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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO344 ;
C'è un fortissimo contrasto fra la descrizione che Gesù fa degli avvenimenti ultimi, di sconvolgimento del cielo e della terra, e la sua esortazione finale: "Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". Invece di spaventarsi, i credenti devono essere nella gioia, nell'attesa della vicina liberazione.
Questo passo del Vangelo mi fa pensare a un fatto personale.
Durante la guerra lavoravo in una polveriera per i nazisti, e il nostro campo vi era vicinissimo.
Una notte fummo svegliati dal rombo degli aerei e da enormi luci nel cielo e fuggimmo a piedi verso la campagna.
Mentre correvo sentivo i miei compagni che gridavano spaventati; io invece provavo una grande esultanza: quegli aerei erano contro i nostri nemici e preparavano la liberazione.
E pensavo proprio a questo Vangelo: "Quando cominceranno ad accadere queste cose, levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina", e l'ho capito meglio.
Così ogni tribolazione è foriera di vittoria, se in essa siamo docili alla potenza dello Spirito che tutto rinnova; così la sofferenza della morte è liberazione verso Cristo, nella vita per sempre. Pensiamo alle parole di san Paolo: "Desidero essere sciolto dal corpo, per essere con Cristo...".
Facciamo nostra questa visione cristiana, che legge gli avvenimenti alla luce della fede e della speranza.
Esternamente non cambierà nulla, ma noi saremo sempre nella pace, quella portataci da Gesù risorto.
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Antifona d'ingresso
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 85,9)
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Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli
perché, collaborando con impegno alla tua opera
di salvezza,
ottengano in misura sempre più abbondante
i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Dn 6,12-28
Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni.
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Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni, alcuni uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene - replicarono al re -, Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».
Il re, all'udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo. Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto emanato dal re non può essere mutato».
Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!». Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò.
La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e allo spuntare del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?». Daniele rispose: «O re, vivi in eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male».
Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa.
Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace. Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele,
perché egli è il Dio vivente,
che rimane in eterno;
il suo regno non sarà mai distrutto
e il suo potere non avrà mai fine.
Egli salva e libera,
fa prodigi e miracoli in cielo e in terra:
egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Dn 3
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A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, rugiada e brina, il Signore.
Benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore.
Benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore.
Benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
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Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
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Lc 21,20-28
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
La creazione geme nelle doglie del parto, nell'attesa che Dio crei cieli nuovi e terre nuove e la liberi da ogni schiavitù e caducità. Preghiamo dunque Dio, che ha il potere di fare nuova ogni cosa, e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Da ogni divisione religiosa, ideologica e politica che alimenta l'antagonismo, i pregiudizi e la violenza fra i popoli. Preghiamo:
Da ogni paura che la Chiesa ha di essere rinnovata e purificata per vivere in semplicità il vangelo. Preghiamo:
Dalla durezza del cuore che si chiude alle necessità dei nostri fratelli e ai segni di Dio nella nostra vita. Preghiamo:
Dalla tristezza che impedisce di guardare con meraviglia e gratuità le opere del creato e, attraverso di esse, adorare Dio creatore. Preghiamo:
Da tutto ciò che ferisce la nostra comunità, impedendole di vivere serenamente l'amicizia con Dio e bloccando il dialogo e la fiducia fra le persone. Preghiamo:
Dall'egoismo che impedisce il nascere di nuove vite.
Dall'accidia che non considera il dolore altrui.
O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il tuo piano salvifico e collaboravi docilmente e generosamente, perché l'umanità vada incontro al tuo Cristo benedetto, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questi santi doni
che ci hai comandato di offrire in tuo onore,
perché, obbedienti alla tua parola,
diventiamo anche noi un'offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi. (Sal 117,1.2)
Oppure:
-Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo", dice il Signore. (Mt 28,20)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai dato la gioia di unirci alla tua stessa vita,
non permettere che ci separiamo mai da te,
fonte di ogni bene.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 28-11-2019)
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Alla fine, vince la pace
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2019)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
Come il Signore ha creato il cielo e la terra con la sua Parola onnipotente, così il Signore lascerà che essi si dissolvano per dare mano alla creazione dei cieli nuovi e della terra nuova. Nel linguaggio apocalittico, queste immagini significano che realmente, veramente il Signore è il Signore. Tut ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-11-2018)
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Commento su Lc 21,20-28
«20Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città;22quelli infatti saranno ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2018)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
Spesso la profezia è come un fiore dai molti petali. Il fiore è uno. I petali sono molti. Ogni petalo porta scritta una particolare profezia. Il discorso escatologico di Gesù è uno. Le profezie sono molte. Una di questa riguarda la distruzione di Gerusalemme. Nella storia, quando Gerusalemme è stata ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2018)
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Finché i tempi dei pagani non siano compiuti
I profeti rivelano che Dio è il Signore dei popoli e delle nazioni. Nessun regno sulla terra e nessun re devono sentirsi padroni, signori, governatori del mondo o della storia. Tutti devono sapere che in ogni istante e momento il Signore può intervenire nella sua creazione e capovolgerla, scompiglia ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 24-11-2016)
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Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube
Tutta la storia dell'umanità è travolta dal suo peccato che la distrugge, l'annienta, la crocifigge. Sopra la storia vi è il Signore, il Creatore dell'uomo, il suo Dio. Dio, l'unico e solo vero Dio, il Dio vivo, ha posto tutto nelle mani del Figlio dell'uomo, a Lui ha consegnato ogni suo potere. Lui ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-11-2016)
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Commento su Ap 19,9
«Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!»
