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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO056 ;
Oggi, tra la prima e la seconda lettura, c'è un contrasto. Nella prima leggiamo che l'uomo mangerà il pane con il sudore del suo volto; nella seconda, con la miracolosa moltiplicazione dei pani, la folla affamata si sazia di pane senza aver lavorato. Questo ha un profondo significato: Gesù riparerà completamente i peccati dell'uomo e gli darà accesso alla vera prosperità nella gioia di Dio.
Nella narrazione della Genesi vediamo le vere conseguenze del peccato. Il peccato non ci separa soltanto da Dio, ma mette separazione ovunque. L'uomo dà la colpa alla donna: "La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero...". Non sono più uniti. E la donna a sua volta cerca qualcuno da accusare: "Che hai fatto?". "il serpente mi ha ingannato e io ho mangiato". E sempre un altro che ha peccato. E un comportamento infantile, ma se riflettiamo bene, anche noi facciamo così, troviamo sempre che la responsabilità è di qualcun altro. E ci separiamo. La sofferenza nella volontà di Dio unisce, la gioia vissuta al di fuori della volontà di Dio divide l'uomo dalla donna. L'unità si trova solo nella volontà di Dio, nell'amore di Dio manifestato dalla sua volontà. Se vogliamo unità, amicizia, amore, dobbiamo sempre cercare la volontà di Dio, perché essa è l'unico fondamento dell'unione dei cuori, delle intelligenze e della unità di tutto il nostro essere.
Ma in questo racconto biblico non ci sono soltanto cose deplorevoli, esso contiene anche delle promesse, perché Dio già pensa a riparare la rovina causata dal peccato: e nel racconto della caduta c'è già il segno della sua misericordia.
Oggi, sabato, leggiamo: "Porrò inimicizia fra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa" e sappiamo che la promessa si è realizzata nella storia di Maria e di Gesù. Gesù, figlio di Maria, ha schiacciato la testa al serpente, e anche Maria ha schiacciato la testa al serpente. E' noto che nella traduzione c'è una piccola divergenza: nel testo ebraico è il seme della donna, la sua posterità che schiaccia la testa del serpente, mentre nella Volgata è scritto che "essa", cioè la donna, la schiaccerà, però sono vere tutte e due le affermazioni.
E c'è un'altra cosa, che è passata in modo indiretto nel Vangelo di Giovanni, ed è questa: "L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi". Al Calvario Gesù farà allusione a questo nome, dicendo al discepolo: "Ecco la tua madre!". La madre di tutti i viventi, di tutti i discepoli, che hanno trovato la vera vita in Cristo, la madre di tutti è Maria, perché è stata solidale, non si è separata dai peccatori, ma ha accettato per loro la sofferenza, come prima di lei aveva fatto il suo figlio Gesù. Gesù fu solidale con tutti i peccatori, "reso in tutto simile ai fratelli", come dice la lettera agli Ebrei. Il vero aiuto simile all'uomo, che Dio ha cercato all'inizio della creazione, non è l'uomo per la donna, né la donna per l'uomo, ma Cristo Gesù per entrambi, che si è fatto solidale con i nostri peccati fino alla morte, restaurando così l'unione dell'uomo con Dio e degli uomini fra loro. Oggi ringraziamo in modo particolare il Signore, che ci fa vedere le conseguenze del peccato per salvarci e che ha ristabilito la dignità della persona umana in Maria e in Gesù.
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Antifona d'ingresso
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 95,6-7)
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Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro...
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Prima lettura
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Gen 3,9-24
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo.
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Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato: "Non devi mangiarne",
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba dei campi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 89
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Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l'erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
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Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
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Mc 8,1-10
Mangiarono a sazietà.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
A tutti coloro che lo cercano con cuore sincero, il Signore assicura l'assistenza e la grazia: egli, infatti, è con noi fino alla fine dei tempi. Preghiamolo, quindi, dicendo:
Dona il tuo pane, Signore.
Alla Chiesa che vive nel mondo come sacramento di salvezza:
A quelli che operano per la giustizia e la perequazione dei beni:
Agli ammalati, agli stanchi e a quanti hanno perso la fiducia:
A chi si sente soffocato dalla morsa del male e del peccato:
A chi sente il desiderio profondo di conoscerti e di amarti:
A chi compie il proprio dovere con coscienza e rettitudine:
A chi si accontenta solamente del piacere e delle ricchezze:
Ai popoli oppressi e affamati a causa della nostra prepotenza:
A chi non riceve un salario sufficiente e dignitoso:
Alle famiglie povere e numerose del nostro quartiere:
Al popolo cristiano che ogni domenica partecipa alla Messa:
Ai sacerdoti che consacrano il tuo corpo e il tuo sangue:
Padre misericordioso, che con il corpo e sangue di Cristo continui a sfamare una moltitudine di persone, allarga il nostro cuore alle necessità dei fratelli perché, attraverso la nostra solidarietà, conoscano te, unico vero Dio, e il Signore nostro Gesù Cristo, e vi rendano lode per i secoli eterni. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell'assetato e
ricolma di beni l'affamato. (Sal 107,8-9)
Oppure:
"Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati. (Mt 5,5-6)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa' che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 16-02-2019)
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Commento su Mc 8,1-3
«Poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-02-2018)
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Commento su Mc 8,1-3
?In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: ?Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.?
