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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Viola
EA016 ;
Due immagini vengono rapidamente evocate in questi pochi versetti del Vangelo di Matteo: quella del pastore col suo gregge e quella dell'agricoltore nel suo campo.
Anzi le immagini sono, per così dire, dolorosamente incompiute: sembra che il gregge non abbia guida e che il padrone non si prenda abbastanza cura della sua messe.
In realtà l'intento è quello di rivelarci da un lato la coscienza missionaria di Gesù, e di anticiparci dall'altro il significato e lo scopo della chiamata dei discepoli (cf. Mt 10).
In Gesù persona e missione coincidono: la compassione che egli prova davanti alle folle che gli appaiono -stanche e sfinite come pecore senza pastore" è l'esperienza terrena che il Cristo fa quando si presenta al suo popolo: ma questa esperienza manifesta come il suo -io filiale", già da tutta l'eternità, sia costituito davanti al Padre in una -responsabilità salvifica" nei riguardi dell'intera creazione. Gesù non solo prova compassione, ma è la compassione di Dio che si è fatta presente nella storia.
La -domanda al padrone della messe" di inviare operai nel suo campo è la preghiera terrena che i discepoli devono fare, ma essa è già esaudita nel dono della venuta di Cristo.
Solo perché il Padre ha inviato il suo stesso Figlio, i discepoli possono offrire se stessi, ed essi devono pregare per essere disponibili a un invito che in Cristo stesso li raggiunge e li afferra.
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Antifona d'ingresso
Vieni, e fà risplendere il tuo volto su di noi,
o Signore, che siedi nei cieli,
e saremo salvi.
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Colletta
O Dio, che hai mandato in questo mondo il tuo unico Figlio a liberare l'uomo della schiavitù del peccato, concedi a noi, che attendiamo con fede il dono del tuo amore, di raggiungere il premio della vera libertà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te...
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Prima lettura
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Is 30,19-21.23-26
A un tuo grido di supplica il Signore ti farà grazia.
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Dal libro del profeta Isaìa
Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme,
tu non dovrai più piangere.
A un tuo grido di supplica [il Signore] ti farà grazia;
appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione
e l'acqua della tribolazione,
non si terrà più nascosto il tuo maestro;
i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te:
«Questa è la strada, percorretela»,
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà la pioggia per il seme
che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso;
in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra
mangeranno biada saporita,
ventilata con la pala e con il vaglio.
Su ogni monte e su ogni colle elevato
scorreranno canali e torrenti d'acqua
nel giorno della grande strage,
quando cadranno le torri.
La luce della luna sarà come la luce del sole
e la luce del sole sarà sette volte di più,
come la luce di sette giorni,
quando il Signore curerà la piaga del suo popolo
e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 146
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Beati coloro che aspettano il Signore.
È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.
Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.
Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.
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Canto al Vangelo (Is 33,22)
Alleluia, alleluia.
Il Signore è nostro giudice,
nostro legislatore, nostro re:
egli ci salverà.
Alleluia.
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Mt 9,35-10,1.6-8
Vedendo le folle, ne sentì compassione.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Il Signore viene per mantenere le sue promesse: egli porta consolazione e pace a chi lo accoglie con fede. Per questo diciamo insieme:
Consola il tuo popolo, Signore.
Signore, la tua Chiesa gusta ogni giorno il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione: donale forza, perchè ti sia fedele nel cammino della passione. Preghiamo:
Signore, il tuo popolo ha fame della Parola che salva: non fargli mancare maestri e testimoni del tuo vangelo. Preghiamo:
Signore, il male dilaga nel mondo e i piccoli e i poveri ne sono le prime vittime: scuoti le nostre coscienze, perchè ci impegniamo in prima persona. Preghiamo:
Signore, di fronte alle disgrazie e alle prove della vita spesso restiamo smarriti e sconvolti: donaci di credere che, per la tua grazia, niente è perduto nella vita dell'uomo. Preghiamo:
Signore, nel nostro mondo nessuno fa nulla per nulla: aiuta la nostra comunità parrocchiale a dar prova di gratuità e di vero amore. Preghiamo:
Per i malati incurabili.
Per gli animatori della pastorale parrocchiale.
