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Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde
BO140 ;
Nella storia, nel quotidiano più ordinario, il Dio eterno si fa prossimo dell'uomo. Attira la sua attenzione e gli invia dei "segni": per esempio, facciamo l'esperienza inattesa del suo aiuto; incontriamo un uomo che testimonia di lui con forza. La sua preghiera ci coinvolge e noi "prendiamo gusto a essere con Dio". Ascoltiamo la sua parola in modo nuovo. Scopriamo subito il suo intervento negli avvenimenti della nostra vita e scopriamo sempre più chiaramente il "filo conduttore". Ma può accadere che talvolta percepiamo l'incontro con lui come una esigenza che ci disturba, che ci irrita e ci provoca. È necessario abbandonare la terra ferma, osar affrontare l'ignoto, forse cambiare.
E subito ricominciamo a fare questi ragionamenti: Perché dare un senso particolare a tale avvenimento? Non è piuttosto il caso a ordinare tutto, le leggi naturali come gli obblighi sociali? Perché prendere le elucubrazioni del nostro spirito come "messaggi di Dio"? Uno psicologo potrebbe spiegare meglio i diversi motivi delle nostre reazioni.
Il nostro io percepisce un rischio, e rifiuta, per pigrizia o per autodifesa. Peggio: la nostra vita prende allora una cattiva direzione.
Gesù viene nella sua città natale. L'interesse che suscita aumenta sempre di più. Il suo insegnamento suscita meraviglia. Da lui emana una saggezza indicibile. Ma molto presto l'attrattiva che egli esercita si altera: La gente è stupita: "Donde gli vengono queste cose? Non è costui il carpentiere?", rampollo di una famiglia ordinaria? E trasmetterebbe una nuova dottrina? Annuncerebbe una esigenza?
Era certamente in gioco l'invidia. E soprattutto il "buon senso".
È per questa ragione che i contemporanei di Gesù rifiutano di riconoscere l'azione di Dio nell'avvenimento. E non è tutto: deformano l'evento di Cristo e lo trasformano in "scandalo", in una forza del male che spinge al peccato. Tale interpretazione "tenebrosa" finisce per rassicurarli, dopo una simile provocazione.
Ecco una tranquillità pagata molto cara! La fede in Dio e la redenzione in Gesù Cristo diventano inaccessibili. Invece, gli abitanti di Nazaret avrebbero dovuto rischiare di abbandonarsi. Soltanto colui che ha una relazione di intimità con il Redentore sarà salvato. Colui che si è blindato nell'autoconservazione rimane chiuso alla salvezza. E sospettare con cattiveria che l'attrazione di Cristo sia una tentazione contro Dio in realtà non fa che rassicurare il suo egoismo, per quanto "ragionevoli" possano apparire i suoi argomenti.
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Antifona d'ingresso
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11)
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Colletta
O Dio, che nell'umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l'umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale,
perché, liberi dall'oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, togli il velo dai nostri occhi
e donaci la luce dello Spirito,
perché sappiamo riconoscere la tua gloria
nell'umiliazione del tuo Figlio
e nella nostra infermità umana
sperimentiamo la potenza della sua risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Ez 2,2-5
Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.
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Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: «Figlio dell'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: "Dice il Signore Dio". Ascoltino o non ascoltino - dal momento che sono una genìa di ribelli -, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 122
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I nostri occhi sono rivolti al Signore.
A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.
Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
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Seconda lettura
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2Cor 12,7-10
Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.
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Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.
Parola di Dio
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Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.
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Mc 6,1-6
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, Gesù ha conosciuto l'incomprensione e l'ostilità degli uomini. Ora ci chiede di riconoscerlo come nostro Salvatore. Esprimiamo questa fede abbandonandoci in fiduciosa preghiera, nella disponibilità a portare nel mondo la sua Parola.
Preghiamo insieme e diciamo: Noi ci affidiamo a te, o Signore.
1. Guarda, Signore, la tua Chiesa sparsa in tutto il mondo, che continua ad annunciare il Vangelo. Nella difficoltà e nelle debolezze, sappia trovare in te la sua forza, preghiamo.
2. Guarda, Signore, i tuoi ministri e missionari, che hanno il compito di guidare le comunità cristiane. Siano modelli per il loro gregge e trovino in te gioia e fiducia, preghiamo.
3. Guarda, Signore, l'umanità incerta e smarrita, a volte in cammino senza una meta. Donale sempre profeti di speranza, capaci di una parola incisiva e dotati di un'autentica umanità, preghiamo.
4. Guarda, Signore, tutti gli uomini di buona volontà, che si affannano nelle incertezze della vita. Non lasciarli mai soli e rafforzali nei loro intenti, preghiamo.
