LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 17 Ottobre 2006 <

Domenica 15 Ottobre 2006

Lunedì 16 Ottobre 2006

Martedì 17 Ottobre 2006

Mercoledì 18 Ottobre 2006

Giovedì 19 Ottobre 2006

Venerdì 20 Ottobre 2006

Sabato 21 Ottobre 2006

Domenica 22 Ottobre 2006

Lunedì 23 Ottobre 2006

Martedì 24 Ottobre 2006


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO282 ;
Nel brano che abbiamo ascoltato oggi accanto alle parole di Cristo, di una grandezza decisiva, le parole del fariseo sembrano ancora più meschine. Ai tempi di Gesù a decidere della condotta morale erano solo alcune persone. Tutta una serie di precetti, rispettati minuziosamente, rappresentavano la grandezza dei farisei in confronto agli altri che, non rispettandole allo stesso modo, venivano da loro disprezzati. Il fariseo doveva avere familiarità con molteplici ordini e divieti; la sua vita era caratterizzata da un alto rispetto per la morale "codificata". Perché Gesù ha dovuto scatenare tali lotte e tali discussioni con i farisei? Perché la legge, quando è pura legge, perde l'uomo. I Romani, che erano giuristi impeccabili, in teoria ed in pratica, facevano notare che la più perfetta legge è la più perfetta ingiustizia (summum ius, summa iniuria). In nome della dignità umana, Gesù accende molte polemiche con i farisei, mostrando loro che l'uomo è per Dio il valore più alto e che la legge deve essere al di sotto dell'uomo. "Voi farisei purificate l'esterno... ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità". San Paolo, uno tra i farisei, l'ha capito molto bene: per lui agire sull'interiorità è necessario prima di lasciarsi formare da Cristo.
Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3.4)



Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



>

Prima lettura

Gal 5,1-6
Non è la circoncisione che vale, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia.
Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.

Parola di Dio



>

Salmo responsoriale

Sal 118

Venga a me, Signore, il tuo amore.

Venga a me, Signore, il tuo amore,
la tua salvezza secondo la tua promessa.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.

Osserverò continuamente la tua legge,
in eterno, per sempre.
Camminerò in un luogo spazioso,
perché ho ricercato i tuoi precetti.

La mia delizia sarà nei tuoi comandi,
che io amo.
Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo,
mediterò i tuoi decreti.












Canto al Vangelo (Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.


>

Vangelo

Lc 11,37-41
Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Il Signore dà a ogni uomo la possibilità di conoscerlo e di amarlo. Perché questo suo dono si avveri, diciamo insieme:
Purifica il nostro cuore, Signore.

O Signore, suscita costantemente nella tua Chiesa dei maestri di verità e dei testimoni di carità, perché essa sia, in mezzo al mondo, fiaccola che illumina ed esempio che trascina. Preghiamo:
O Signore, aiuta gli uomini a non offuscare il loro cuore con il disordine morale del peccato e con l'orgoglio della mente, ma riconosciamo te, creatore e redentore. Preghiamo:
O Signore, conforta tutti quelli che non si sentono amati e riconosciuti, perché gustino il tuo amore incondizionato di Padre e sia colmato il vuoto del loro cuore. Preghiamo:
O Signore, aiuta tutti noi ad essere sempre schietti e sinceri, e fà che il servizio della verità non ostacoli mai il rispetto reciproco e la carità. Preghiamo:
O Signore, ravviva la sorgente del nostro amore, perché le nostre relazioni con gli altri non si fermino alla superficie ma arrivino al cuore dei fratelli. Preghiamo:
Perché la diplomazia internazionale sia basata sull'onestà e il disinteresse.
Perché gli educatori sappiano coltivare l'innocenza e la purezza di cuore dei bambini.

O Padre, tu che ami incondizionatamente le tue creature, e pur detestando il peccato non rifiuti il peccatore, concedi sempre a noi il coraggio di stare dinanzi a te per essere ricolmati della tua grazia santificante. Per Cristo nostro Signore. Amen.










Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,
e fa' che questo santo sacrificio,
espressione perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)

Oppure:
Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)


Preghiera dopo la comunione
Padre santo e misericordioso,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua stessa vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 15-10-2019)
Non tenerti il male dentro
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2019)
Commento su Lc 11,37-41
«37Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidit ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-10-2019)
Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro
Quando il cuore è avido per le cose di questo mondo, all'avidità si aggiunge sempre la cattiveria e la malvagità del cuore. Tutto si sovverte per avidità: il diritto, la giustizia, il culto, i comandamenti, l'intera Legge del Signore, la stessa rivelazione. Il Signore Dio mette in guardia l'uomo per ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-10-2018)
Commento su Lc 11, 41
«Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro» Lc 11, 41 Come vivere questa Parola? Il vangelo di Luca in questi giorni diventa davvero severo. La sua è una lotta alla religione, quando questa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-10-2018)
Egli andò e si mise a tavola
Il Vangelo spesso ci mostra i frutti della religione corrotta e la religione è sempre corrotta quando sostituisce i Comandamenti del Signore con delle usanze umane. Essa è anche corrotta quando il culto prende il posto della Legge, della Parola, dell'Obbedienza. La vera religione è purissimo ascolto ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-10-2016)
Commento su Gal 5, 6
«In Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità». Gal 5, 6 Come vivere questa Parola? Una delle schiavitù più assurde a cui ci sottoponiamo, spesso senza che nessuno effettivamente ci costringa, è quella delle pratiche ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-10-2016)
Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro
L'attaccamento alla ricchezza è il frutto di un cuore che è sporco, lurido, nel quale è impossibile che vi possa abitare il Signore. Quando il cuore è pulito, perché ogni sporcizia è stata tolta fuori, Dio può abitare in esso e subito respira di grande libertà. L'uomo ha bisogno di un Dio. È la sua ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-10-2015)

Bella faccia, il fariseo. Invita Gesù a pranzo, gesto tutt'altro che scontato, che denota un grande coraggio visto la pessima fama che circonda il Nazareno. Ma, appena si mette a tavola, lo critica per non avere fatto le abluzioni rituali prima del pasto. Bella faccia, davvero, di chi invita non per ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-10-2015)
Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro
La vera religione è rivelata dalla purezza, limpidità, mitezza, umiltà del cuore. Il cuore è puro quando in esso c'è spazio solo per la carità, la misericordia, la compassione, la verità, la condivisione, la vera comunione con ogni fratello. Se un solo uomo dovesse essere escluso dal cuore, non siam ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-10-2015)
Commento su Rm.1,16
"Io non mi vergogno del Vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" Rm.1,16 Come vivere questa Parola? La Parola di Dio, riesce a scavare là dove trova cuori disponibili, facendo emergere quell'impronta divina che neppure il peccato riesce a cancellare. Anche ai nostri gio ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-10-2014)

