(Testo CEI2008) 141 Invocazione a Dio contro il peccato
Salmo. Di Davide.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; porgi l'orecchio alla mia voce quando t'invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso, le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Poni, Signore, una guardia alla mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra.
Non piegare il mio cuore al male, a compiere azioni criminose con i malfattori: che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi corregga, l'olio del malvagio non profumi la mia testa, tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Siano scaraventati sulle rocce i loro capi e sentano quanto sono dolci le mie parole:
»Come si lavora e si dissoda la terra, le loro ossa siano disperse alla bocca degli inferi».
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi; in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso.
Proteggimi dal laccio che mi tendono, dalle trappole dei malfattori.
I malvagi cadano insieme nelle loro reti, mentre io, incolume, passerò oltre.
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