LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 1 Maggio 2004 <

Giovedì 29 Aprile 2004

Venerdì 30 Aprile 2004

Sabato 1 Maggio 2004

Domenica 2 Maggio 2004

Lunedì 3 Maggio 2004

Martedì 4 Maggio 2004

Mercoledì 5 Maggio 2004

Giovedì 6 Maggio 2004

Venerdì 7 Maggio 2004

Sabato 8 Maggio 2004


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della III settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP036 ;
-Nessuno si deve aspettare da me qualcosa di cui io non sono capace". Non si può non approvare chi parla così. Anche Dio non chiede a nessuno l'impossibile. Ma chi decide concretamente che cosa è troppo per lui? Ci conosciamo troppo bene: ognuno ha la tendenza a sentire come inaccettabile qualcosa che non gli piace piuttosto che qualcosa che gli fa piacere. Che cosa può esserci di inaccettabile, se si può perfino esigere la vita di un uomo?
I discepoli sentono il discorso di Gesù come inaccettabile. Perché, quando qualcuno afferma: -Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna", ciò oltrepassa di molto il concepibile. E tuttavia: in nome dei Dodici, Pietro esprime la sua professione di fede in colui che parla in termini così poco comprensibili. Egli la giustifica in un modo sorprendente: -Soltanto le tue parole (incomprensibili) sono parole di vita eterna". Nessun mortale è capace di pronunciare queste parole, che vanno ben oltre quello che chiunque potrebbe dire. Solo Colui che resta incomprensibile pur rivelandosi - con parole di vita eterna - è capace di offrire agli uomini l'ultimo rifugio.

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Antifona d'ingresso
Siete stati con Cristo sepolti nel Battesimo,
e con lui siete risorti per la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia. (Col 2,12)


Colletta
O Dio, che nell'acqua del Battesimo
hai rigenerato coloro che credono in te,
custodisci in noi la vita nuova,
perché possiamo vincere ogni assalto del male
e conservare fedelmente il dono del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

At 9,31-42
La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.
Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 115

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?

Oppure:
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
















Canto al Vangelo (Gv 6,63,68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.


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Vangelo

Gv 6,60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Gesù è il Santo di Dio, che ci invita ad un banchetto dove si manifesta la veracità della nostra fede in lui. Rivolgiamoci a Dio, dicendo:
Donaci la fede, o Padre.

- Perchè i ministri della Chiesa siano apostoli della consolazione dello Spirito, per la crescita nella fede e nel timore del Signore. Preghiamo.
- Perchè i vescovi nelle loro visite pastorali trovino accoglienza aperta e generosa e possano animare le chiese locali alla comunione, al servizio e all'impegno di evangelizzazione. Preghiamo.
- Perchè i credenti sappiano riconoscere nei segni sacramentali di oggi i gesti prodigiosi degli apostoli, che risanano e risuscitano i malati e i caduti nel male. Preghiamo.
- Perchè coloro che si scandalizzano del duro linguaggio della fede e del vangelo della croce, comprendano che le parole di Cristo sono sorgenti di vita eterna. Preghiamo.
- Perchè noi qui presenti facciamo l'esperienza di Pietro nell'appellarci alle parole di vita eterna del Cristo, ogniqualvolta siamo tentati di incredulità o di fuga. Preghiamo.
- Per il nostro parroco. Preghiamo.
- Per le associazioni caritative della parrocchia. Preghiamo.

Padre santo, che ci doni di poter venire al tuo Figlio nell'esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.




Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso,
l'offerta di questa tua famiglia,
perché con la tua protezione
custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Il sacrificio che ti offriamo, Signore, ci liberi dal male,
e raccolga nella partecipazione all'Eucaristia
tutti i tuoi figli,
chiamati alla stessa fede nell'unico Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE III
Cristo sempre vive e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
-Padre, prego per loro,
perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato",
dice il Signore. Alleluia. (Gv 17,20-21)

Oppure:
-Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna". Alleluia. (Gv 6,68)


