LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 30 Giugno 2006 <

Mercoledì 28 Giugno 2006

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Sabato 1 Luglio 2006

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO125 ;
La nostra lebbra è interiore!
Si chiama orgoglio, erotismo, cupidigia! Se è così, rechiamoci da Gesù e, come i lebbrosi, inginocchiamoci davanti a lui nel Santo Sacramento e diciamogli: "Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi".
Se la nostra fede è intensa, se la nostra speranza è solida, se il nostro amore è profondo, Gesù stenderà la mano sulla nostra anima e dirà al nostro orecchio interiore: "Lo voglio, sii sanato". Noi saremo subito purificati dalla nostra lebbra interiore. Poi Gesù dirà: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote. E confessati, affinché ciò serva come testimonianza della tua riconciliazione per tutta la Chiesa!".


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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)




Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell'amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

2Re 25,1-12
Giuda fu deportato dalla sua terra.

Dal secondo libro dei Re

Nell'anno nono del regno di Sedecìa, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio. La città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedecìa.
Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per il popolo della terra, fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldèi erano intorno alla città, presero la via dell'Aràba.
I soldati dei Caldèi inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui. Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui. I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.
Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l'esercito dei Caldèi, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme.
Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine. Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 136

Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.

Oppure:
In terra d'esilio leviamo il nostro canto.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.




















Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Risana, o Padre, le nostre ferite.

La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.
Per gli ammalati della nostra comunità.
Per i poveri e gli emarginati del nostro quartiere.

O Signore, che ci hai dato l'eucaristia per farci vivere in comunione con te, guida e assisti il tuo popolo affinché testimoni sempre la vita nuova che gli hai donato. Per cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: "Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore". (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-06-2017)
Va' invece a mostrarti al sacerdote
Gesù è divinamente saggio. Lui sa che vive ancora nell'Antica Alleanza ed è obbligato non solo ad osservare Lui gli Statuti vigenti in essa, ma anche come vero Maestro è chiamato ad insegnarle ad ogni altro uomo che come Lui vive sotto il regime della Legge Antica. Lui mai dovrà essere accusato di t ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-06-2015)

Lo voglio! Con questa perentoria affermazione Gesù accoglie il lebbroso che chiede di essere purificato. Purificato, prima ancora di essere guarito, perché la lebbra era ancora vissuta come una punizione divina a causa dei peccati commessi. Una visione di Dio drammatica che, pure, ancora oggi alberg ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-06-2015)
Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno
Gesù è potente in parole ed opere. Non vuole però che le opere da lui compiute vengano viste come fine a se stesse. Esse hanno uno scopo ben preciso: aprire i cuori ad una retta, perfetta, esaustiva fede sulla verità della sua persona e della sua missione. Il miracolo nella Scrittura è sempre a serv ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-06-2015)
Commento su Mt 8, 1-4
«Ed ecco si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi". Tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio: sii purificato!". E la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse "Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-06-2013)
Commento su Mt 8,1-4
Gesù vuole che il lebbroso sia purificato. Lo vuole, lo desidera con tutte le sue forze. Sa bene quanto sia duro affrontare la vita nella malattia. Sa bene quanto sia tragico vagare nelle campagne come un lebbroso abbandonato da tutti, reietto, messo ai margini. Lo sa. Perciò interviene, perciò sana ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 28-06-2013)
Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi
Se dico a mio figlio di tre anni di buttarsi da una scala e apro le braccia come a fargli intendere che lo prenderò e non lo lascerò cadere, si butterà tanta è la fiducia che ha in me. Se dico a mio figliol di dieci anni di fare una cosa che a lui sembra pericolosa, come andare prendere una cosa fuo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-06-2013)
Commento su Matteo 8,2-3
si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». Mt 8,2-3 Come vivere questa Parola? E' interessante soffermarci su un susseguirsi di verbi che dinamizzano il racconto e ci mettono megli ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-06-2013)
Signore, se vuoi, puoi purificarmi
Esempio, che anche Gesù ricorda, di guarigione dalla Lebbra nell' Antico Testamento è Naaman il Siro. La guarigione avviene nelle acque del Giordano per comando di Eliseo. Prima non vi è nessun contatto tra il lebbroso e il profeta. Naamàn, comandante dell'esercito del re di Aram, era un personag ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 28-06-2013)
Lo toccò dicendo
Tutte le malattie, sia fisiche che spirituali, umiliano l'uomo, ne limitano le potenzialità e lo pongono in una situazione di bisogno urgente di un adeguato ed efficace soccorso. Alcune di esse creano ulteriore imbarazzo perché deturpano evidentemente l'immagine dell'uomo, ne sfigurano le sembianze, ...
(continua)