LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 21 Giugno 2004 <

Sabato 19 Giugno 2004

Domenica 20 Giugno 2004

Lunedì 21 Giugno 2004

Martedì 22 Giugno 2004

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Lunedì 28 Giugno 2004


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Lunedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO121 ;
La calunnia... La maldicenza... Chi non ne ha sofferto? Ma chi, in tutta coscienza, può affermare di non averne mai fatto uso?
Il re Davide temeva talmente di peccare per mezzo della sua lingua, che chiese a Dio -di mettere una guardia alla sua bocca, e una sentinella alla sua lingua". E, nella sua sapienza, Dio ha messo la nostra lingua in quella specie di recinto che è la nostra bocca.
Ma essa è così pronta a scappare per sputare il suo veleno, che il salmista, per poterla dominare, deve chiedere l'aiuto di Dio.
In nome di quale giustizia, di quale carità, ci crediamo autorizzati a giudicare, a calunniare o a sparlare? Supponendo che siamo perfetti (cosa poco probabile, su questa terra), dovremmo sapere che la perfezione comprende l'umiltà, cioè l'indulgenza, il perdono, la preghiera per sostenere i peccatori (di cui facciamo parte), l'aiuto spirituale, e i consigli caritatevoli.
San Giacomo non ha avuto paura di affermare che un uomo che non ha peccato con la lingua è un santo. E san Paolo di gridare: -Chi sei tu, per giudicare tuo fratello? Noi compariremo tutti davanti al tribunale di Cristo".
Un proverbio libanese dice: -Chi ha una casa di vetro deve evitare di lapidare gli altri". Un poeta arabo dice: -La tua lingua non dica niente sull'imperfezione di un altro. Tu sei pieno di imperfezioni, e anche gli altri hanno la lingua". È forse perché essa ha operato soltanto per -tutto ciò che è elevato" che la lingua di sant'Antonio di Padova è stata conservata? Mi piace pensarlo.
Il solo giudizio severo che siamo abilitati, o piuttosto che abbiamo il dovere di formulare, non deve vertere che su noi stessi.
Oh, se potessimo giudicare gli altri con la stessa clemenza che concediamo a noi stessi, il paradiso sarebbe già di questo mondo!







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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)




Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell'amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

2Re 17,5-8.13-15.18
Il Signore allontanò Israele dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, Salmanàssar, re d'Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa e l'assediò per tre anni. Nell'anno nono di Osèa il re d'Assiria occupò Samarìa, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d'Egitto, dalle mani del faraone, re d'Egitto. Essi venerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d'Israele.
Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti».
Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro.
Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 59

Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore!

Oppure:
Salvaci, Signore, per amore del tuo popolo.

Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta,
ti sei sdegnato: ritorna a noi.

Hai fatto tremare la terra, l'hai squarciata:
risana le sue crepe, perché essa vacilla.
Hai messo a dura prova il tuo popolo,
ci hai fatto bere vino che stordisce.

Nell'oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici.













Canto al Vangelo (Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.


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Vangelo

Mt 7,1-5
Togli prima la trave dal tuo occhio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: -Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, nella sua immensa bontà il Padre ha sacrificato il suo Figlio unigenito per la nostra salvezza. Rivolgiamoci a lui con fiducia, certi che esaudirà la nostra unanime preghiera, dicendo:
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché l'esercizio del loro ministero sia sempre testimonianza limpida di profonda conversione a Dio. Preghiamo:
Per i popoli oppressi da regimi dittatoriali, perché il conforto della fede li aiuti a spezzare la spirale della violenza e a confidare nella provvidenza divina. Preghiamo:
Per i giudici e quanti operano nel campo della giustizia, perché svolgano la loro azione con onestà e retta coscienza, cercando sempre la verità e il rispetto di ogni uomo. Preghiamo:
Per i carcerati, perché la privazione della libertà li conduca a un pentimento profondo e sincero e a confidare nella misericordia di Dio. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché impariamo a correggere noi stessi prima degli altri e a liberare il nostro cuore dall'egoismo per amare i fratelli come Dio li ama. Preghiamo:
Per quanti sono impegnati nelle forze dell'ordine.
Per quanti scelgono l'obiezione di coscienza.

