(Testo CEI2008) 7
Preghiera del giusto perseguitato
Lamento che Davide cantò al Signore a causa delle parole di Cus, il Beniaminita.
Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio: salvami da chi mi perseguita e liberami,
perché non mi sbrani come un leone, dilaniandomi senza che alcuno mi liberi.
Signore, mio Dio, se così ho agito, se c'è ingiustizia nelle mie mani,
se ho ripagato il mio amico con il male, se ho spogliato i miei avversari senza motivo,
il nemico mi insegua e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e getti nella polvere il mio onore.
Sorgi, Signore, nella tua ira, àlzati contro la furia dei miei avversari, svégliati, mio Dio, emetti un giudizio!
L'assemblea dei popoli ti circonda: ritorna dall'alto a dominarla!
Il Signore giudica i popoli. Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia, secondo l'innocenza che è in me.
Cessi la cattiveria dei malvagi. Rendi saldo il giusto, tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.
Il mio scudo è in Dio: egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto, Dio si sdegna ogni giorno.
Non torna forse ad affilare la spada, a tendere, a puntare il suo arco?
Si prepara strumenti di morte, arroventa le sue frecce.
Ecco, il malvagio concepisce ingiustizia, è gravido di cattiveria, partorisce menzogna.
Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto;
la sua cattiveria ricade sul suo capo, la sua violenza gli piomba sulla testa.
Renderò grazie al Signore per la sua giustizia e canterò il nome di Dio, l'Altissimo.
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