(Testo CEI2008) 32
La gioia del peccatore perdonato
Di Davide. Maskil.
Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno.
Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia; quando irromperanno grandi acque non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia, mi circondi di canti di liberazione:
»Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
Non siate privi d'intelligenza come il cavallo e come il mulo: la loro foga si piega con il morso e le briglie, se no, a te non si avvicinano».
Molti saranno i dolori del malvagio, ma l'amore circonda chi confida nel Signore.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
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