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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
PO104 ;
Un giovane cristiano libanese, rapito e molestato duramente da un fanatico, non gli opponeva che un sorriso. Per quanto i colpi continuassero, il cristiano continuava a sorridere. Esasperato, il fanatico gridò: "Parla, di' qualcosa! Non sei che un vigliacco! Smetti di sorridere o ti ammazzo". Il cristiano rispose: "Fratello, se il tuo dovere di fanatico è di battermi, il mio dovere di cristiano è di perdonarti".
Tre anni più tardi, il fanatico ricevette il battesimo. Il cristianesimo condivide con le altre religioni la fede in Dio, la giustizia e la carità, ma differisce in modo radicale per quanto riguarda la morale. Direi che è la religione dell'impossibile. La legge del taglione sostituisce quella della giungla (legge del più forte), mentre la legge di Cristo esige dall'uomo più di quanto egli possa umanamente dare. È che Dio ha un tale amore e una tale fiducia nell'uomo, che non ha potuto fare altro che deificarlo, e diventare a sua volta uomo, per confermarlo nella sua dimensione divina.
"Siate come Dio", dice Cristo, "siate figli di Dio!". Quale magnifica risposta alla tentazione del paradiso terrestre.
E l'uomo sarà figlio di Dio essendo più che giusto, oltrepassando i propri limiti, amando i suoi nemici dell'amore che comprende il perdono.
Questa fiducia, questa fede di Dio in noi, dovrebbe farci piangere di gratitudine e riempirci di forza e di fierezza. Sì, devo dirmi (e i santi lo testimoniano), sono capace, con Dio, di agire come lui, di amare come lui e di rifiutare ogni odio. Dio è in me, dunque con lui, per mezzo di lui, posso l'impossibile.
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Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)
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Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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1Re 18,41-46
Elìa pregò e il cielo diede la pioggia.
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Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Elìa disse [al re] Acab: «Va' a mangiare e a bere, perché c'è già il rumore della pioggia torrenziale». Acab andò a mangiare e a bere.
Elìa salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c'è nulla!». Elìa disse: «Tornaci ancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d'uomo, sale dal mare». Elìa gli disse: «Va' a dire ad Acab: "Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!"».
D'un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. La mano del Signore fu sopra Elìa, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 64
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A te la lode, o Dio, in Sion.
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l'anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
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Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
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Mt 5,20-26
Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
A Dio, Padre di tutti gli uomini, domandiamo con fede di portare a compimento il suo progetto di amore. Preghiamo insieme e diciamo:
Sia fatta la tua volontà, Signore.
Perché la Chiesa, nel nome di Cristo riconciliatore, si presenti a tutti i popoli con l'animo aperto al perdono e alla pace. Preghiamo:
Perché la convivenza umana non si regga principalmente sulla legge del diritto, ma su ogni gesto di amore, di amicizia e di buona volontà. Preghiamo:
Perché la giustizia delle nazioni cristiane per lunga tradizione, riconosca i diritti dei popoli poveri e promuova la perequazione dei beni. Preghiamo:
Perché aumenti sempre più la collaborazione e la stima tra i gruppi e i movimenti ecclesiali e vengano superati gli ostacoli del pregiudizio e della supremazia. Preghiamo:
Perché il perdono e l'amore precedano sempre qualsiasi atto di culto, e l'eucaristia divenga l'anticipazione della pace universale. Preghiamo:
Per la concordia nella famiglia.
Per gli avvocati e i giudici.
O Signore, Padre di tutti gli uomini, non siamo capaci di amare e perdonare; donaci lo Spirito di riconciliazione perché possiamo offrirti con verità e sincerità questa offerta: Cristo Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale
sia bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)
Oppure:
Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio,
e Dio in lui. (1Gv 4,16)
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Preghiera dopo la comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-06-2019)
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Commento su Mt 5,20-26
?In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: ch ...
(continua)
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don Nicola Salsa (Omelia del 13-06-2019)
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So amare davvero il mio prossimo?
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 14-06-2018)
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Lascia lì il tuo dono davanti all'altare
È sufficiente aprire il Vangelo per accorgerci che non siamo cristiani. Il vero discepolo di Gesù si misura dalla relazione che vive con i suoi fratelli. Basta ascoltare una sola parola e subito appare se siamo figli del mondo e delle sue regole o se siamo veri figli di Dio in Cristo per lo Spirito ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 14-06-2018)
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Commento su 1 Re 18, 41
«In quei giorni, Elìa disse [al re] Acab: «Va' a mangiare e a bere, perché c'è già il rumore della pioggia torrenziale». Acab andò a mangiare e a bere.»
