(Testo CEI2008) 90 Eternità di Dio e brevità della vita dell'uomo
Preghiera. Di Mosè, uomo di Dio.
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l'erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca.
Sì, siamo distrutti dalla tua ira, atterriti dal tuo furore!
Davanti a te poni le nostre colpe, i nostri segreti alla luce del tuo volto.
Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua collera, consumiamo i nostri anni come un soffio.
Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, e il loro agitarsi è fatica e delusione; passano presto e noi voliamo via.
Chi conosce l'impeto della tua ira e, nel timore di te, la tua collera?
Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti, per gli anni in cui abbiamo visto il male.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani rendi salda.
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