(Testo CEI2008) 68 Canto di trionfo e di gloria
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi; come si scioglie la cera di fronte al fuoco, periscono i malvagi davanti a Dio.
I giusti invece si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, appianate la strada a colui che cavalca le nubi: Signore è il suo nome, esultate davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. Solo i ribelli dimorano in arida terra.
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto,
tremò la terra, i cieli stillarono davanti a Dio, quello del Sinai, davanti a Dio, il Dio d'Israele.
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà, hai reso sicura per il povero, o Dio.
Il Signore annuncia una notizia, grande schiera sono le messaggere di vittoria:
»Fuggono, fuggono i re degli eserciti! Nel campo, presso la casa, ci si divide la preda.
Non restate a dormire nei recinti! Splendono d'argento le ali della colomba, di riflessi d'oro le sue piume».
Quando l'Onnipotente là disperdeva i re, allora nevicava sul Salmon.
Montagna eccelsa è il monte di Basan, montagna dalle alte cime è il monte di Basan.
Perché invidiate, montagne dalle alte cime, la montagna che Dio ha desiderato per sua dimora? Il Signore l'abiterà per sempre.
I carri di Dio sono miriadi, migliaia gli arcieri: il Signore è tra loro, sul Sinai, in santità.
Sei salito in alto e hai fatto prigionieri - dagli uomini hai ricevuto tributi e anche dai ribelli -, perché là tu dimori, Signore Dio!
Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva; al Signore Dio appartengono le porte della morte.
Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa dai lunghi capelli di chi percorre la via del delitto.
Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare, li farò tornare dagli abissi del mare,
perché il tuo piede si bagni nel sangue e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici».
Appare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra, insieme a fanciulle che suonano tamburelli.
»Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della comunità d'Israele».
Ecco Beniamino, un piccolo che guida i capi di Giuda, la loro schiera, i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
Mostra, o Dio, la tua forza, conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme, i re ti porteranno doni.
Minaccia la bestia del canneto, quel branco di bufali, quell'esercito di tori, che si prostrano a idoli d'argento; disperdi i popoli che amano la guerra!
Verranno i grandi dall'Egitto, l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni. Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!
Riconoscete a Dio la sua potenza, la sua maestà sopra Israele, la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario. È lui, il Dio d'Israele, che dà forza e vigore al suo popolo. Sia benedetto Dio!
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