(Testo CEI2008) 46
Dio, nostro rifugio e nostra forza
Al maestro del coro. Dei figli di Core. Per voci di soprano. Canto.
Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, si scuotano i monti per i suoi flutti.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio, la più santa delle dimore dell'Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell'alba.
Fremettero le genti, vacillarono i regni; egli tuonò: si sgretolò la terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto cose tremende sulla terra.
Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà nel fuoco gli scudi.
Fermatevi! Sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
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