LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 4 Gennaio 2006 <

Lunedì 2 Gennaio 2006

Martedì 3 Gennaio 2006

Mercoledì 4 Gennaio 2006

Giovedì 5 Gennaio 2006

Venerdì 6 Gennaio 2006

Sabato 7 Gennaio 2006

Domenica 8 Gennaio 2006

Lunedì 9 Gennaio 2006

Martedì 10 Gennaio 2006

Mercoledì 11 Gennaio 2006


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Feria propria del 4 Gennaio

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
N0104 ;
Giovanni ci dà un esempio del "discepolo modello". Nel vangelo di oggi si parla di vocazione, di Dio che ci chiama a sé. Il primo passo consiste nel sentire la voce di Gesù; qualcuno ce lo indica: "Ecco l'agnello di Dio!". E, come i due discepoli, cominciamo a seguirlo. Poi Gesù si volta verso di noi e ci chiede: "Che cercate?". In risposta dobbiamo dire: "Dove abiti?".
Ricordiamoci delle parole di sant'Agostino e ripetiamole: "I nostri cuori sono inquieti fino a che non riposano in te".
All'inizio della nostra vita di discepoli, Gesù ci fa questo invito: "Venite e vedrete".
In molte pagine dell'Antico Testamento è ricordato l'invito del Signore a tornare a lui, ad abbandonare le cattive abitudini e a volgersi di nuovo a lui. Dio desidera il ritorno dei suoi figli ribelli.
In seguito, nella pienezza dei tempi, nel mistero dell'Incarnazione, Dio ci chiama di nuovo, con parole semplici perché possiamo comprendere: "Vieni!". Seguendo Gesù e diventando suoi discepoli ci incamminiamo verso una meta, diamo un senso alla nostra vita terrena: il fine ultimo è unirsi a Dio e restare con lui per l'eternità. Pregando al Getsemani Gesù dice: "Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo" (Gv 17,24).




Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce:
su coloro che abitavano una terra tenebrosa
sfolgorò il sole della vita. (Is 9,1)



Colletta
Dio onnipotente, il Salvatore che tu hai mandato,
luce nuova all'orizzonte del mondo,
sorga ancora e risplenda su tutta la nostra vita.
Egli è Dio, e vive e regna con te...


>

Prima lettura

1Gv 3,7-10
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com'egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.

Parola di Dio


>

Salmo responsoriale

Sal 97

Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.

Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.











Canto al Vangelo (Eb 1,1-2)
Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.




>

Vangelo

Gv 1,35-42
Abbiamo trovato il Messia.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Con il Natale, Gesù ha posto la sua dimora in mezzo a noi. Chiediamo al Padre che ci aiuti a scoprire dove abita e per quale strada lo possiamo raggiungere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Per i cristiani che nel battesimo hanno ricevuto il potere di diventare figli di Dio, perchè annuncino a tutto il mondo la buona notizia che Gesù è il messia. Preghiamo:
Per i pastori delle Chiese che hanno il mandato di indicare agli uomini e portare a tutti la salvezza, perchè vivano con umiltà e gioia il loro servizio. Preghiamo:
Per chi ha scelto, secondo la propria vocazione, di mettersi alla sequela del Cristo, perchè doni totalmente la sua vita alla causa del vangelo. Preghiamo:
Per quanti sono alla ricerca del senso della vita, perchè trovino nella Parola di Dio e nell'esempio dei santi la piena risposta alle loro aspirazioni. Preghiamo:
Per noi riuniti attorno al Cristo, perchè l'eucaristia che celebriamo diventi la fonte della nostra missione in questo giorno. Preghiamo:
Per quanti, in occasione del Natale, si sono accostati ai sacramenti.
Perchè continui nelle famiglie il clima di gioia di questi giorni.

Signore onnipotente, che nel tuo grande amore per noi hai voluto donarci il tuo Figlio, fa' che la nostra vita sia la migliore testimonianza che il Cristo vive e abita in mezzo a noi. Egli è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.









Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace,
salga a te nella celebrazione di questi misteri
la giusta adorazione per la tua grandezza,
e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, Signore, i doni che ti offriamo
a lode della tua gloria,
e fa' che diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all'amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE II
Nell'incarnazione Cristo reintegra l'universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l'umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l'uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo...


