscono senza motivo.
4 In cambio del mio amore mi muovono accuse, io invece sono in preghiera.
5 Mi rendono male per bene e odio in cambio del mio amore.
6 Suscita un malvagio contro di lui e un accusatore stia alla sua destra!
7 Citato in giudizio, ne esca colpevole e la sua preghiera si trasformi in peccato.
8 Pochi siano i suoi giorni e il suo posto l'occupi un altro.
9 I suoi figli rimangano orfani e vedova sua moglie.
10 Vadano raminghi i suoi figli, mendicando, rovistino fra le loro rovine.
11 L'usuraio divori tutti i suoi averi e gli estranei saccheggino il frutto delle sue fatiche.
12 Nessuno gli dimostri clemenza, nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
13 La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome.
14 La colpa dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato:
15 siano sempre davanti al Signore ed egli elimini dalla terra il loro ricordo.
16 Perché non si è ricordato di usare clemenza e ha perseguitato un uomo povero e misero, con il cuore affranto, per farlo morire.
17 Ha amato la maledizione: ricada su di lui! Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani!
18 Si è avvolto di maledizione come di una veste: è penetrata come acqua nel suo intimo e come olio nelle sue ossa.
19 Sia per lui come vestito che lo avvolge, come cintura che sempre lo cinge.
20 Sia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa, per chi parla male contro la mia vita.
21 Ma tu, Signore Dio, trattami come si addice al tuo nome: liberami, perché buona è la tua grazia.
22 Io sono povero e misero, dentro di me il mio cuore è ferito.
23 Come ombra che declina me ne vado, scacciato via come una locusta.
24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno, scarno è il mio corpo e dimagrito.
25 Sono diventato per loro oggetto di scherno: quando mi vedono, scuotono il capo.
26 Aiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore.
27 Sappiano che qui c'è la tua mano: sei tu, Signore, che hai fatto questo.
28 Essi maledicano pure, ma tu benedici! Insorgano, ma siano svergognati e il tuo servo sia nella gioia.
29 Si coprano d'infamia i miei accusatori, siano avvolti di vergogna come di un mantello.
30 A piena voce ringrazierò il Signore, in mezzo alla folla canterò la sua lode,
31 perché si è messo alla destra del misero per salvarlo da quelli che lo condannano.
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