LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 12 Gennaio 2006 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Giovedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO014 ;
Gesù è mosso a compassione. È uno degli enigmi della vita di Gesù: egli ha la capacità di guarire tutti i malati, eppure ne guarisce soltanto alcuni, ora qua ora là. Chiediamo a Dio di chiarirci la risposta a questa domanda: perché Gesù non li guarisce tutti? Forse non vuole che noi ci aspettiamo che faccia dei miracoli per liberare gli uomini da tutte le loro sofferenze: egli non vuole compiere quello che è invece nostro dovere. La lebbra è diffusa ancor oggi in molti luoghi, ma essa è una malattia che si può guarire: dipende da noi usare tutte le tecniche, tutta la nostra intelligenza, tutte le nostre risorse umane perché possa esserci guarigione. Qualche volta, prima del pasto, si dice: "Da' del pane a chi non ne ha". Il Signore non può fare tutto al nostro posto, ma è sempre con noi affinché abbiamo la forza instancabile di servire quelli che soffrono.
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Antifona d'ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo:
lo adorava una schiera di angeli e cantavano insieme:
"Ecco colui che regna per sempre".


Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore,
i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera,
perché veda ciò che deve fare
e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

1Sam 4,1-11
Israele fu sconfitto e l'arca di Dio fu presa.

Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: «Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici».
Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: «Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell'accampamento!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!».
Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 43

Salvaci, Signore, per la tua misericordia.

Signore, ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari
e quelli che ci odiano ci hanno depredato.

Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola delle genti,
su di noi i popoli scuotono il capo.

Svégliati! Perché dormi, Signore?
Déstati, non respingerci per sempre!
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?












Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.


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Vangelo

Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso:
Gesù, guarisci.

Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:
Per gli stranieri e i nomadi che dimorano tra noi.
Per i drogati e i loro genitori.

Dio, Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.










Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, l'offerta che ti presentiamo,
esaudisci la nostra fiduciosa preghiera
e santifica tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Presso di te, Signore, è la sorgente della vita,
nella tua luce noi vedremo la luce. (Sal 36,10)

Oppure:
"Io sono venuto perché abbiano la vita,
e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, che ci hai nutriti alla tua mensa,
donaci di esprimere in un fedele servizio
la forza rinnovatrice di questi santi misteri.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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Gesù è vero uomo. Come vero uomo anche Lui è obbligato a vivere la legge della carità, così come Lui stesso l'ha insegnata ad ogni suo discepolo. La legge della sua carità è sublime, perfettissima. Secondo questa sua Legge vanno interpretate le norme di Paolo date ai cristiani di Corinto e di Roma p ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-01-2016)
Guarda di non dire niente a nessuno
Il dettaglio sul silenzio che Gesù impone al lebbroso perché non divulghi quanto Gesù gli aveva fatto, merita una attenta riflessione. Ci lasceremo aiutare dal Libro di Tobia. Fece dunque venire l'angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di tutti i beni che hai riportato e va' in pace» ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-01-2016)
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«Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!". Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato». Mc 1, 40-42 Come vivere questa Parola? Ciò che ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 15-01-2015)

Gesù ha compassione del lebbroso, lo guarisce, toccandolo. Nessuno poteva anche solo sfiorare un lebbroso: si contraeva l'impurità che impediva ogni approccio agli altri e al culto. Non ha paura delle regole di purità, il Signore, che mette sempre prima la persona e il suo dolore al centro. Ma tanta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-01-2015)
Guarda di non dire niente a nessuno
Una parola imprudente, fuori luogo, non controllata, proferita per entusiasmo, gioia, esultanza, può rovinare il piano di salvezza del Signore. Una persona può farci anche una grande carità, può vivere verso di noi azioni e gesti di altissima compassione e misericordia. Se questa non è la sua missio ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-01-2014)

Non è andato bene il miracolo di guarigione del lebbroso. Affatto. Gesù vuole la sua guarigione, desidera la sua salvezza, non manda gli accidenti, né ci punisce per i nostri peccati come alcuni, ostinatamente, anche cattolici, continuano a pensare, sbagliando. Lo guarisce ma gli chiede di tacere: n ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-01-2014)
Si mise a proclamare e a divulgare il fatto
Una frase dell'Arcangelo Raffaele a Tobi e a Tobia di certo potrà aiutarci a comprendere perché il lebbroso, nonostante il severo ammonimento di Gesù di non dire niente a nessuno della guarigione operata su di lui da Gesù Signore, non appena si allontana, subito si mette a proclamare e a divulgare i ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-01-2014)
Commento su Marco 1, 40-41
"In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato". Mc 1, 40-41 Come vivere questa ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-01-2013)
Commento su Mc 1,40-45
Il Signore ha compassione del lebbroso, sente la sua sofferenza, condivide il suo dolore. La lebbra, malattia della povertà che isolava dal mondo, era considerata come una punizione divina e il malato, roso dai sensi di colpa, doveva stare lontano dalle città. Gesù non ha paura di toccarlo, di purif ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 17-01-2013)
Se vuoi puoi guarirmi!
Un alcolizzato, un drogato, un giocatore incallito difficilmente si accorgono di avere un problema. Quante volte sentiamo dire da queste persone "posso smettere quando voglio". Il problema a volte non è smettere, ma piuttosto non riuscire a non ricominciare quando la voglia ti assale. Riconoscere di ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-01-2013)
Commento su Ebrei 3,14
Siamo diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall'inizio Eb 3,14 Come vivere questa Parola? La grandezza della nostra vocazione umana, convalidata e accresciuta dall'inserimento in Cristo in forza del Battesimo, non è un dono ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-01-2013)
Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città
La fede nasce dalla conoscenza della verità della Persona di Gesù. I segni la rivelano tutta. Senza il segno, mai si potrà giungere a questa conoscenza perfetta. Nell'Antico Testamento Dio è stato riconosciuto nella sua verità proprio per un segno dato da Eliseo, ma prima ancora dalla voce di una fi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-01-2012)
Commento su Marco 1,40-45
Gli studiosi lo chiamano il segreto marciano. È la strana attitudine di Gesù, nel vangelo di Marco, di invitare pressantemente i miracolati a tacere. L'esatto contrario di una buona strategia di marketing. I biblisti hanno studiato lungamente questo aspetto, proponendo diverse soluzioni. Probabilmen ...
(continua)