5. Guarda, Signore, la nostra comunità in preghiera, che rischia di abituarsi al Signore Gesù al punto di non riconoscerlo più nella vita quotidiana. Donaci il coraggio di una sana autocritica e un cuore coraggioso e generoso, preghiamo.
Padre Santo, che hai donato al mondo il tuo Figlio Gesù, che ha subito il rifiuto e l'umiliazione, aiutaci a camminare come suoi discepoli, anche nel momento dell'incomprensione e della fatica della testimonianza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
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Preghiera sulle offerte
Ci purifichi, Signore,
quest'offerta che consacriamo al tuo nome,
e ci conduca di giorno in giorno
a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
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Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)
Oppure:
Gesù insegnava nella sinagoga e molti rimanevano stupiti della sua sapienza. (cf. Mc 6,2)
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Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente ed eterno,
che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti,
fa' che godiamo i benefici della salvezza
e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.
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don Giovanni Berti (Omelia del 08-07-2018)
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Il Vangelo Oltre Le Chiusure
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Non sono tante le notti insonni che ho passato, anche perché ho il sonno molto facile (chi mi conosce bene lo sa quanto mi è facile appisolarmi), ma notti in cui ho fatto fatica ad addormentarmi sono capitate anche a me. Sono spesso le preoccupazioni e ...
(continua)
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Sulla strada - TV2000 (Omelia del 08-07-2018)
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Commento su Marco 6,1-6
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(continua)
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Wilma Chasseur (Omelia del 08-07-2018)
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Audio commento alla liturgia - Mc 6,1-6
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
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don Marco Pozza (Omelia del 08-07-2018)
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Troppo normale per essere Dio
Accadde quello che tutti, a Nazareth, stavano attendendo col naso all'insù: il Messia s'era fatto evidente. Il Bambino-prodigio, nato tra le strade del paese, un giorno rincasa, dopo essersi fatto grande altrove. Capitò, esattamente in quella città che fu per lui catacomba di silenzio trentennale, c ...
(continua)
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don Luca Garbinetto (Omelia del 08-07-2018)
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Amare la diversità di Gesù
Non ha avuto vita facile, Gesù, con i suoi parenti e i suoi compaesani. A dire il vero, ci si sarebbe potuti aspettare un atteggiamento di maggiore compiacenza verso di lui, da parte dei suoi concittadini. Se non altro, la fama del Maestro avrebbe potuto portare qualche vantaggio a quell'angolino na ...
(continua)
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don Domenico Bruno (Omelia del 08-07-2018)
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Solo la fede giovane sa riconoscere Gesù
Tempo d'estate, tempo di esibire i costumi da bagno più belli, tempo di esibire i fisici più curati dopo un inverno speso a preparare questo momento, curando l'estetica, la giovinezza... è la fiera delle vanità, ovvero di tutto ciò che passerà e di cui ?non resterà pietra su pietra?. Ma poi, quando ...
(continua)
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don Fabio Rosini (Omelia del 08-07-2018)
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Audio commento al Vangelo del 8 luglio 2018
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(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 08-07-2018)
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Video commento a Mc 6,1-6
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(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 08-07-2018)
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Video commento a Mc 6,1-6
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(continua)
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don Alberto Brignoli (Omelia del 08-07-2018)
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Bando alle chiacchiere!
?Chi? Quello lì? Sì, hai preso quello giusto... Non fidarti... Basta vedere da che famiglia viene...?. Che poi, dette in dialetto - almeno, nel nostro bergamasco - suonano ancora più sferzanti, taglienti, offensive. Ditemi voi come farà una persona che ha anche solo un minimo desiderio di fare qualc ...
(continua)
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Omelie.org - autori vari (Omelia del 08-07-2018)
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COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Quali danni possa provocare l'invidia è cosa risaputa (?Per invidia del diavolo entrò il peccato nel mondo? ammoniscono le Sacre Scritture) e quali guai possa generare il troppo pensare o il pensare male è egualmente cosa risaputa.
Il brano ...
(continua)
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don Luigi Maria Epicoco (Omelia del 08-07-2018)
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Nessuno è profeta in patria
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(continua)
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Missionari della Via (Omelia del 08-07-2018)
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Gesù ritorna nella sua patria a Nazareth dove è cresciuto e di sabato, nella sinagoga, insegna. I suoi concittadini sono stupiti dalla sua sapienza e non riescono ad andare oltre quello che pensano di sapere di lui e così si scandalizzano! Letteralmente in greco lo skandalon è la pietra che fa incia ...