Mc 8,1-3
Come vivere questa Parola?
Ancora una volta il Vangelo ci mostra u ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 10-02-2018)
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Non avevano da mangiare
Gesù nel deserto agisce come un tempo aveva agito il Padre suo con Mosè. Il popolo aveva fame. Per nutrirlo il Signore fece scendere il pane dal cielo. Esso non esce per un giorno, ma per quaranta anni, fino a che il popolo non si nutrì di frumento nella Terra Promessa, dopo aver attraversato il Gio ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 11-02-2017)
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Ordinò alla folla di sedersi per terra
Di Gesù si deve affermare che Lui tutto fa con sapienza. Quanto la Scrittura Santa confessa del Dio Creatore e Signore va predicato anche di Cristo Gesù. Come la sapienza di Dio si coglie in ogni "dettaglio" della sua creazione, così anche la sapienza di Cristo Signore si manifesta e si rivela in og ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-02-2017)
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Commento su Mc 8, 1-3
«Poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: 2«Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lont ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 15-02-2014)
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Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che preferisco ribattezzare il miracolo della condivisone dei pani e dei pesci, è senz'altro il miracolo più importante del vangelo, riportato ben sei volte, l'unico presente in tutti e quattro i vangeli. Oggi leggiamo la seconda volta che il m ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 15-02-2014)
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Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?
A parole, tutti sono dotti, sapienti, risolutori dei problemi dell'uomo, capaci di tracciare vie e sentieri di pace, giustizia, solidarietà, accoglienza. Tutti si dichiarano solerti indicatori di ottime modalità al fine di dare speranza a quanti sono afflitti, miseri, affamati, disoccupati, disereda ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-02-2014)
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Commento su Mc 8,2
«Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare».
Mc 8,2
Come vivere questa Parola?
Gesù ha compassione della folla che lo segue da tre giorni e ascolta la sua parola: egli sa che sono affamati e allora chiede ai discepoli quanti pani abbiano a disposiz ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 11-02-2012)
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Commento su Marco 8,1-10
Ha compassione della folla, il Signore. Ha compassione di noi uomini, sa bene che la vita è un cammino impegnativo, sa bene che, lontani da lui, possiamo mancare per strada, perdere il sentiero, smarrire la direzione giusta. E allora ci offre un pane per il cammino, un nutrimento per tornare alle no ...
(continua)
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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Scolastica S0210 ;
Nel nostro mondo c'è un tipo di conoscenza che si è sviluppata fin troppo a scapito dell'altra. La conoscenza scientifica arriva a scoperte straordinarie, ma non risolve i problemi più profondi dell'uomo. Pieni di questa conoscenza molti non sono più aperti alla conoscenza profonda raggiungibile soltanto in umiltà e semplicità. Gesù dice infatti che essa è concessa come grazia ai "piccoli": essi ricevono dal Padre la conoscenza del Figlio e dal Figlio la conoscenza del Padre, conoscenza di amore, fondata sull'amore. "Chi non ama non conosce Dio scrive Giovanni perché Dio è amore".
Avere pensieri sublimi su Dio non è nulla senza l'amore: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli... e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ma non avessi la carità, non sono nulla".
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso di tutti noi toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. Esortiamoci a riconoscere le cose che il Signore opera in noi e diventiamone annunciatori. L'essere toccati da Cristo è essere salvati, è avere vita nuova.
Ed egli, non più Dio lontano ma Emmanuele, il Dio con noi, ci tocca nelle orecchie, quando leggiamo le sacre scritture, ci tocca alle labbra quando ci comunichiamo dal suo santo altare, ci tocca al cuore quando compiamo il suo primo comandamento, quello dell'amore. Il motivo che ci fa dimenticare i grandi benefici di Dio in nostro favore è il nostro peccato. Ma con la sua grazia, con il suo tocco santo, il tocco eterno ma che in continuo si rinnova, veniamo ricreati e rigenerati alla vita eterna.
Per questo con tutto il cuore gli diciamo: Grazie! Come per Santa Scolastica, ciò che conta è aprirsi all'amore che Dio ci dona e trasmetterlo agli altri.
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Antifona d'ingresso
Questa è la vergine saggia, una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo con la lampada accesa.
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Colletta
Santifica la tua famiglia, Signore,
per l'intercessione e l'esempio di santa Scolastica,
e concedi a noi di amarti
e servirti con purità di cuore,
per sperimentare la gioia della tua amicizia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Cant 8,6-7
Forte come la morte è l'amore.
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Dal Cantico dei Cantici
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che disprezzo.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 148
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Giovani e ragazze lodate il nome del Signore.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.
La sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino.
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Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia, alleluia.
oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.
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Lc 10,38-42
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore
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Preghiera sulle offerte
O Dio, mirabile nei tuoi Santi, accogli questi doni
che ti presentiamo nel ricordo di santa Scolastica
e, come ti fu gradita la sua testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l'offerta del nostro sacrificio. Per Cristo ...
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Antifona di comunione
Ecco lo sposo che viene,
andate incontro a Cristo Signore.
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai saziato con il pane della vita,
fa' che sull'esempio di santa Scolastica vergine,
portiamo nel nostro corpo mortale la passione di Cristo Gesù
per aderire a te, unico e sommo bene. Per Cristo ...
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