LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO286 ;
Di nuovo san Paolo insiste sul giusto ordine delle cose: non le nostre opere vengono prima, ma l'azione di Dio, la generosità di Dio. Tutto incomincia da una promessa di Dio. Nella storia di Abramo all'inizio c'è una promessa divina, prima che Abramo abbia fatto qualcosa. "Non in virtù della legge fu data ad Abramo la promessa", perché la legge non esisteva ancora, e san Paolo lo scrive chiaramente nella lettera ai Galati: la legge fu data più di quattrocento anni dopo. La prima cosa non è dunque l'osservanza della legge, ma accogliere la promessa con piena fede: così lasciamo libertà a Dio e mettiamo la nostra vita a sua disposizione nel modo migliore. E una condizione facile aprirsi a Dio, aver fede in lui e non in noi stessi, ed è indispensabile.
Gesù lo dice nel Vangelo: bisogna confessare la fede, anche davanti agli uomini, per essere ricevuti da Dio in cielo: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli Angeli di Dio". Tutta la nostra vita deve essere non uno sforzo per farsi dei meriti, ma una testimonianza di fede in Gesù e in Dio per Gesù Cristo.
Però il Vangelo ci avverte di non giudicare troppo in fretta quelli che non mostrano la loro fede, quando ci dice: "Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato". Sono i due aspetti della fede. C'è una manifestazione esteriore, ma la fede è fondata su una manifestazione interna dello Spirito Santo. Qualche volta può succedere che una persona trovi delle difficoltà a professare la fede, ad accettare le manifestazioni esteriori della fede nel Figlio dell'uomo, vale a dire la fede cristiana. Ebbene, non si può dire che è imperdonabile; imperdonabile è resistere allo Spirito Santo, cioè non accettare dentro di noi la testimonianza di Dio, che ci spinge verso il suo Figlio. La docilità a Dio prepara e sviluppa in noi la fede: quando c e questo intimo rapporto con lo Spirito Santo si viene alla fede ("Chi è docile a Dio viene alla Luce" dice il Vangelo giovanneo> e allora nella vita, ormai fondata sulla fede, si sviluppa pienamente il frutto dello Spirito, e la fede può giungere alla eroica testimonianza che ammiriamo nei martiri, testimonianza che non è opera umana, ma proprio frutto dello Spirito, dono di Dio in chi si apre docilmente a lui.
Domandiamo al Signore una stima sempre più profonda della fede e una crescente docilità al suo Spirito, che sviluppa in noi lo spirito di fede.



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Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3.4)



Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

Rm 4,13.16-18
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 104

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell'alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.












Canto al Vangelo (Gv 15,26)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.



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Vangelo

Lc 12,8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Nel Cristo ogni promessa si è compiuta. Nel suo nome, chiediamo al Padre lo spirito di sapienza, per conoscere sempre più il mistero della nostra salvezza:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, erede della fede e della promessa di Abramo, cammini sempre nella fedeltà e nell'abbandono fiducioso allo Spirito Santo che la anima e guida. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini arrivino alla conoscenza della verità e credano nell'unico Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e, pur nella diversità di espressioni e di culture, formino una sola famiglia. Preghiamo:
Perché tutti coloro che pensano alla fede come alienazione, comprendano che Dio non mortifica la vita ma la esalta, poiché l'uomo vivente è la sua gloria. Preghiamo:
Perché i molti cristiani che per paura o incertezza non professano apertamente la fede, ricevano forza e coraggio dallo Spirito Santo, per testimoniare con la vita che Gesù è il loro Signore. Preghiamo:
Perché la gioiosa partecipazione all'eucaristia, la disponibilità al servizio, la condivisione dei beni, l'amore fraterno siano la migliore professione di fede della nostra comunità. Preghiamo:
Per chi oggi sarà chiamato da questa vita.
Per chi, con estrema facilità, offende e bestemmia Dio.

O Dio Padre, che hai inviato a noi lo Spirito vivificatore e santificatore, fa' che per mezzo suo arriviamo alla piena conoscenza della verità: Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.







Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,
e fa' che questo santo sacrificio,
espressione perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)

Oppure:
Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)


Preghiera dopo la comunione
Padre santo e misericordioso,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua stessa vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-10-2019)
Commento su Lc 12,8-12
Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 10Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-10-2018)
Commento su Lc 12, 10
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato» Lc 12, 10 Come vivere questa Parola? Riconoscere o rinnegare? Parlare contro o bestemmiare? Questa pagina di Vangelo scruta le potenzialità del linguaggio: con le parole n ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-10-2018)
Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini
Il martirio per la retta fede non è nato con Cristo Gesù, ma con lo stesso Abele, alle origini della creazione dell'uomo. Fu ucciso per invidia dal fratello Caino. Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-10-2017)
Commento su Lc 12, 10-13
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2016)
Commento su Ef 1, 18-19
«Illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi».Ef 1, 18-19 Come vivere questa Parola? Oggi possiamo vedere in santa Teresa a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-10-2016)
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento
Attesta il Salmo che la Parola del Signore è provata con il fuoco: "La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia (Sal 18 (17) 31). Anche ogni Parola di Gesù è provata con il fuoco. Essa è prima messa nel fuoco, solo se resiste al fuoc ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-10-2015)

