(Testo CEI2008) 132 La fedeltà di Dio alle promesse fatte a Davide
Canto delle salite.
Ricòrdati, Signore, di Davide, di tutte le sue fatiche,
quando giurò al Signore, al Potente di Giacobbe fece voto:
»Non entrerò nella tenda in cui abito, non mi stenderò sul letto del mio riposo,
non concederò sonno ai miei occhi né riposo alle mie palpebre,
finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe».
Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, l'abbiamo trovata nei campi di Iaar.
Entriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.
Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo, non respingere il volto del tuo consacrato.
Il Signore ha giurato a Davide, promessa da cui non torna indietro: »Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono!
Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò loro, anche i loro figli per sempre siederanno sul tuo trono».
Sì, il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua residenza:
»Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre: qui risiederò, perché l'ho voluto.
Benedirò tutti i suoi raccolti, sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, i suoi fedeli esulteranno di gioia.
Là farò germogliare una potenza per Davide, preparerò una lampada per il mio consacrato.
Rivestirò di vergogna i suoi nemici, mentre su di lui fiorirà la sua corona».
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