Ap 19,9
Come vivere questa Parola?
Non ci sono esclusi a questo banchetto di nozze! Lo sappiamo bene: nel vangelo un paio di volte abbiamo una parabola di Gesù che parla di un banchetto di nozze. Chi è escluso, lo è perché ha scelto di esse ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 26-11-2015)
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Gesù, anima sensibile, sa bene che la situazione sta precipitando. Quella di Israele, galvanizzata dalla rinascita del tempio, che si illude di poter recuperare un'autonomia ormai persa da mezzo millennio. Quella sua personale, perché sa bene che l'ostilità nei suoi confronti sta crescendo e diventa ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 26-11-2015)
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Affinché tutto ciò che è stato scritto si compia
Possiamo comprendere quanto Gesù dice sul futuro di Gerusalemme e del suo popolo solo ricordandoci tutte le parole del Signore che accompagnano l'alleanza bilaterale con il suo popolo. Non quella fatta con Abramo, bensì quella stipulata al Sinai.
Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2015)
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Commento su Lc 21, 28
"Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina."
Lc 21, 28
Come vivere questa Parola?
Eventi naturali catastrofici, eventi terribili causati dalla disumanità sembrano essere i segni della parusia. Ma non sono l'esito finale. So ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 27-11-2014)
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Grande Luca, straordinario Gesù! In queste cupe pagine che chiudono l'anno liturgico troviamo una chiave di interpretazione nuova e straordinaria per la nostra vita. Gesù elenca tutta una serie di catastrofi e di tragedie. Alcuni esegeti vi vedono anche l'allusione alla distruzione del tempio ma, qu ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-11-2014)
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Finché i tempi dei pagani non siano compiuti
Se esaminiamo la storia dell'umanità con occhio libero, sapiente, intelligente, con cuore scevro da ottusità e menzogne, falsità e dicerie varie, dobbiamo confessare che sopra ogni regno vigila il Signore. Per ognuno di essi viene il giorno del giudizio divino. Giunge il tempo in cui il Signore dice ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-11-2014)
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Commento su Lc 21, 28
"Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina".
Lc 21, 28
Come vivere questa Parola?
I segni della fine di questo universo saranno drammatici. Ma apparterranno a un linguaggio - diciamo - cosmico.
E il cosmo non è paragonabile in nessun modo al pallone con cui giocano i ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 28-11-2013)
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Commento su Lc 21,20-28
Ci avviciniamo agli ultimi giorni dell'anno liturgico e nelle letture che ci vengono proposte prevalgono le pagine apocalittiche del vangelo di Luca. Il linguaggio apocalittico, che conosciamo perché ampiamente usato dall'evangelista Giovanni, era molto in voga al tempo di Gesù: attraverso una serie ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 28-11-2013)
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Vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo
Una volta si diceva che arrivati a toccare il fondo non si può scendere più in basso e che da quel momento in poi sarebbe stata solo una crescita.
A me pare che in questo momento, quando si arriva così tanto in basso da vedere calpestati principi e valori, dove delle bambine trovano naturale vender ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-11-2013)
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Commento su Daniele 6, 21
Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?
Dn 6, 21
Come vivere questa Parola?
