(Testo CEI2008) 143 Supplica umile e fiduciosa dell'oppresso
Salmo. Di Davide.
Signore, ascolta la mia preghiera! Per la tua fedeltà, porgi l'orecchio alle mie suppliche e per la tua giustizia rispondimi.
Non entrare in giudizio con il tuo servo: davanti a te nessun vivente è giusto.
Il nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita; mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi come i morti da gran tempo.
In me viene meno il respiro, dentro di me si raggela il mio cuore.
Ricordo i giorni passati, ripenso a tutte le tue azioni, medito sulle opere delle tue mani.
A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra assetata.
Rispondimi presto, Signore: mi viene a mancare il respiro. Non nascondermi il tuo volto: che io non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire il tuo amore, perché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te s'innalza l'anima mia.
Liberami dai miei nemici, Signore, in te mi rifugio.
Insegnami a fare la tua volontà, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in una terra piana.
Per il tuo nome, Signore, fammi vivere; per la tua giustizia, liberami dall'angoscia.
Per la tua fedeltà stermina i miei nemici, distruggi quelli che opprimono la mia vita, perché io sono tuo servo.
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