O Signore, Padre di bontà e di misericordia, donaci un cuore retto e capace di seguirti sopra ogni cosa, affinché nella Chiesa e nel mondo trionfi la legge dell'amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: -Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore". (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-06-2018)
Togli prima la trave dal tuo occhio
Correggere il fratello perché non offenda il suo Dio e Signore e anche perché cammini di verità in verità e di luce in luce, è cosa più che necessaria. Ma quale regola oggi Gesù ci dona per una correzione efficace, giusta, santa? La via offertaci da Gesù è a nostra perfetta esemplarità. La correzion ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-06-2018)
Commento su Mt7,1-3
?Non giudicate per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con cui misurate sarete misurati.? Mt7,1-3 Come vivere questa Parola? Il Maestro è perentorio: ?Non giudicate!? Sul fatto dell'esprimere valutazioni negative nei confronti degli altri ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-06-2017)
Non giudicate, per non essere giudicati
Il giudizio proibito è sentenza di esclusione dal regno di Dio operato dall'uomo. Nessuno può escludere un solo uomo dal Vangelo, giudicandolo non degno di esso. Ogni giudizio o discernimento sul bene e sul male, sulla verità e sulla falsità è obbligatorio. Gesù stesso lo richiede, lo esige, vuole s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-06-2016)
Non giudicate, per non essere giudicati
Il ministero di giudice il Padre lo ha conferito a Cristo Risorto, a Cristo che ha superato la prova dell'amore comandato, dell'obbedienza chiesta, della sofferenza fino al dono totale di sé sul patibolo della croce. Mentre Gesù era nel suo corpo mortale il Padre gli ha consegnato un'altra missione ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-06-2016)
Commento su Mt 7,1
«Non giudicate, per non essere giudicati» Mt 7,1 Come vivere questa Parola? Gesù nel Vangelo ci esorta a non giudicare, perché non sappiamo le intenzioni profonde di una persona che agisce, non conosciamo i motivi interiori che la spingono a comportarsi in un certo modo. Purtroppo qualche volta m ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-06-2015)

Il rischio di passare da un eccesso all'altro è sempre presente nella Chiesa. Veniamo da un passato in cui si giudicava con severità ogni atteggiamento, e il confine fra etica e pettegolezzo era molto labile. Una severità che, pur partendo da buone intenzioni, finiva col far diventare il cristianesi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-06-2015)
Commento su Mt 7, 3-5
«Non giudicate, per non essere giudicati [...]. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave? Ipocrita! Togli prima la ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-06-2015)
Mentre nel tuo occhio c'è la trave
Essere giudici, spietati critici, eterni mormoranti dei fratelli è facile. Diviene difficile essere severi con se stessi. Ma questo è il male dell'uomo. Si pensa sempre giusto, vede sempre peccatori gli altri. Ascoltiamo quanto è accaduto a Davide e capiremo. Il Signore mandò il profeta Natan a Dav ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-06-2014)

Papa Francesco raggiunge i cuori di molti credenti e sta rendendo uno splendido servizio al vangelo. Il suo parlare schietto, cordiale, diretto, raggiunge molti credenti e riavvicina quanti, nel passato, sono rimasti delusi da qualche atteggiamento della Chiesa. Uno degli aspetti positivi del suo ap ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-06-2014)
Togli prima la trave dal tuo occhio
La correzione fraterna è obbligo per ogni cristiano. Essa però dovrà essere sempre operata dalla più alta carità, misericordia, pietà, compassione, perdono. Per questo è necessario che colui che intende e vuole aiutare i suoi fratelli, sia lui per primo libero da ogni imperfezione, ogni peccato, ogn ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-06-2014)
Commento su Mt 7,3-4
"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: "lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave?" Mt 7,3-4 Come vivere questa Parola? Proprio ieri mi è entrato nell ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-06-2012)
Commento su Matteo 7,1-5
Siamo sempre molto abili nel giudicare chi ci sta accanto. Crediamo di sapere, di conoscere, di capire chi ci è vicino. E, troppo spesso, il giudizio che diamo è negativo, tranciante, eccessivo. Se una persona commette un errore, subito esce dalla nostra sfera di amicizia, o, al massimo, gli rivolgi ...
(continua)