Accogli, o Padre, la nostra preghiera e fa' che sappiamo impegnarci lealmente ogni giorno nell'annuncio del vangelo, perchè sia sperimentata attorno a noi la presenza del Signore che salva. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Sempre si rinnovi, Signore,
l'offerta di questo sacrificio,
che attua il santo mistero da te istituito,
e con la sua divina potenza
renda efficace in noi l'opera della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Benedici, Signore, i doni che ti offriamo
e rinnova profondamente il nostro spirito
perché, liberi dai fermenti del male,
viviamo una vita nuova nella luce del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
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PREFAZIO DELL'AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento
nell'umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell'eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell'attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode: Santo...
Oppure:
PREFAZIO DELL'AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia
È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l'ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell'amore la beata speranza del suo regno.
Nell'attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l'inno della tua gloria: Santo...
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Antifona di comunione
Ecco, io verrò presto,
dice il Signore,
e porterò con me la ricompensa,
per rendere a ciascuno
secondo le sue opere. (Ap 22,12)
Oppure:
-Il regno dei cieli è vicino.
Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date". (Mt 10,7.8)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
la forza di questo sacramento
ci liberi dal peccato
e ci prepari alle feste del Natale.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutriti con il pane della vita,
fa' che ti onoriamo con fedele servizio
e ci prodighiamo per il bene dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 07-12-2019)
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Gratuitamente date!
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(continua)
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don Alessandro Farano (Omelia del 07-12-2019)
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Video commento al Vangelo - Sabato - I Settimana di Avvento - Anno A
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-12-2019)
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Come pecore che non hanno pastore
Il Pastore sopra ogni altro pastore, nell'Antico Testamento, è il sacerdote che insegna ad ogni figlio d'Israele la volontà di Dio contenuta nella sua Parola. Il Pastore deve essere legato alla volontà di Dio contenuta nella Parola come l'albero alla terra. Se lui si separa dalla volontà di Dio cont ...
(continua)
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Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 09-12-2017)
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E' bello cantare al Signore nostro Dio
L'odierna pagina di Matteo sottolinea che gli apostoli sono il prolungamento di Gesù: i loro poteri sono gli stessi del Maestro che glieli trasmette. Ma perché proprio ?dodici? e non sette o otto o dieci? Perché all'interno di Israele tale numero non può avere altro riferimento che alle Dodici tribù ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 09-12-2017)
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La messe è abbondante
La messe è abbondante. È verità che conosciamo già dalla prima promessa fatta da Dio al serpente e poi successivamente confermata con giuramento ad Abramo. La messe abbondante è tutta la discendenza della donna, l'umanità. Sono tutti i popoli della terra, le sue nazioni e le sue tribù. Nessun uomo è ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 09-12-2017)
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Commento su Mt 9,36
«Vedendo le folle ne sentì compassione».
Mt 9,36
Come vivere questa Parola?
Il vangelo evoca due immagini significative per la cultura pastorale-agricola del tempo di Gesù: appunto il pastore che deve prendersi cura del suo gregge e l'agricoltore che deve occuparsi del suo campo. Gesù, di fronte ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-12-2016)
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Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati
La Nuova Alleanza è Nuova anche in relazione al perdono. Nell'Antico Patto era obbligo del peccatore chiedere perdono. Sempre il Signore concedeva la sua misericordia a quanti pentiti, ricorrevano a Lui e si sottomettevano alla ritualità prescritta per avere la remissione delle loro colpe. Nel Nuovo ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 03-12-2016)
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Commento su Mt 9, 36
«Vedendo le folle ne sentì compassione»
Mt 9, 36
Come vivere questa Parola?
