| (Testo CEI74) 8 1Essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa.
La sapienza sposa ideale per Salomone
2Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza.
3Essa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio, perché il Signore dell'universo l'ha amata.
4Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue.
5Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, quale ricchezza è più grande della sapienza, la quale tutto produce?
6Se l'intelligenza opera, chi, tra gli esseri, è più artefice di essa?
7Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita.
8Se uno desidera anche un'esperienza molteplice, essa conosce le cose passate e intravede le future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, pronostica segni e portenti, come anche le vicende dei tempi e delle epoche.
La sapienza indispensabile ai sovrani
9Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita, sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore.
10Per essa avrò gloria fra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani.
11Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti.
12Se tacerò, resteranno in attesa; se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca.
13Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori.
14Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette;
15sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso.
16Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore la sua convivenza, ma contentezza e gioia.
Salomone domanda la sapienza
17Riflettendo su tali cose in me stesso e pensando in cuor mio che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità
18e nella sua amicizia grande godimento e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, andavo cercando come prenderla con me.
19Ero un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona
20o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia.
21Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa, - ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono - mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il cuore:
| (Testo CEI2008) 8 I vantaggi della sapienza
1 La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra e governa a meraviglia l'universo.
2È lei che ho amato e corteggiato fin dalla mia giovinezza, ho bramato di farla mia sposa, mi sono innamorato della sua bellezza.
3Ella manifesta la sua nobile origine vivendo in comunione con Dio, poiché il Signore dell'universo l'ha amata;
4infatti è iniziata alla scienza di Dio e discerne le sue opere.
5Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, che cosa c'è di più ricco della sapienza, che opera tutto?
6Se è la prudenza ad agire, chi più di lei è artefice di quanto esiste?
7Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Ella infatti insegna la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini durante la vita.
8Se uno desidera anche un'esperienza molteplice, ella conosce le cose passate e intravede quelle future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, comprende in anticipo segni e prodigi e anche le vicende dei tempi e delle epoche.
La sapienza, fonte di gloria e di immortalità
9Ho dunque deciso di dividere con lei la mia vita, certo che mi sarebbe stata consigliera di buone azioni e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore.
10Per lei avrò gloria tra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani.
11Sarò trovato perspicace nel giudicare, sarò ammirato di fronte ai potenti.
12Se tacerò, resteranno in attesa, se parlerò, mi presteranno attenzione, e se mi dilungo nel parlare, si tapperanno la bocca.
13Grazie a lei avrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno a quelli che verranno dopo di me.
14Governerò popoli, e nazioni mi saranno soggette.
15Sentendo parlare di me, crudeli tiranni si spaventeranno; mi mostrerò buono con il popolo e coraggioso in guerra.
16Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore il vivere con lei, ma contentezza e gioia.
La sapienza è dono di Dio
17Riflettendo su queste cose dentro di me e pensando in cuor mio che nella parentela con la sapienza c'è l'immortalità
18e grande godimento vi è nella sua amicizia e nel lavoro delle sue mani sta una ricchezza inesauribile e nell'assidua compagnia di lei c'è la prudenza e fama nel conversare con lei, andavo cercando il modo di prenderla con me.
19Ero un ragazzo di nobile indole, ebbi in sorte un'anima buona
20o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia.
21Sapendo che non avrei ottenuto la sapienza in altro modo, se Dio non me l'avesse concessa - ed è già segno di saggezza sapere da chi viene tale dono -, mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il mio cuore:
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