(Testo CEI2008) 17
Invocazione a Dio nella persecuzione
Preghiera. Di Davide. Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l'orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c'è inganno.
Dal tuo volto venga per me il giudizio, i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte, provami al fuoco: non troverai malizia. La mia bocca non si è resa colpevole,
secondo l'agire degli uomini; seguendo la parola delle tue labbra, ho evitato i sentieri del violento.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno.
Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole,
mostrami i prodigi della tua misericordia, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, all'ombra delle tue ali nascondimi,
di fronte ai malvagi che mi opprimono, ai nemici mortali che mi accerchiano.
Il loro animo è insensibile, le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli: avanzano, mi circondano, puntano gli occhi per gettarmi a terra,
simili a un leone che brama la preda, a un leoncello che si apposta in agguato.
Àlzati, Signore, affrontalo, abbattilo; con la tua spada liberami dal malvagio,
con la tua mano, Signore, dai mortali, dai mortali del mondo, la cui sorte è in questa vita. Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre, se ne sazino anche i figli e ne avanzi per i loro bambini.
Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine.
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