Quanto è esigente il Signore! Quanto ci mette in crisi! Ci chiede con fermezza di essere autentici, di non ridurre l'appartenenza a Dio a pura esteriorità, a non appiattire la fede come spesso facciamo. Il nostro mondo si regge sull'apparenza (e sempre di più nonostante una conclamata ma apparente l ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-10-2014)
Commento su Gal 5,6
"In Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità". Gal 5,6 Come vivere questa Parola? Vivere in Cristo Gesù è il grande segreto del vero cristiano. E ciò significa non perdersi in straducole polverose di affidamento a c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-10-2014)
Il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria
Dio, che è carità, che è divino ed eterno amore, in ogni uomo ha scritto questa sua verità. L'uomo è uomo secondo verità di natura, se è perennemente visibile immagine del Dio che lo ha fatto e che è purissimo amore. Egli vivrà la verità del suo essere, se amerà Dio e il prossimo con lo stesso amore ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-10-2013)
Commento su Lc 11,37-41
Il fariseo che invita Gesù non sa in che vespaio si è andato ad infilare... Gesù non le manda certo a dire e non capisce la ragione per cui chi ti invita a pranzo poi pretenda che tu segua le sue norme e prescrizioni. Mancanza di educazione che rivela la piccola statura morale dei farisei, convinti ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 15-10-2013)
Date in elemosina quel che c'è dentro
Quanta falsità c'è fra le persone. Tutti disponibili a grandi sorrisi, a belle formalità, a saluti con l'inchino, ma poi siamo pieni di ipocrisia. Siamo pronti a sventolare la bandiera dell'amore fraterno, ma dentro pensiamo di ributtare in mare gli immigrati. Siamo pronti a urlare contro la pedofil ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2013)
Commento su Luca 11, 39
Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Lc 11, 39 Come vivere questa Parola? Gesù è stato invitato a pranzo da un fariseo e si asside a mensa senza le rituali purificazioni, con grande scandalo del suo ospite. È tipico dei ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-10-2013)
Ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria
L'uomo è abile, esperto nel camuffare. Sa come nascondere il male, come farlo passare per un grande bene, come sviare l'attenzione da esso. Il male camuffato, abbellito, mimetizzato solo per visione in spirito lo si può vedere in tutta la sua gravità. Sovente esso è così nascosto e vissuto nelle par ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-10-2012)
Commento su Luca 11,37-41
Ha avuto coraggio, il fariseo, ad invitare Gesù a cena. Ha avuto coraggio, rischia di essere guardato con sospetto dai suoi compagni devoti, eppure osa. Considera Gesù un uomo degno di essere invitato alla sua casa, occorre riconoscerlo. Eppure non esce dal suo schema: Gesù non si fa nemmeno le ablu ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 16-10-2012)
Date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo
Cosa dobbiamo donare agli altri? Il nostro superfluo? Quello che non ci interessa, ciò che non ci serve più? Sarebbe facile. Madre Teresa diceva che un dono non venga dal superfluo, il dono deve fare male, affinché il donatore possa anzitutto edificare se stesso. Che merito ci sarebbe a donare un'or ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-10-2012)
Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro
Maestro nell'insegnamento dell'elemosina è Tobi. Quest'uomo vede l'elemosina come il principio, la sorgente, la fonte della vera salvezza. È un vero precursore del Vangelo. Il Vangelo non insegna forse che la salvezza eterna è il frutto della nostra elemosina? Al tempo di Salmanàssar facevo spess ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-10-2012)
Commento su Luca 11,41
Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Lc 11,41 Come vivere questa Parola? Domenica scorsa abbiamo riflettuto sull'uomo saggio che si apre alla verità, alla rivelazione di Dio/Amore in Cristo e si converte. Nel brano odierno Gesù trascura uno dei ta ...
(continua)

  Sant'Ignazio di Antiochia

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Sant'Ignazio di Antiochia
S1017 ;

Nelle tre virtù teologali la speranza si trova tra la fede e la carità: si appoggia alla fede e dà slancio alla carità. Avere molta speranza è come orientarsi verso la cima di una montagna: chi vuoi raggiungerla desidera superare tutti gli ostacoli per poter contemplare il meraviglioso panorama che si gode dall'alto.
Sant'Ignazio d'Antiochia era colmo di un'immensa speranza; non assomigliava a quelli che san Paolo descrive nella lettera ai Filippesi, privi di speranza perché sono "tutti intenti alle cose della terra". Nella lettera agli Efesini san Paolo attribuisce alla mancanza di speranza tutta l'immoralità del mondo pagano: non avendo speranza, si sono abbandonati ai loro desideri impuri, che li trascinano in basso. I cristiani invece sono uomini e donne ricchi di una grande speranza, sanno di essere cittadini del cielo "e di là aspettano come Salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso".
Anche il Signore, nel Vangelo di oggi, ci anima a una grande speranza: la speranza di conservare la nostra vita per la vita eterna, di essere con lui dove egli e, cioè nella gloria del Padre, di essere onorati dal Padre: "Se uno mi serve, il Padre lo onorerà". "Chi ha questa speranza dice san Giovanni si conserva puro". E la speranza a dare la forza di resistere alle tentazioni, a dare il coraggio di resistere nelle difficoltà. Nella Colletta della messa di oggi chiediamo a Dio che la passione di sant'Ignazio di Antiochia sia per noi fonte di fortezza nella fede. Perché possiamo pregare cosi? Perché essa è una manifestazione di grande speranza. Sant'Ignazio ha avuto il coraggio di perdere la vita per guadagnarla. Scrivendo ai Romani egli dice:
"C'è in me un'acqua viva che mi sussurra: Vieni al Padre!". E l'espressione della sua speranza: la parola di Cristo è diventata in lui come una sorgente che vuol zampillare fino al Padre. Egli ardeva dal desiderio di guadagnare Cristo e per questo vedeva la necessità di essere simile a lui nella passione, di essere macinato dai denti delle belve per diventare frumento di Cristo. "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto", leggiamo nel Vangelo. Nella sua grande speranza egli corre incontro al martirio, con un coraggio intrepido; scrive ai Romani di non intervenire per allontanare da lui quelle sofferenze che sono la ragione della sua speranza, perché grazie ad esse potrà ricevere la più grande grazia di Dio, la vittoria del martirio e infine la gloria di essere accanto a Cristo.
Ed ora Ignazio splende ai nostri occhi come un santo ardente di fervore e di amore, che ci fa vergognare dei nostri atteggiamenti di fronte alle piccole difficoltà della nostra vita. Come san Paolo scrive ripetutamente, dovremmo poter dire: "Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza". Ed è una speranza che non delude.




Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >

Antifona d'ingresso
Sono stato crocifisso con Cristo:
non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me;
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Gal 2,19-20)



Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nel sacrificio dei martiri
edifichi la tua Chiesa, mistico corpo del Cristo,
fa' che la gloriosa passione
che meritò a sant'Ignazio una corona immortale,
ci renda sempre forti nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





>

Prima lettura

Fil 3,17-4,1
La nostra cittadinanza è nei cieli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in noi. Perché molti - ve l'ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto - si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

Parola di Dio



>

Salmo responsoriale

Sal 33

Ho cercato il Signore: da ogni paura mi ha liberato.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

















Canto al Vangelo (Gc 1,12)
Alleluia, alleluia.
Beato l'uomo che resiste alla tentazione,
perché, dopo averla superata,
riceverà la corona della vita
Alleluia.



>

Vangelo

Gv 12,24-26
Se il chicco di grano muore, produce molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Sant'Ignazio, coinvolto dal mistero di Cristo, desiderava farsi egli stesso eucaristia, pane spezzato nel martirio per la vita della Chiesa. Uniamoci a questo sacrificio di amore di obbedienza, e diciamo insieme:
Rinsaldaci nella fede, Signore.

Dona a tutti i battezzati un appassionato amore per la tua Chiesa, che fu quello del vescovo Ignazio. Noi ti preghiamo:
Dona alle Chiese perseguitate la forza di rimanere sempre fedeli nella prova e ricche di speranza. Noi ti preghiamo:
Dona ai pastori di ricostruire l'unità del tuo popolo nel segno della carità e dell'eucaristia. Noi ti preghiamo:
Dona ai sofferenti e agli agonizzanti la certezza profonda che il loro pianto sarà cambiato in gioia senza fine. Noi ti preghiamo:
Dona, a noi che ci accostiamo alla mensa eucaristica, l'ardore di Ignazio nell'imitare Cristo. Noi ti preghiamo:
Dona, a quanti si cibano del corpo e del sangue di Cristo, di vivere nella fede la vita d'ogni giorno, per diventare tuo vero frumento. Noi ti preghiamo:

O Dio che doni la vita, ti ringraziamo perchè ci sei venuto incontro nella persona di Cristo Gesù, liberatore da ogni paura e vincitore della morte. Nutrendoci di lui, pane vivo, veniamo confidenti verso di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.









Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
l'offerta del nostro servizio sacerdotale,
come hai gradito il sacrificio di sant'Ignazio,
frumento del Cristo macinato nel martirio,
per formare il pane a te consacrato.
Per Cristo nostro Signore.





Antifona di comunione
Sono frumento del Cristo:
ch'io sia macinato dai denti delle belve
per diventare pane puro e santo.


Preghiera dopo la comunione
Ci sostenga e ci rinnovi, Signore,
il pane che abbiamo spezzato alla tua mensa
nella nascita al cielo
del martire sant'Ignazio,
perché con le parole e con le opere
ci dimostriamo autentici cristiani.
Per Cristo nostro Signore.






O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-10-2017)
Commento su Gv 12, 24-26
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol seguire, mi segua, e dove sono io, l ...
(continua)