(continua)
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diac. Vito Calella (Omelia del 08-07-2018)
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Domanda nostra e risposta di Gesù o proposta di Gesù e risposta nostra?
Se ci identifichiamo nei discepoli di Gesù oggi siamo solo spettatori di ciò che accade tra Gesù e quelli «della sua patria», gli abitanti di Nazareth, presenti nella sinagoga in quel giorno di sabato, quando Gesù «cominciò ad insegnare».
Una prima scena (6, 1-3) ci rivela la venuta di Gesù che ins ...
(continua)
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padre Ermes Ronchi (Omelia del 08-07-2018)
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Lo scandalo di vedere Dio come uno di noi
Gesù andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
Missione che sembra un fallimento e invece si trasforma in una felice disseminazione: «percorreva i villaggi insegnando».
A Nazaret non è creduto e, annota il Vangelo, «non vi poté operare nessun prodigio»; ma subito si corregge: «solo impose ...
(continua)
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don Luciano Cantini (Omelia del 08-07-2018)
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Il figlio di Maria
Gesù venne nella sua patria
Questo fatto lo troviamo raccontato in tutti e tre i sinottici, anche se con differenze sostanziali. Marco sembra essere storicamente più concreto a differenza di Luca e Matteo che, per non creare difficoltà alle comunità a cui si rivolgono, attenuano i toni.
Il raccont ...
(continua)
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don Giacomo Falco Brini (Omelia del 08-07-2018)
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Anche Dio si meraviglia
Gesù torna a casa (Mc 6,1). Il suo era un ministero costantemente itinerante. Cafarnao, Betsaida, Corazin, Gerico, Gadara, Tiro, Sidone ecc.ecc. Il Signore era predicatore instancabile: percorreva i villaggi d'intorno insegnando (Mc 6,6), cioè oggi diremmo che predicava a partire dalle periferie del ...
(continua)
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padre Antonio Rungi (Omelia del 08-07-2018)
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Il cuore mummificato di chi non vuole ascoltare Dio e non convertirsi
Celebriamo la XVI domenica del tempo ordinario e la prima lettura di oggi ci dà l'impulso per riflettere su cosa il Signore vuole da noi nell'accoglienza della sua parola. Egli, Gesù, conosce bene, come ci rammenta il Vangelo di oggi, che è difficile farsi capire dai parenti e concittadini, afferman ...
(continua)
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don Domenico Luciani (Omelia del 08-07-2018)
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Video commento su Mc 6,1-6
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 08-07-2018)
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Da dove gli vengono queste cose?
Il popolo che non conosce le Scrittura Sante è condannato ad una cecità eterna. Manca ad esso il principio e il fondamento per la comprensione di quanto avviene sotto i suoi occhi. Il Signore prende Ciro, un pagano, e lo costituisce strumento della sua salvezza. Il Dio di Abramo non è il Dio che ha ...
(continua)
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Agenzia SIR (Omelia del 08-07-2018)
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Commento su Marco 6,1-6
Dopo le autorità che vogliono uccidere Gesù, ora sono i concittadini e i suoi parenti a rifiutarlo. Il dubbio ha contagiato persino i credenti in Lui. Il mistero di Gesù è scandalo e follia per ogni uomo che, fuori dalla fede, è cieco. Senza la fede Gesù non compie i segni, i miracoli, meravigliando ...
(continua)
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 08-07-2018)
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Commento su Marco 6,1-6
Il racconto della vocazione di Ezechiele è, in sostanza, la storia di ogni vocazione a diventare profeta. Il profeta è per definizione una persona scomoda, che pronuncia parole scomode, e vive coerentemente alle parole che pronuncia. E dunque compie gesti che quantomeno fanno pensare...O, meglio, fa ...
(continua)
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don Gianfranco Calabrese (Omelia del 08-07-2018)
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Video commento su Marco 6,1-6
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(continua)
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don Roberto Fiscer (Omelia del 08-07-2018)
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#StradeDorate - Commento su Marco 6,1-6
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(continua)
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Diocesi di Vicenza (Omelia del 08-07-2018)
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La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 6,1-6)
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(continua)
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padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 08-07-2018)
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Ma la Parola non è incatenata
?Siccome sono prete sembra che tante volte non debba parlare né esprimermi su determinati argomenti quando converso con amici. Sembra che vogliano evitare la mia opinione, rifiutano di ascoltarmi e quando sono costretti a lasciarmi parlare lo fanno per pura convenienza e malcelata venerazione, non v ...
