LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 20 Settembre 2006 <

Lunedì 18 Settembre 2006

Martedì 19 Settembre 2006

Mercoledì 20 Settembre 2006

Giovedì 21 Settembre 2006

Venerdì 22 Settembre 2006

Sabato 23 Settembre 2006

Domenica 24 Settembre 2006

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Mercoledì 27 Settembre 2006


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Mercoledì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO243 ;
Siamo degli stolti. Per tutta la nostra vita, per tutto il giorno, Dio ci chiama e noi non ci accorgiamo di nulla.
Siamo degli stolti. Per la strada, la vecchia che fa fatica a portare le borse della spesa. Nel nostro palazzo, i bambini a cui prestiamo la nostra attenzione solo per dire loro che fanno troppo rumore. Al lavoro, l'uomo che arriva un mattino più felice del solito. Sono tutti figli di Dio per mezzo dei quali Dio ci fa un cenno. I segni di Dio sono sempre inattesi e provocano stupore. Solo raramente corrispondono a quello che ci possiamo aspettare. "È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e che beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone...".
I segni di Dio sono altrettante grazie, doni gratuiti di Dio.
Noi chiediamo: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Dio è là, ogni giorno egli ci fornisce nutrimento per la nostra fede e noi passiamo oltre senza accorgerci di nulla. Cerchiamo allora di non comportarci più come degli stolti e stiamo invece più attenti. Dio ci conceda la sapienza, il suo modo di vedere tutto e tutti, il suo modo di vedere la nostra stessa vita. Infatti la sapienza è Dio stesso in azione, Dio che si rivela nel suo disegno d'amore. Concedimi, Signore, la sapienza che siede accanto a te.



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Antifona d'ingresso
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)



Colletta
O Dio, che hai creato e governi l'universo,
fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


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Prima lettura

1Cor 12,31-13,13
Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, desiderate intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

Parola di Dio







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Salmo responsoriale

Sal 32

Beato il popolo scelto dal Signore.

Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.












Canto al Vangelo (Gv 6,63)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 7,31-35
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!".
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "È indemoniato". È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!".
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Parola del Signore






Preghiera dei fedeli
Il Signore vivifica e sempre rinnova la sua Chiesa con molteplici doni, perché sia espressione vivente ed efficace del suo amore. Noi ci rivolgiamo a lui, animati dallo Spirito e dal desiderio ardente di conformarci al suo Figlio Gesù e diciamo:
Dio di carità, ascoltaci!

Perché la comunità dei credenti sia un corpo armonico, uno stare insieme fraterno, nella libertà e nella pace del Risorto. Preghiamo:
Perché l'umanità proceda nella concordia e nella speranza verso Cristo salvatore, alfa e omega del creato. Preghiamo:
Perché i ministri della Chiesa, irradiando la luce della parola con sapienza e autorità, irradino anche il profumo della carità. Preghiamo:
Perché lo scorrere paziente dei giorni, tra fatiche e speranze, ci insegni la docilità di Maria e l'obbedienza amorosa di Cristo. Preghiamo:
Perché, resi nuovi dalla forza di questo sacramento, con la conversione personale collaboriamo al rinnovamento del mondo nella verità e nell'amore. Preghiamo:
Per chi ascolta con indifferenza le domande della fede.
Per gli scontenti e gli arrabbiati.

Accogli le nostre suppliche, Signore, tu che sei un Dio di pietà e di tenerezza. Te lo chiediamo per mezzo del tuo Figlio Gesù, mandato nel mondo a salvezza di tutti, e ora vive e regna con te, in unione con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.



Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all'ombra delle tue ali. (Sal 36,8)

Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo
è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)


Preghiera dopo la comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l'azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 18-09-2019)
Basta cercare scuse
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-09-2019)
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato
I mali che attaccano l'anima e lo spirito dell'uomo quando esso è nel peccato sono tanti: accidia, ignavia, sordità spirituale, indifferenza, apatia, soffocamento della verità. con questi mali è come se l'uomo indossasse una corazza impermeabile ad ogni grazia del Signore. Il male più grande è quand ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-09-2015)

Ha ragione il Signore, assolutamente. Siamo come dei bambini viziati, mai contenti di ciò che accade, sempre pronti a lamentarci di tutto e di tutti, ovviamente anche di Dio. Pronti a fare l'elenco della cose che non funzionano, di come Dio dovrebbe amministrare il nostro piccolo pianeta e, principa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-09-2015)
A chi posso paragonare la gente di questa generazione?
Gesù compie prodigi, manifesta tutta la misericordia del padre, parla come uno che ha autorità, fa bene ogni cosa. Nota però che il bene per il corpo viene accolto, quello per l'anima rifiutato. Si cercano i miracoli. Non si cerca però la vera conversione al Padre suo. Si corre da Lui per i favori d ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-09-2014)