Preghiera dopo la comunione
Proteggi, Signore, con paterna bontà
il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce,
e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
O Padre, che ci hai nutriti alla tua mensa,
santifica e rinnova la tua Chiesa,
perché tutti coloro che si gloriano del nome cristiano
siano autentici testimoni del Signore risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-05-2019)
Commento su Gv 6,60-69
?Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-05-2019)
Volete andarvene anche voi?
La salvezza dell'uomo è il suo ritorno nella verità eterna dalla quale è stato creato a sua immagine e somiglianza. La verità eterna è Dio Padre. È il suo Figlio Unigenito. È lo Spirito Santo. L'uomo è stato creato ad immagine del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Con il peccato l'uomo è usc ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-04-2018)
Commento su Gv 6, 67- 69
?Disse allora Gesù ai Dodici: ?Forse anche voi volete andarvene??: Gli rispose Simon Pietro: ?Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio?.? Gv 6, 67- 69 Come vivere questa Parola? E' il momento della crisi. La folla si allon ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-04-2018)
Tu hai parole di vita eterna
La Parola di Gesù Signore è dura, a giudizio dei Giudei, perché essa chiede loro una radicale conversione: dall'Antica Alleanza devono passare nella Nuova, da Mosè a Gesù Signore, dalla Legge al Vangelo, dal sacrificio di comunione attraverso la carne degli animali al sacrificio di comunione con la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-04-2016)
Commento su Gv 6,68
«Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Gv 6,68 Come vivere questa Parola? Dopo aver udito le parole di Gesù che si presenta come il pane disceso dal cielo (cf Gv 6,50-51) per cui chi non mangia la sua carne e non beve il suo sangue non avrà la vita (cf Gv 6,53) molti discepoli, ritenendo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-04-2016)
Tu hai parole di vita eterna
È giusto che ci chiediamo: cosa è il Vangelo nella sua realtà più profonda, viva, essenziale? A cosa esso serve? La risposta non può essere se non una sola: l'obbligo che ha Cristo Signore di "creare" la fede dei suoi discepoli nella sua Persona, in modo da "creare" la fede nella sua Parola. Se Gesù ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-05-2014)

Ora sono tutti spiazzati, non scherziamo. Non solo la folla, stupita per il rifiuto di Gesù di essere incoronato re e ora protagonista di un incomprensibile e pericoloso discorso teologico. Non solo i suoi discepoli, straniti dalla richiesta astrusa di cibarsi della sua carne e del suo sangue. Ma an ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-05-2014)
Volete andarvene anche voi?
Con Cristo si entra in una nuova fase della storia religiosa dell'umanità. Nell'Antico Testamento, l'alleanza tra Dio e l'uomo, obbliga sempre. La fede poteva essere vista anche come obbligo, costrizione, imposizione, giogo da portare ogni giorno. Israele doveva sempre rimanere aggiogato alla Legge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-05-2014)
Commento su Gv 6, 66-69
«Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai dodici: "Volete andarvene anche voi?". Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» Gv 6, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-04-2013)
Commento su Gv 6,60-69
Se ne va la folla, e fa benissimo. Come si fa a star dietro alla valanga di parole che ha detto? E alle cose che chiede? E al volto di Dio inatteso e incredibile che professa? E all'esigenza di nutrirsi della sua presenza? Chi pretende di essere questo falegname che si è scoperto profeta? Anche noi ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 20-04-2013)
Forse anche voi volete andarvene?
Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Avete visto quante persone vi sono vicine quando le cose vanno bene, quando siete allegri e sorridenti, pieni di energia e vitalità, spiritosi, senza problemi a spendere. Ma quante vi sono accanto nel momento del bisogno? Chi è disposto a sopportare la t ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-04-2013)
Commento su Giovanni 6, 67
"Volete andarvene anche voi?" Gv 6, 67 Come vivere questa parola? La settimana di lettura del capitolo 6 del vangelo secondo Giovanni si conclude nella sinagoga di Cafarnao, con una scena che si spopola: la folla e i Giudei se ne sono andati. Non ci sono più panini gratis, non ci sono più provoc ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-04-2013)
E noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio
L'errore dei Giudei non è nella mancanza di fede in Cristo Gesù. È non fede nel Padre, in Dio. Essi non sanno chi è Dio. Non sanno che il Dio nel quale credono è amore eterno ed infinito, carità senza misura, divina onnipotenza illimitata. Ignorano che il loro Dio mai finora si è fermato al già acqu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-04-2012)
Commento su Giovanni 6,60-69
La folla è stordita dal discorso di Gesù. Troppo elevato il ragionamento, inaccessibile la sua riflessione, eccessiva la sua proposta. Il clima di tensione fra la folla e Gesù è sfociato quasi in rissa, e molti se ne sono andati, offesi dalla supponenza di questo falegname che, invece di accettare i ...
(continua)

  San Giuseppe Lavoratore

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Grado della Celebrazione: Memoria facoltativa
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Giuseppe Lavoratore
S0501 ;

La reazione della gente di Nazaret a proposito della sapienza di Gesù fa pensare al capitolo del Siracide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siracide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città.
La gente di Nazaret si domanda: "Da dove mai viene a costui questa sapienza? Non è il figlio del carpentiere?", che non ha studiato e non può avere cultura?
È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi "che dicono e non fanno".
D'altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario accogliere la parola di Dio E soltanto se ispirato alla parola di Dio il lavoro vale. "Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre".
"Tutto quello che fate", siano lavori materiali, siano discorsi. Il Vangelo inculca il servizio sincero, umile, la disponibilità nella carità, per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, che ha dichiarato di essere venuto a servire.
La vera dignità consiste nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio.
Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.






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Antifona d'ingresso
Beato chi teme il Signore,
e cammina nelle sue vie.
Mangerai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai di ogni bene. Alleluia. (Sal 128,1-2)



Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
hai chiamato l'uomo a cooperare con il lavoro
al disegno della creazione,
fa' che per l'intercessione e l'esempio di san Giuseppe
siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi,
e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





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Prima lettura

Gen 1,26-2,3
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Dal libro della Gènesi

Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogàtela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

Parola di Dio.