(continua)
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 08-07-2018)
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Commento su Ez 2,2-5; Sal 122; 2Cor 12,7-10; Mc 6,1-6
Le letture che la liturgia ci propone in questa domenica hanno un soggetto comune: il profeta, cioè una persona mandata da Dio a parlare in suo nome, a portare il suo messaggio, a diffondere la verità che abbiamo ricevuto attraverso la sua Parola. Conosciamo però le difficoltà, le tribolazioni e le ...
(continua)
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don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 08-07-2018)
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Audio commento al Vangelo della Quattordicesima domenica del Tempo Ordinario (Anno B - Mc 6,1-6)
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(continua)
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mons. Roberto Brunelli (Omelia del 08-07-2018)
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I tanti equivoci delle nostre parole
Potenza e limiti della parola. Usandola con proprietà, lo scienziato può trasmettere il sapere e consentirne il progresso; usandola con maestria, il poeta sa commuovere, esaltare, spronare, incantare; usandola con malizia, si può offendere o ingannare. Ma spesso scritti e discorsi non esprimono esat ...
(continua)
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padre Fernando Armellini (Omelia del 08-07-2018)
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Videocommento su Mc 6,1-6
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(continua)
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 05-07-2015)
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Commento su Ez 2,2-5; Mc 6,1-6
Nella prospettiva capovolta del Cristianesimo l'onnipotenza di Dio si manifesta passando per la debolezza dell'umile, poi per la sconfitta, la Croce, la morte.
Il paradosso di un Dio che nasce da una donna in una greppia, ha per amici dei pescatori e muore come un ladrone qualsiasi infisso ad una c ...
(continua)
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Omelie.org - autori vari (Omelia del 05-07-2015)
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COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Questa domenica è una domenica strana, almeno come letture: dal vangelo ci aspettiamo un aiuto, un'illuminazione per vedere la strada e la forza per percorrerla, e invece il vangelo finisce con un Gesù meravigliato da tanta incredulità ...
(continua)
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padre Antonio Rungi (Omelia del 05-07-2015)
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Riconoscere i veri profeti
La storia del popolo d'Israele è contrassegnata dal fatto che spesso le persone di definiva profeti, si auto-classificavano come portatori del Dio altissimo. Dai veri ai falsi profeti il passo fu breve. Infatti molti falsi profeti nacquero e si accreditarono presso il popolo santo di Dio, al solo fi ...
(continua)
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Wilma Chasseur (Omelia del 05-07-2015)
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Audio commento alla liturgia - Mc 6,1-6
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 05-07-2015)
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La forza si manifesta nella debolezza
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
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mons. Antonio Riboldi (Omelia del 05-07-2015)
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Vocazione di ogni cristiano: essere profeta!
Il Vangelo di oggi è duro nella sua essenzialità. Ci dice che non basta credere di essere vicini a Gesù, perché da noi nasca un'autentica risposta di fede e che è un difficile compito, anche oggi, quello di coloro che si propongono di fare dono del Vangelo, della Parola di Dio, agli uomini del nostr ...
(continua)
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don Alberto Brignoli (Omelia del 05-07-2015)
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Ci mancano profeti di giustizia!
È talmente famoso da essere divenuto un proverbio di uso comune. Mi riferisco alla lapidaria espressione di Gesù presente nel Vangelo di questa domenica, spesso riferita come proverbio, appunto, addirittura nella sua versione latina: "Nemo propheta in patria sua". In Marco suona così: "Un profeta no ...
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don Roberto Fiscer (Omelia del 05-07-2015)
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#StradeDorate - Commento su Marco 6,1-6
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(continua)
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don Luciano Cantini (Omelia del 05-07-2015)
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Nei villaggi d'intorno
Da dove gli vengono queste cose?
Gesù insegna nella sinagoga di Nazareth, anche se Marco non la nomina, molti ascoltano ma gli interrogativi e le perplessità non mancano. Le parole che sono riferite sembrano piuttosto un insieme di chiacchere... il contenuto di quello che Gesù ha detto sembra non a ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-07-2015)
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Video commento a Mc 6,1-6
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don Claudio Doglio (Omelia del 05-07-2015)
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Video commento a Mc 6,1-6
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mons. Gianfranco Poma (Omelia del 05-07-2015)
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Si meravigliava della loro incredulità
"E uscì di là. E viene nel suo paese e i suoi discepoli lo seguono". Comincia così, con rapide pennellate, il racconto di Marco 6,1-6. Non ci sono nomi, né di dove esce Gesù né di dove arriva, perché ciò che a Marco interessa è la "sua patria" come luogo simbolico in cui vivere con Lui l'esperienza ...