Daniele attraversa il tempo e continua a raccogliere in sé saggezza, giovinezza, intelligenza, fede ineccepibile. La fantasiosa ed edificante narrazione c ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2013)
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Allora sappiate che la sua devastazione è vicina
Il profeta è vero quando non solo annuncia cose buone e favorevoli per noi, ma anche cose non buone, non favorevoli, anzi pessime per noi. Un profeta che predica solo speranza, misericordia, compassione, carità, amore di certo è falso. È proprio della tradizione dei veri profeti annunziare il giudiz ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 29-11-2012)
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Commento su Luca 21,20-28
Le cupe pagine che stiamo leggendo in questa ultima settimana del tempo ordinario, pagine che usano un linguaggio "apocalittico" con immagini forti e tinte scure, risentono, molto probabilmente, della realtà che stanno vivendo le prime comunità cristiane quando Luca scrive la versione finale del suo ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 29-11-2012)
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Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
Vi è mai capitato di mettervi a sedere, rannicchiarvi come nel ventre della mamma in cerca di protezione, mettere la testa fra le gambe e le mani sui capelli, aver voglia di piangere ma essere talmente stanchi e spossati da non farcela nemmeno a sfogarsi. Chi viene in vostro aiuto quando siete in qu ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-11-2012)
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Commento su Apocalisse 18, 21; 19,9
«Sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della macina non si udrà più in te; la luce della lampada non b ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2012)
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Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube
Gesù non è un profeta come tutti i profeti del mondo. Questi dicono cose che nessun uomo al mondo potrà interpretare secondo verità prima che esse accadono. Per costoro non è la profezia la luce che illumina la storia, è invece la storia che illumina la loro profezia indistinta e indeterminata, oscu ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2012)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
La Scrittura Antica sempre annunzia momenti di sconvolgimento, devastazione, rovina, generale desolazione. Il Signore è il Giudice di tutta la terra. È Signore e Giudice del suo e di ogni altro popolo. Lui viene per affermare il suo diritto sopra ogni uomo.
Ecco sui monti i passi d'un messaggero ...
(continua)
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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Andrea Dung-Lac e compagni S1124 ;
Nella regione del Tonchino, Annam e Cocincina - ora Vietnam - ad opera di intrepidi missionari, risuonò per la prima volta nel sec. XVI la parola del Vangelo. Il martirio fecondò la semina apostolica in questo lembo dell'Oriente. Dal 1625 al 1886, salvo rari periodi di quiete, infuriò una violenta persecuzione con la quale gli imperatori e i mandarini misero in atto ogni genere di astuzie e di perfidie per stroncare la tenera piantagione della Chiesa. Il totale delle vittime, nel corso di tre secoli, ammonta a circa 130.000. La crudeltà dei carnefici, non piegò l'invitta costanza dei confessori della fede: decapitati, crocifissi, strangolati, segati, squartati, sottoposti a inenarrabili torture nel carcere e nelle miniere fecero rifulgere la gloria del Signore, «che rivela nei deboli la sua potenza e dona agli inermi la forza del martirio» (M.R., prefazio dei martiri). Giovanni Paolo II, la domenica 19 giugno 1988, accomunò nell'aureola dei santi una schiera di 117 martiri di varia nazionalità, condizione sociale ed ecclesiale: sacerdoti, seminaristi, catechisti, semplici laici fra cui una mamma e diversi padri di famiglia, soldati, contadini, artigiani, pescatori. Un nome viene segnalato: Andrea Dung-Lac, presbitero, martirizzato nel 1839 e beatificato nel 1900, anno giubilare della redenzione, da Leone XIII. Il 24 novembre è il giorno del martirio di alcuni di questi santi.
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Antifona d'ingresso
Non ci sia per noi altra gloria
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
La parola della croce
per noi che siamo stati salvati
è potenza di Dio. (Gal 6,14; 1 Cor 1,1)
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Colletta
O Dio, origine e fonte di ogni paternità,
che hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio
fino all'effusione del sangue,
i santi Andrea Dung-Lac e compagni martiri,
per la loro comune intercessione
fa' che diventiamo missionari e testimoni
del tuo amore fra gli uomini,
per chiamarci ad essere tuoi figli.
Per il nostro Signore ...
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Prima lettura
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Sap 3,1-9
Li ha graditi come l'offerta di un olocausto.
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Dal libro della Sapienza
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d'immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come l'offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 125
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Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
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Canto al Vangelo (1Pt 4,14)
Alleluia, alleluia.
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Alleluia.
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Mt 10,17-22
Sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
Parola del Signore
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Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i doni che ti presentiamo
nel ricordo della passione dei santi martiri vietnamiti;
dona anche a noi fra le avversità del mondo
la grazia di una fortezza intrepida
e trasformaci in offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perchè di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,10)
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Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,``che nella celebrazione dei santi martiri Andrea e compagni
ci hai nutriti dell'unico pane eucaristico,
concedi di perseverare unanimi nella tua carità
per ottenere il premio eterno
riservato a quanti soffrono per la fede.
Per Cristo nostro Signore.
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