Anche noi, come i bambini che litigano in piazza, di cui parla Gesù, non siamo mai contenti. Una fede troppo rigida, ascetica, eroica come quella del Battista non ci piace. Ma nemmeno una tollerante e compassionevole come quella proposta da Gesù. E così via, di questo passo: era meglio il parroco di ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-09-2014)
A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione?
Il peccato dell'uomo è un potente filtro che impedisce alla verità di entrare nel suo cuore, di invadere la sua mente, di orientare la sua volontà, di determinare la sua storia. Più si pecca e più il filtro diviene agguerrito, tanto agguerrito da non lasciar penetrare nel cuore neanche il più piccol ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-09-2014)
Commento su 1Cor 13,8
"La carità non avrà mai fine" 1 Cor 13,8 Come vivere questa Parola? Sembra, ma non è un'affermazione qualsiasi. E' forte come una diga che si oppone all'infrangersi di grandi acque. Proviamo a pensarci. Posso ottenere il possesso di una quantità enorme di cose belle e preziose: una villa con spl ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-09-2013)
Commento su Lc 7,31-35
Siamo un popolo di incontentabili, siamo sempre scontenti di ciò che abbiamo, passiamo il tempo a lamentarci. Come i bambini che litigano e non si mettono d'accordo sul gioco da fare, anche noi abbiamo sempre pronta un'interminabile lista di cose che Dio dovrebbe fare per fare bene il proprio mestie ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-09-2013)
Commento su Luca 7, 35
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli. Lc 7, 35 Come vivere questa Parola? Gesù e la sapienza Luca ci narra di un Gesù sempre in movimento: di paese in paese, dal nord della Palestina, attraverso la Samaria, fino a Gerusalemme. Un muoversi mirato, motivato dal deside ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-09-2013)
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli
La sapienza è verità, saggezza, intelligenza divina imprevedibile. Con essa si operano cose impensabili e inimmaginabili. Dio è sempre guidato dalla sua sapienza eterna. La sapienza forse non chiama e l'intelligenza non fa udire la sua voce? In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-09-2012)
Commento su Luca 7,31-35
Non siamo mai contenti: di noi stessi, della vita, di Dio... Come i bambini che, quando giocano insieme, non riescono a mettersi d'accordo sul gioco da fare, così anche noi rischiamo di essere sempre lagnosi ed insoddisfatti. Gesù ridicolizza l'atteggiamento dei suoi contemporanei che prima critican ...
(continua)

  Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni
S0920 ;

L'azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l'apostolato di un generoso manipolo di laici è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla metà del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità. Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegŏn, il primo presbitero coreano e l'apostolo laico Paolo Chŏng Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché soffocare la fede dei neofiti, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente. L'impronta apostolica di questa comunità dell'Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, dal presbitero Andrea alla vigilia del martirio. Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il Papa Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna, perché un gruppo di essi subì il martirio in questo mese, alcuni il 20 e il 21 settembre.

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Antifona d'ingresso
Il sangue dei martiri
fu sparso per Cristo sulla terra;
in cielo essi raccolgono il premio eterno.


Colletta
O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti,
che hai chiamato a far parte
dell'unico popolo di adozione
i figli della terra coreana
e hai fecondato il germe della fede cattolica
con il sangue dei santi martiri
Andrea Kim, Paolo Chong e compagni,
per il loro esempio e la loro intercessione,
rinnova i prodigi del tuo Spirito
e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte
nella via dei tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...










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Prima lettura

Sap 3,1-9
Li ha graditi come l'offerta di un olocausto.

Dal libro della Sapienza

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d'immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come l'offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

Parola di Dio



















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Salmo responsoriale

Sal 125

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.





Canto al Vangelo (1Pt 4,14)
Alleluia, alleluia.
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 9,23-26
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, a tutti, diceva:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Guarda con bontà, Dio onnipotente,
l'offerta del tuo popolo
e per l'intercessione dei gloriosi martiri coreani
trasforma anche noi in sacrificio a te gradito
per la redenzione del mondo.
Per Cristo nostro Signore.



Antifona di comunione
"Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio,
che è nei cieli". (Mt 10,32)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutrito con il pane dei forti
nel ricordo dei martiri Andrea, Paolo e compagni,
donaci di aderire con lo stesso ardore a Cristo tuo Figlio,
per cooperare nella Chiesa
alla salvezza di tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net