Forse Gesù intravvede nella reazione offesa dei farisei e dei dottori della Legge una potenziale minaccia nei suoi confronti? E già intuisce che lo scontro, per ora solo dottrinale, teologico, potrebbe trasformarsi in uno scontro fisico? Probabile. Per lui e per i suoi discepoli. Il giudaismo sta us ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-10-2015)
Commento su Rm. 4,18
"Abramo ebbe fede sperando contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto." Rm. 4,18 Come vivere questa Parola? La fede, quella autentica, è la grande scommessa della vita. Abramo, che San Paolo ha chiamato "nostro Padre nella fede", si è letteralmente giocat ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-10-2015)
Lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio
Ai predicatori del cristianesimo si richiede una sola cosa: dire la verità di Cristo così come essa è. Essi potrebbero salvare il mondo solo ripetendo il Vangelo e lasciando allo Spirito del Signore di operare nei cuori, una volta che la vera parola è stata seminata in essi. Molti maestri, dottori, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-10-2013)
Commento su Lc 12,8-12
Possiamo tapparci le orecchie e chiudere gli occhi davanti all'evidenza, possiamo drammaticamente e ostinatamente chiudere il nostro cuore all'accoglienza della Parola, possiamo girare lo sguardo dall'altra parte e rifiutare la presenza di Dio. Dio opera ed agisce con discrezione nella nostra vita, ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 19-10-2013)
Non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire
Dire la cosa giusta Quante volte mi è capitato di essere chiamato da un giudice per uno dei miei ragazzi, magari anche in contraddittorio con i servizi sociali. Avere nella testa mille idee, ma non sapere cosa dire per non procurare danno. Eppure sono sempre andato in tribunale forte delle parole ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-10-2013)
Commento su Romani 4, 18
Abramo credette, saldo nella speranza, contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli. Rom 4, 18 Come vivere questa Parola? Manca poco più di un mese alla conclusione dell'Anno della Fede .Merita fare qualche riflessione sulla nostra Fede. In ogni vocabolario, il termine fede è defini ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-10-2013)
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire
Illuminiamo il Vangelo di questo giorno mostrando concretamente i frutti di una illuminazione immediata dello Spirito Santo. Gesù è sempre illuminato dallo Spirito Santo. È per la sua grazia attuale che riesce sempre a respingere le insidie dei Giudei. Ricorreva allora a Gerusalemme la festa dell ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-10-2012)
Commento su Luca 12,8-12
Quante volte non sappiamo come difendere la nostra fede! Quante volte ci troviamo a discutere con persone che hanno fatto un'orribile esperienza di Chiesa o con chi, infantile e prevenuto, spara a zero contro i cristiani! Magari ci è capitato durante una cena o in università, o in ufficio: travolti ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 20-10-2012)
Chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio
Vi è mai successo di scorgere qualcuno che cambia marciapiede per non incontrarvi? E' una cosa che fa molto male perché significa che si è interrotto il dialogo, che quella persona non vuole avere più nulla a che fare con te. Lo stesso accade spesso nelle famiglie, genitori che non si parlano più, f ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 20-10-2012)
Chi mi riconoscerà... anche io lo riconoscerò
C'è sempre nella vita del discepolo di Cristo un aspetto scomodo che lo impegna fino in fondo dinanzi agli altri uomini e anche davanti alla propria coscienza. Di questo aspetto faticoso sentiamo alcuni accenni nel vangelo odierno. "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'u ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-10-2012)
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire
L'uomo di Dio è invitato a riconoscere il suo Signore attraverso l'esame della storia. Dall'attenta osservazione di fatti ed avvenimenti nasce nel cuore dell'uomo la vera scienza del suo Dio e Signore. La storia è vera via per la fede nel Dio Salvatore, Redentore, Signore, Liberatore. La storia è af ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-10-2012)
Commento su Luca 12,10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato, ma a chi bestemmia lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Lc 12,10 Come vivere questa Parola? Lungo questa settimana le letture sottolineano in diversi modi, l'importanza del dono della sapienza, la saggezza che apre al dialogo con ...
(continua)

  Santa Teresa d'Avila

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Teresa d'Avila
S1015 ;