  San Luigi Gonzaga

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Luigi Gonzaga
S0621 ;

Luigi, primogenito del marchese di Mantova, nacque il 9 marzo 1568. Era un ragazzo vivace, impaziente, senza complessi, amava il gioco e si divertiva. La madre, Marta Tana di Chieri, gli insegnò a orientare decisamente la sua vita a Dio. E con la sua tenacia vi riuscì. Ricevuta la prima volta l'Eucaristia da san Carlo Borromeo, coltivò una forte unione con Gesù.
La grazia fece di lui un santo di grande dominio di sé, interamente votato alla carità. Il suo segreto di eroismo è la preghiera; già a 12 anni aveva deciso di dedicare 5 ore al giorno alla meditazione. Si sentì attratto alla vita religiosa. Col coraggio delle sue convinzioni, vinse l'opposizione del padre, rinunciò alla primogenitura e a 16 anni entrò nella Compagnia di Gesù, avendo a maestro spirituale san Roberto Bellarmino.
Lui, che riusciva bene negli affari, si dà assai più allo studio, alla preghiera, alla carità: mira alle missioni e al martirio. Gliene venne l'occasione, ma diversa da quelle sognate: scoppiò la peste e Luigi si prodigò talmente che la contrasse e ne morì il 21 giugno 1591 a soli 23 anni.
Catechista coi ragazzi, premuroso con i poveri e i malati, fatto tutto a tutti: modello e protettore dei giovani che vogliono vivere la propria fede in Cristo.



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Antifona d'ingresso
Chi ha mani innocenti e cuore puro
salirà sul monte del Signore,
e starà nel suo santo luogo. (cf. Sal 24,4.3)


Colletta
O Dio, principio e fonte di ogni bene,
che in san Luigi Gonzaga
hai unito in modo mirabile l'austerità e la purezza,
fa' che per i suoi meriti e le sue preghiere,
se non lo abbiamo imitato nell'innocenza,
lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





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Prima lettura

1Gv 5,1-5
Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?

Parola di Dio




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Salmo responsoriale

Sal 15

Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.











Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.


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Vangelo

Mt 22,34-40
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «-Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: -Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Dio, fonte di gioia e di vita, è il vero tesoro cercato da tutti gli uomini. Con il desiderio di incontrarlo e di essere trasformati dal suo amore, lo invochiamo dicendo:
Fà che ti riconosciamo, Signore.

Nella voce dei pastori che ci guidano e ci parlano in tuo nome:
Nella sete di giustizia che sale da ogni angolo della terra:
Nel desiderio di pace e di bontà che vibra in ogni cuore:
Nell'ansia di ricerca che ci stimola ad andare sempre più in là:
Nel mistero del cuore umano che mai si accontenta:
Nell'ideale di purezza che attira tanti giovani cuori:
Nella gioia che nasce dalle piccole cose:
Nelle meraviglie del creato che parlano di te:
Nell'appello dei poveri, dei sofferenti, della gioventù inquieta:
Nella generosità di chi, giorno per giorno, decide di vivere per gli altri:

Padre, mettiamo il nostro cuore nelle tue mani, perchè tu lo colmi in pienezza e, trasformandolo, lo renda simile al cuore del tuo Unigenito, che ha tanto amato il mondo, e ora regna con te nella gloria per i secoli eterni. Amen.











Preghiera sulle offerte
Concedi, Signore,
che, sull'esempio di san Luigi Gonzaga,
partecipiamo al banchetto celeste,
rivestiti dell'abito nuziale,
per ricevere l'abbondanza dei tuoi doni.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Ha dato loro il pane del cielo;
l'uomo ha mangiato il pane degli angeli. (Sal 78,24-25)


Preghiera dopo la comunione
O Dio,
che ci hai nutriti con il pane degli angeli,
fa' che ti serviamo con carità e purezza,
e sull'esempio di san Luigi Gonzaga,
viviamo in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net