(Testo CEI2008) 142 Invocazione a Dio nella tribolazione
Maskil. Di Davide. Quando era nella caverna. Preghiera.
Con la mia voce grido al Signore, con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui sfogo il mio lamento, davanti a lui espongo la mia angoscia,
mentre il mio spirito viene meno. Tu conosci la mia via: nel sentiero dove cammino mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: nessuno mi riconosce. Non c'è per me via di scampo, nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore! Dico: «Sei tu il mio rifugio, sei tu la mia eredità nella terra dei viventi».
Ascolta la mia supplica perché sono così misero! Liberami dai miei persecutori perché sono più forti di me.
Fa' uscire dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome; i giusti mi faranno corona quando tu mi avrai colmato di beni.
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