Santa Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa perché nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale e spiegarli agli altri, parlando veramente dall'abbondanza del cuore. E un piacere leggere i suoi scritti, per la spontaneità dello stile che li fa assomigliare non a dei trattati di teologia, ma ad una viva conversazione con una donna colma di Dio e che appunto racconta come ha incontrato Dio su tutte le sue strade, come ha lavorato con Dio per fondare ovunque carmeli che fossero centri di intensa vita spirituale.
Il passo della lettera ai Romani evoca la fecondità interiore della santa e capiamo che tutta la sua dottrina veniva proprio da un cuore formato dallo Spirito Santo. Ella stessa parla della forza delle sue aspirazioni spirituali, della loro profondità; si tratta veramente di gemiti, come dice san Paolo: "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, intercede per noi con gemiti inesprimibili". "Salvàti nella speranza", noi gemiamo verso Dio.
Questa vita "spirituale" nel senso più forte del termine, unisce santa Teresa alle tre Persone divine, e lo si comprende meglio leggendo i versetti successivi a quelli riportati, che già parlano dello Spirito di Dio che prega in noi con gemiti inesprimibili. La nostra preghiera è in noi stessi l'attività di Dio, del suo Spirito, se è preghiera autentica, se è preghiera cristiana. Non sono parole di sapienza umana, non sono un'invenzione umana: è l'attività dello Spirito in noi, che cerca di penetrare il nostro essere, di trasformarlo per slanciarci in Dio, per approfondire in noi il desiderio di Dio, per dare uno slancio fortissimo verso il Padre. Questo grido dello Spirito in noi è espresso nel salmo di ingresso: "L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente", anela a Dio, perché già abbiamo gustato la vita di Dio, perché siamo abitati da Dio. "E Dio che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito": c'è una corrispondenza tra ciò che Dio vuole per noi e ciò che in noi lo Spirito realizza secondo la volontà di Dio.
Ora tutto questo continua la lettera di Paolo - è affinché diventiamo simili al Figlio, perché "quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo".
Lo Spirito ci è dato per mezzo del Figlio. È per la parola del Figlio che possiamo ricevere in noi lo Spirito; è per il sacrificio del Figlio che otteniamo in noi la vita di Dio, che è vita dello Spirito: l'acqua viva, simbolo dello Spirito Santo, è ormai unita al sangue uscito dal fianco di Cristo; è dunque attraverso Cristo che riceviamo lo Spirito che ci slancia verso il Padre, trasformandoci a immagine del Figlio.
E il nostro cuore diventa un cuore buono perché in esso vive la Trinità. Dice un passo del Vangelo che l'uomo buono estrae cose buone dal suo cuore. Noi non possiamo pretendere che il nostro cuore sia buono: è lo Spirito che venendo vi porta la vita di Dio e lo trasforma, in modo che possiamo estrarre dal suo tesoro cose buone per coloro che avviciniamo. E ciò che ha fatto Teresa d'Avila. Ha spalancato il suo cuore a tutta la forza della vita divina che veniva a lei da Cristo e dallo Spirito e che la lanciava verso Dio e da questo cuore colmo di Dio ha estratto tesori di vita spirituale per tutti quelli che le erano affidati e per le generazioni successive.
Domandiamo al Signore la stessa fiducia di santa Teresa e di aprire il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo che ci viene da Gesù e ci conduce al Padre.






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Antifona d'ingresso
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio:
l'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente. (Sal 42,2-3)



Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Spirito
hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù
per indicare una via nuova
nella ricerca della perfezione,
concedi a noi, tuoi fedeli,
di nutrirci spiritualmente della sua dottrina
e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...






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Prima lettura

Rm 8,22-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 18

I giudizi del Signore sono tutti giusti.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

















Canto al Vangelo (Gv 15,9.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.


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Vangelo

Gv 15,1-8
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Teresa d'Avila ha sperimentato le profondità di Dio contemplando Gesù Cristo, l'Amore crocifisso, additandoci il cammino di perfezione. Con ardore e con serena pazienza, invochiamo il Padre:
Ascolta la preghiera della tua Chiesa, Signore.

Fà che il tuo popolo, Signore, non si turbi quando l'annuncio del vangelo è impedito o trova gli uomini indifferenti. Noi ti preghiamo:
O Signore, fà che i cristiani non si sgomentino quando il loro impegno pare non dar frutto, e la storia sembra non cambiare mai. Noi ti preghiamo:
O Signore, nelle prove della vita ricorda al nostro cuore che tutto passa, ma tu non muti nel tuo amore fedele per l'uomo. Noi ti preghiamo:
Quando vorremmo vedere il compimento dei nostri buoni progetti, donaci, o Signore, una pazienza nutrita di fede, una calma fiducia in te. Noi ti preghiamo:
O Signore, fà che, pur vivendo intensamente la nostra giornata, rimaniamo in dialogo con te alle profondità del nostro cuore. Noi ti preghiamo:
Per tutti i contemplativi della terra.
Chiediamo al Signore di insegnarci a pregare.

O Dio, tu solo basti: nella tua misteriosa benevolenza, hai voluto creare il cuore umano capace del divino. Desiderosi di ricevere la vita che viene da te, come Teresa d'Avila anche noi ci mettiamo alla scuola di Gesù, nostro maestro e salvatore. Egli vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.










Preghiera sulle offerte
Sia gradita, Signore, alla tua maestà
l'offerta del popolo cristiano,
come ti piacque la consacrazione verginale
di santa Teresa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Canterò in eterno le grazie del Signore;
di generazione in generazione
annunzierò la tua fedeltà. (Sal 89,2)


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che sull'esempio di santa Teresa
questa famiglia a te consacrata
canti in eterno il tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net