(continua)
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padre Ermes Ronchi (Omelia del 05-07-2015)
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Lo 'scandalo' di un Dio che entra nella mia casa
Il Vangelo di oggi è chiuso tra due parentesi di stupore: inizia con la sorpresa della gente di Nazaret: Da dove gli viene tutta questa sapienza e questi prodigi?. E termina con la meraviglia di Gesù: E si meravigliava della loro incredulità. Né la sapienza né i miracoli fanno nascere la fede; è ver ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-07-2015)
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E si meravigliava della loro incredulità
Gesù si reca nella sua patria e di sabato si mette ad insegnare nella sinagoga. Molti lo ascoltano e rimangono stupiti. Non è però uno stupore che apre alla fede, bensì all'incredulità. Da un lato lo si ammira per quello che dice, dall'altro non si crede in Lui per la povertà della sua origine. Quel ...
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Agenzia SIR (Omelia del 05-07-2015)
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Papa Benedetto commentò questo Vangelo durante la preghiera dell'Angelus (8 luglio 2012) spiegando come i concittadini di Gesù, che lo conoscevano come il "figlio di Maria", il "falegname" vissuto in mezzo a loro, invece di accoglierlo si scandalizzavano di Lui. Cosa in qualche modo comprensibile pe ...
(continua)
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don Giorgio Zevini (Omelia del 05-07-2015)
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Video Commento a Mc 6,1-6
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(continua)
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mons. Roberto Brunelli (Omelia del 05-07-2015)
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Figli testardi dal cuore indurito
"Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito", dice il Signore al profeta Ezechiele (prima lettura, Ezechiele 2,4). E' la sorte che nella Bibbia tocca quasi sempre a quei portavoce di Dio che sono appunto i profeti, incompresi, perseguitati, messi a morte. Ed è quello che è acc ...
(continua)
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Carla Sprinzeles (Omelia del 05-07-2015)
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Oggi il tema delle letture è "il profeta inascoltato".
Guardiamo innanzitutto chi è il profeta.
Pro-fetes, parola composta dal verbo "femi"= parlare e dalla preposizione "pro"= al posto di; quindi il profeta è il portavoce di Dio davanti a tutto il popolo.
Il profeta è innanzitutto un chiamato, u ...
(continua)
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Diocesi di Vicenza (Omelia del 05-07-2015)
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La Parola - commento a Mc 6, 1-6
Commento di don Andrea Dani, responsabile Comunità Vocazionale del Mandorlo, Seminario Vescovile di Vicenza. ...
(continua)
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don Lello Ponticelli (Omelia del 05-07-2015)
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Prediche senza Pulpito - Commento al Vangelo
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(continua)
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padre Giuseppe De Nardi (Omelia del 05-07-2015)
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Sulla Tua Parola - Mc 6,1-6
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(continua)
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padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 05-07-2015)
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Nulla è di ostacolo alla Parola
Ezechiele viene inviato non ad un popolo consenziente e disponibile all'ascolto, ma ad una generazione "di dura cervice", refrattaria e ostile nei confronti del messaggio divino. Anche se nel caso di Giona lo scritto riguarda un romanzo, il profeta - che per questo subisce una punizione essendo butt ...
(continua)
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don Marco Pratesi (Omelia del 05-07-2015)
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Ruminare i Salmi - Salmo 123,2 (XIV domenica del tempo ordinario, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 123 (Vulgata / liturgia 122),2 - (XIV domenica del tempo ordinario, anno B)
CEI (così) i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
TILC (così) i nostri occhi sono rivolti a te,
Signore, nostro Dio,
e attendono la tua misericordia.
2Cor 12,7-9 A ...
(continua)
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don Domenico Luciani (Omelia del 05-07-2015)
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Video commento su Mc 6,1-6
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(continua)
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don Gianfranco Calabrese (Omelia del 05-07-2015)
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Video commento su Marco 6,1-6
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(continua)
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 05-07-2015)
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Commento su Marco 6,1-6
L'umanità angosciata, sfinita, da sempre desidera vedere Dio, essere visitata dal Signore...
Ma quando Dio mandò suo Figlio, quando il Verbo si fece carne e diventò uno di noi, noi non lo abbiamo riconosciuto: questo Messia non aveva niente di quel Dio onnipotente, Signore degli eserciti che ci era ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 08-07-2012)
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Commento su Marco 6,1-6
È tutto uno stupore il Vangelo di oggi. Lo stupore della gente di Nazareth che vede il piccolo Gesù tornato come un Profeta dalla sua esperienza a Cafarnao, la città sul lago, lo stupore di Gesù che si meraviglia della loro incredulità.
Siamo scandalizzati dal fatto che la Parola di Dio, la Parola ...
(continua)
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