(Testo CEI2008) 50 Il vero culto
Salmo. Di Asaf. Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta, Dio risplende.
Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; davanti a lui un fuoco divorante, intorno a lui si scatena la tempesta.
Convoca il cielo dall'alto e la terra per giudicare il suo popolo:
»Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l'alleanza offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia: è Dio che giudica.
»Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio!
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili.
Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna.
Se avessi fame, non te lo direi: mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri?
Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell'angoscia: ti libererò e tu mi darai gloria».
Al malvagio Dio dice: »Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua trama inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».
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