Oggi ricordiamo s. Francesco Saverio, apostolo delle Indie (ove si recò nel 1542) e poi del Giappone, poi voleva spingersi fino in Cina, ma nel 1552, prima di arrivarvi, morì nell'isola di Sanchian. Coraggioso, dinamico e ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-12-2015)
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Quanto mi mette in crisi questo Vangelo! Quanto lo vorrei cancellare dalla mia vita interiore! Gesù vede le folle sperdute e sfinite, come pecore senza pastore e ne prova compassione. Davanti a questa pagina abbiamo un sussulto interiore di emozione e di gioia. Ecco: Dio vede, ora interviene. Macché ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-12-2015)
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Commento su Mt 9, 35-38; 10, 8
«Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è abb ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 06-12-2014)
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Siamo come pecore senza pastore, sfiniti ed inquieti. Eppure sappiamo che il Signore ci sta accanto, ci ama, cammina con noi. Sappiamo che è diventato uomo perché potessimo incontrare Dio con facilità, usando le nostre parole, i nostri sguardi, le nostre emozioni. Gesù sente compassione, non ha paur ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-12-2014)
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La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Dio ha costituito il Figlio suo unigenito, fattosi carne nel seno della Vergine Maria, Salvatore e Redentore dell'uomo, di ogni uomo. Assumendo la natura umana, il Verbo eterno ha anche assunto il limite. È qui e non può essere altrove. Vive in questo tempo e non può vivere in un altro, sempre nel s ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-12-2014)
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Commento su Mt 9, 36
«Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore!» Mt 9, 36
Come vivere questa Parola?
Dio, pieno di compassione, si china sulle miserie umane per soccorrerle e prospettare un futuro migliore e una ripresa gioiosa. Le persone sono come pecor ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 07-12-2013)
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Commento su Mt 9,35 - 10,1.6-8
Ancora la compassione di Dio che vede la sofferenza delle folle smarrite come pecore senza pastore. Come siamo noi oggi, attorniati da guru e da opinionisti, pronti a venderci l'anima dietro al primo imbonitore passabile, che ci offra una speranza, che accenda una fiamma, che ci indichi una direzion ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 07-12-2013)
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La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
Vergognatevi
Le persone si scoraggiano davanti ai grandi mali della nostra società, pensiamo di non poter far nulla per cambiare determinate situazioni ed arriviamo spesso a ritenere che non si possa intervenire per sanare una certa situazione. In quanti vedono ogni giorno qualcosa che non va, ma ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-12-2013)
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Commento su Isaia 30,19
Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. Al tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà ti darà risposta
Is 30,19
Come vivere questa Parola?
Nella serie di annunci di sventure e di promesse di salvezza, Isaia in questo capitolo evidenza un altro aspetto della b ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-12-2013)
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Diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli
La prima volta che nella Scrittura si parla di uno spirito cattivo, impuro che si impossessa del cuore e della mente di un uomo, è con Saul. Egli è il primo uomo che viene presentato dalla Parola del Signore come un vero indemoniato.
Allora i servi di Saul gli dissero: "Vedi, un cattivo spirito s ...
(continua)
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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Francesco Saverio S1203 ;
Ripensiamo al ministero apostolico di san Francesco Saverio, per ammirare il dinamismo che lo animò sempre.
San Francesco Saverio fu mandato nelle Indie, come dire, allora nel 1542 all'estremità del mondo, dove si arrivava con viaggi lunghissimi e pieni di pericoli. Subito si diede all'evangelizzazione, ma non in un solo posto, bensì in numerose città e villaggi, viaggiando continuamente, senza temere né intemperie nè pericoli di ogni genere. E non si accontentò delle Indie, che pure erano un campo immenso di apostolato, che sarebbe bastato per parecchie vite d'uomo. Egli era spinto dall'urgenza di estendere il regno di Dio, di preparare dovunque la venuta del Signore e così, dopo appena due anni, giunge a Ceyfon e poi ancora più lontano, alle isole Molucche. Torna in India per confermare i risultati della sua evangelizzazione, per organizzare, per dare nuovo impulso all'opera dei suoi compagni, ma non vi rimane a lungo. Vuoi andare ancora più lontano, in Giappone, perché gli hanno detto che è un regno molto importante, ed egli spera che la conversione del Giappone possa influire su tutto l'Estremo Oriente. E in Giappone riprende i suoi viaggi estenuanti, estate e inverno, sotto la neve, con fatiche estreme. Torna dal Giappone, ma il suo desiderio lo spinge verso la Cina. Ed è proprio mentre tenta di penetrare in questo immenso impero che muore nell'isola di Sanchian nel 1552.