1 Re 18, 41
Come vivere questa Parola?
Il re Acab vorrebbe Elia morto, anzi, pensava di averlo già eliminato. Ritrovarselo davanti rappresenta u ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-06-2017)
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Commento su 2 Cor 4,5
"Noi non predichiamo noi stessi ma Cristo Signore. Noi siamo i vostri servitori a causa di Gesù".
2 Cor 4,5
Come vivere questa Parola?
"Predicatori di se stessi" sono quelli che ostentano facilmente le loro capacità o meglio presumono di averne molte, gonfiando ciò che "appare" ma in sostanza non ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 15-06-2017)
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Lascia lì il tuo dono davanti all'altare
Nel Deuteronomio vi è una prescrizione sul povero che di certo potrà aiutarci a cogliere nel più alto significato la verità del perdono che Cristo chiede ai suoi discepoli. Il bisognoso dona come pegno per un prestito il suo mantello. Chi riceve il pegno la sera deve riportare al suo proprietario il ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 09-06-2016)
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Sarà destinato al fuoco della Geènna
La giustizia degli scribi e dei farisei era fondata sulla Legge del Sinai, cioè sull'osservanza dei Comandamenti, posti a fondamento dell'Alleanza Antica. Ora questa alleanza è finita. Con Gesù inizia la Nuova, secondo la parola detta dal Signore per mezzo del profeta Geremia. Nuova Alleanza, Nuova ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 09-06-2016)
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Commento su Mt 5, 21. 23-24
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio...Se dunque presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 12-06-2014)
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La prima questione che Gesù affronta, nel discorso della montagna, è fra le più importanti e più sensibili di ogni religione: il rapporto con la violenza. E Gesù è molto attento a definire lo spirito profondo della norma voluta da Dio: l'esercizio della violenza non si riduce alla fisicità, allo sco ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 12-06-2014)
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Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario
Il cristiano è chiamato ad essere un perfetto riconciliatore, sul modello però del suo Dio e Signore. Deve per questo informarsi sulle modalità del suo Dio, al fine di poter operare efficacemente, dal momento che solo le modalità di Dio sono efficaci. Quelle secondo l'uomo sono molto lacunose, addir ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 12-06-2014)
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Commento su Mt 5, 23-24
«Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».
Mt 5, 23-24
Come vivere questa Parola?
Questo Vangelo di oggi è ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 13-06-2013)
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Commento su Mt 5,20-26
Il Signore Gesù vuole riportare la Legge alla sua propria origine, purificandola da tutte le incrostazioni che, nel corso dei secoli, l'hanno appesantita e confusa. È bene che il rapporto con Dio si declini anche nella quotidianità e nelle piccole abitudini, certo, ma occorre distinguere bene i pian ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 13-06-2013)
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Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio
Se sono bravo in una cosa è quella di arrabbiarmi. Di noi toscani dicono che siamo "fumini", che ci accendiamo per un niente, pronti a fare mille battaglie.
Chi si arrabbia lo vedo come un fiume in piena che sconquassa ogni cosa, ma pensate a che forza ha quel fiume, pensate se quella sua potenza v ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-06-2013)
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Commento su Seconda Corinti 3, 17
"Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà."
2 Cor 3, 17
Come vivere questa parola?
La libertà
Anche oggi S. Paolo ci ripropone un valore, ripulendolo da interpretazioni soggettive e narcisiste: la libertà. Per Paolo questo dono eccezionale è una condizione data dalla ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 13-06-2013)
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Lascia lì il tuo dono davanti all'altare
L'amore verso il prossimo è il vero gioiello della Legge Antica e Nuova. La vera religione non si stabilisce dal rapporto che una persona ha con il suo Dio e Signore, bensì con l'uomo che vive accanto. È l'uomo il metro, la misura, il principio assoluto della vera religione. È l'uomo la via per cono ...
(continua)
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Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 13-06-2013)
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Ma io vi dico
Il modo di essere giusti o di ritenersi tali come veniva praticato dagli scribi e dai farisei, vittime di un formalismo esteriore e sterile, non è più quello che Gesù richiede dai suoi. Egli è il perfezionatore della Legge antica e lo ha dimostrato con la proposta e l'adempimento del comandamento de ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 14-06-2012)
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Commento su Matteo 5,20-26
Gesù passa dalla teoria ai fatti. Se ha espresso il suo parere riguardo all'interpretazione della Torah, sconfessando l'equiparazione della Legge scritta con la selva di precetti e indicazioni della Legge orale, adesso entra nel dettaglio. Per tre capitoli, nel cosiddetto "discorso della montagna", ...
(continua)
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