Oppure (Col 3, 14-15.17.23-24: Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini):

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l'eredità. Servite il Signore che è Cristo!

Parola di Dio






















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Salmo responsoriale

Sal 89

Rendi salda, Signore, l'opera delle nostre mani.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l'uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.





Canto al Vangelo (Sal 67,20)
Alleluia, alleluia.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 13,54-58
Non è costui il figlio del falegname?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname, e con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

- Signore Dio, che hai creato la terra perchè diventasse la dimora dell'uomo, aiutaci a renderla, col nostro lavoro, sempre più umana e abitabile. Preghiamo.
- Signore, che hai nobilitato l'opera delle mani dell'uomo facendoti tu stesso lavoratore, Fa' che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di liberazione a gloria del tuo nome. Preghiamo.
- Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi. Preghiamo.
- Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, Fa' che non disprezziamo le cose umili e semplici, perchè attraverso di esse tu ci porti la salvezza. Preghiamo.
- Per i movimenti sindacali. Preghiamo.
- Per la giustizia e l'onestà nel lavoro. Preghiamo.

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, fonte di ogni bene,
guarda i doni che ti presentiamo
nel ricordo di san Giuseppe,
e fa' che la nostra umile offerta
diventi pegno della tua protezione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI SAN GIUSEPPE
La missione di San Giuseppe

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella memoria di san Giuseppe.
Egli, uomo giusto, da te fu prescelto
come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio;
servo saggio e fedele fu posto a capo della santa famiglia,
per custodire, come padre, il tuo unico Figlio,
concepito per opera dello Spirito Santo,
Gesù Cristo nostro Signore.

E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...


Antifona di comunione
Tutto ciò che fate in parole e opere,
tutto si compia nel nome del Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui grazie
a Dio Padre. Alleluia. (Col 3,17)

Oppure:
-Da dove mai viene a costui questa
sapienza e questi miracoli?
Non è egli forse il Figlio del carpentiere!".
Alleluia. (Mt 13,54-55)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai accolti alla tua mensa,
fa' che nella nostra vita,
sull'esempio di san Giuseppe,
rendiamo testimonianza al tuo amore,
e godiamo i frutti della giustizia e della pace.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-05-2019)
Commento su Col 3,17-24
?E siate riconoscenti! E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini sapendo che quale ricompensa, riceverete dal Signore l'eredità. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2018)
Non è costui il figlio del falegname?
Gesù dona una regola infallibile perché ogni uomo di Dio cammini nella storia con saggio, intelligente, giusto, vero discernimento: osservare ogni uomo spoglio da ogni origine o derivazione di famiglia, casato, popolo, nazione, tribù, titolo di studio o di nobiltà, di frequentazione o di amicizia. S ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2015)

In questo primo giorno di maggio l'Occidente ricorda il mondo del lavoro e le difficili condizioni dei lavoratori. È una festa cara ai sindacati e alla tradizione di stampo socialista. Anche la Chiesa, storicamente, con un bel po' di ritardo, ha voluto riflettere su questo tema così sensibile. Oggi, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2015)
Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
Un cultore dell'Antico Testamento sa che ogni sapienza viene da Dio e anche ogni prodigio discende da Lui. Dall'uomo viene solo il peccato, la stoltezza, l'idolatria. Gesù non è sapiente, è la Sapienza divina che va infinitamente oltre la stessa descrizione che il Siracide fa di essa. Lui parla di s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2014)

In pieno tempo pasquale viviamo questa giornata densa di ricordi legati al lavoro e alle tante lotte sostenute dai nostri padri per avere condizioni dignitose e accettabili in ambito lavorativo. La Chiesa, non senza qualche ritardo, si è accorta dei profondi cambiamenti che stavano riguardando la so ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2014)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria
La storia del popolo del Signore è stata sempre illuminata dai profeti, questi straordinari portatori della divina Parola. Questi uomini però non hanno avuto vita facile. Derisione, disprezzo, persecuzione, violenza, la stessa morte si abbatteva su di loro. Testimonianza della durezza del cuore di I ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-05-2014)
Commento su Mt 13, 55-56
"Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?" Mt 13, 55-56 Come vivere questa ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2013)
Commento su Mt 13,54-58
Oggi la Chiesa celebra la festa di san Giuseppe lavoratore. L'occasione, in questi tempi di crisi, per rivalutare la visione biblica del lavoro. Storicamente il primo maggio è una festa laica, nata per sottolineare le conquiste operate dai lavoratori grazie a lotte sindacali che, nel passato, hanno ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2012)
Commento su Matteo 13,54-58
Giuseppe è una delle figure più importanti nel nostro cammino di fede eppure di lui sappiamo ben poco se non le scarne notizie che ci derivano dal vangelo. Ma sono più che sufficienti per capire la grandezza di quest'uomo. Gesù è conosciuto come il figlio del carpentiere e probabilmente, anch'egl ...
(continua)