In una decina di anni ha percorso migliaia e migliaia di chilometri, malgrado le difficoltà del tempo, si è rivolto a numerosi popoli, in tutte le lingue, con mezzi di fortuna. Tutto questo rivela un dinamismo straordinario, che egli attingeva nella preghiera e nella unione con il Signore, nella unione al mistero di Dio che vuole comunicarsi.
Anche Gesù, per venire in mezzo a noi, ha superato una distanza infinita: ha lasciato il Padre, come dice il Vangelo giovanneo, per venire nel mondo. E nel suo breve ministero di tre anni ha continuato questo viaggio: si spostava continuamente, non aspettava che la gente andasse da lui, ma percorreva città e villaggi per annunciare la buona novella del regno.
E ora? Ora, se si vuole che Gesù venga, bisogna agire nello stesso modo: non aspettare che gli altri vengano da noi, ma andare noi da loro.
San Francesco Saverio ha dovuto fare viaggi enormi, è continuamente andato verso gli altri, sospinto dall'urgenza di preparare dovunque la venuta del Signore, e in questo modo ha preparato la venuta del Signore in se stesso. Dopo essersi estenuato, dopo aver speso tutte sue forze, la sua intelligenza, il suo cuore, egli riceveva il Signore a tal punto che lo supplicava di limitare un po' le grazie di cui lo inondava.
suo viso era radioso, il suo cuore fremeva, si dilatava: egli aveva seguito in pieno l'ispirazione che il Signore gli aveva dato e per questo il mistero di Cristo si rinnovava nel suo intimo. Andare agli altri, senza aspettare che siano essi a venire: ecco la missione della Chiesa, la missione di ogni cristiano, ognuno nella sua situazione concreta. Se vogliamo che il Signore venga a noi, noi dobbiamo preparare la sua venuta negli altri, dobbiamo andare da loro, corrispondendo al dinamismo della misericordia divina.
È questa la rivelazione del Nuovo Testamento, che completa quella dell'Antico: la rivelazione di una misericordia che si diffonde, sempre più lontano.
Accogliamo la rivelazione di questo dinamismo dell'amore che viene da Dio: se vogliamo ricevere Cristo in noi dobbiamo essere pronti a portarlo agli altri, seguendo questo movimento che ci porta sempre fuori di noi stessi, verso gli altri con grande amore.
E questo l'insegnamento che ci viene dalla vita di san Francesco Saverio, in modo impressionante. Per ricevere l'amore di Dio bisogna trasmetterlo, per riceverlo di più bisogna averlo dato agli altri molto fedelmente, molto generosamente. Domandiamo al Signore la grazia di corrispondere davvero al desiderio del suo cuore.
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Antifona d'ingresso
Narrate tra i popoli la gloria del Signore,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi;
grande è il Signore e degno di ogni lode. (Sal 96,3-4)
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Colletta
O Dio, che hai chiamato molti popoli dell'Oriente
alla luce del Vangelo,
con la predicazione apostolica
di san Francesco Saverio,
fa' che ogni comunità cristiana
arda dello stesso fervore missionario,
perché su tutta la terra
la santa Chiesa si allieti di nuovi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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1Cor 9,16-19.22-23
Guai a me se non annuncio il Vangelo.
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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!
Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch'io.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 116
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Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.
Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.
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Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore;
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.
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Mc 16,15-20
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Parola del Signore
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Preghiera sulle offerte
Accogli i doni che ti offriamo, o Signore,
nel ricordo di san Francesco Saverio,
che peregrinò alle lontane terre dell'Oriente
sospinto dal desiderio di salvare l'umanità;
concedi anche a noi
di essere annunziatori e testimoni della fede,
per venire incontro a te
con una moltitudine di fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
-Andate in tutto il mondo
e predicate il Vangelo:
io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine dei tempi",
dice il Signore. (cf. Mc 16,15; Mt 28,20)
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Preghiera dopo la comunione
L'Eucaristia che abbiamo celebrato, Signore,
ci comunichi la carità apostolica
di san Francesco Saverio,
perché ognuno di noi viva in modo autentico
la sua vocazione cristiana,
e ottenga il premio promesso
ai buoni operai del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
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