Antifona di comunione
La vita che era presso il Padre
si è manifestata a noi,
e noi l'abbiamo veduta. (1Gv 1,2)

Oppure:
Andrea disse a suo fratello Simone:
"Abbiamo trovato il Messia, il Cristo".
E lo condusse da Gesù. (Gv 1,41-42)


Preghiera dopo la comunione
Sostieni, Signore, con la tua provvidenza
questo popolo nel presente e nel futuro,
perché con le semplici gioie che disponi sul suo cammino
aspiri con serena fiducia alla gioia che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, che ci hai accolti al tuo sacro convito,
donaci un'esperienza sempre più viva del tuo amore,
perché rimaniamo in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Alessandro Farano     (Omelia del 04-01-2020)
Video commento al Vangelo - 4 Gennaio - Feria - Anno A
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 04-01-2020)
Gesù dove abiti?
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-01-2019)
Commento su 1Gv 3,10
?Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.? 1Gv 3,10 Come vivere questa Parola? In due sole righe il testo sacro ci presenta i cardini di una vita pienamente umana e cristiana: la giustizia e la c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2019)
Egli incontrò per primo suo fratello Simone
Dalla testimonianza resa da Giovanni a Gesù Signore, nasce subito un primo frutto. Il precursore è con due dei suoi discepoli. Fissa lo sguardo su Gesù e dice: Ecco l'agnello di Dio. I due discepoli, sentendo il loro maestro parlare così, seguono Gesù, vanno dietro di Lui. Dimorano con Lui una inter ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-01-2018)
Commento su Gv. 1, 38-39
«Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: ?che cercate??. Gli risposero: ?Rabbì (che significa maestro), dove abiti??. Disse loro: ?Venite e vedrete?. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.» Gv. 1, 38-39 ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2018)
E lo condusse da Gesù
Non c'è pastorale se non si conduce a Cristo Gesù. Anche lo Spirito Santo fa ?pastorale? per condurre a Cristo, per fare il corpo di Cristo. Compiere una missione senza la finalità di porre Cristo Gesù nel cuore dell'uomo, di certo non è missione del cristiano, perché non vi è in essa alcuna mozione ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2017)
Sentendolo parlare così, seguirono Gesù
L'Agnello della Pasqua salvava dalla morte, dava la forza per iniziare il cammino verso la piena libertà, abbandonando per sempre la terra della schiavitù. L'Evangelista Giovanni presenta Gesù come il vero Agnello. Si esce dalla figura, si entra nella realtà. "Il dieci di questo mese ciascuno si p ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-01-2017)
Commento su GV 1, 40-42
«Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù». GV 1, 40-42 Come vivere questa Parola? Una delle ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2016)
Ecco l'agnello di Dio!
Giovanni il Battista parla di Cristo Gesù per rivelazione. Lo vede e dice di Lui: "Ecco l'agnello di Dio!". Gesù è l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, è anche l'agnello della Pasqua. L'uno e l'altro agnello, dell'Esodo e di Isaia, donano vita vera e tolgono il peccato attraverso la lor ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-01-2014)

Ecco l'agnello di Dio che porta il dolore del mondo. Giovanni lo indica ai suoi discepoli. Immenso Giovanni! Non tiene per sé i discepoli, non coltiva la propria immagine, non vuole fare il guru. Non si specchia nella propria santa immagine ma gli sta a cuore il destino dei suoi amici. Sa che ormai ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2014)
Sentendolo parlare così, seguirono Gesù
Ogni uomo è obbligato per natura a camminare di verità in verità, di verità meno perfetta in verità più perfetta, di luce assai tenue in luce senza alcuna limitazione di splendore. Questo cammino non è una sovrastruttura storica, è essenza, nostra natura. L'uomo è colui che ogni giorno diventa uomo, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-01-2013)
Commento su Gv 1,35-42
Che cosa cerchiamo quando cerchiamo Dio? Sicurezza? Protezione? Pace interiore? Fortuna? La prima parola pronunciata da Gesù, nel vangelo di Giovanni, è una domanda. Siamo convinti che la fede sia un blocco di certezze inamovibili, che il dubbio di fede vada allontanato e rimosso, segno di poca forz ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 04-01-2013)
Ecco l'Agnello di Dio!
Il dovere di chi ha Fede è quello di indicare la strada verso Dio, indicare il modo per conoscerLo ed amarLo. Ci sono due modi per conoscere Dio. Uno è quello di leggere e studiare tutte le Sacre Scritture, analizzare parola per parola, trovare riferimenti e conferme, valutare le spiegazioni di alt ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-01-2013)
E quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio
Mai prima d'ora nella Scrittura Antica una vocazione è nata da una testimonianza. Era sempre il Signore che chiamava i suoi profeti e messaggeri della sua Parola. L'unica conversione che avviene in seguito ad un miracolo è quella di Naaman il Siro. Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re d'Is ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-01-2012)
Commento su Giovanni 1,35-42
Gesù passa e il Battista lo indica ai suoi due discepoli, probabilmente Giovanni e Andrea di Cafarnao. Sa di avere finito il suo compito, di avere adempiuto alla propria missione. Ora deve diminuire e lasciare che sia lo sposo a prendere la scena. Mi intenerisce meditare su questo gesto così libero, ...
(continua)