LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Lunedì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO061 ;
Il Vangelo, che ci fa vedere l'ostilità dei farisei verso Gesù, è in relazione con la prima lettura, che narra il primo omicidio, la morte di Abele.
La Chiesa ha colto benissimo la relazione tra la storia di Abele e quella di Gesù: nel Canone romano il sacrificio di Abele è una prefigurazione del sacrificio di Gesù. ~ miglior commento di questa pagina della Genesi ce lo dà san Giovanni nella sua prima lettera, facendo vedere che la ragione dell'omicidio commesso da Caino è la malizia, la malvagità. L'innocente èucciso dal malvagio, è odiato perché compie il bene:
"Caino era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l'uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello erano giuste" (1 Gv 3,12). San Giovanni lo applica ai cristiani, che non devono meravigliarsi di essere odiati dal mondo. "Sappiamo egli scrive che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli". Ma "chi non ama rimane nella morte", e non soltanto rimane nella morte, ma desidera uccidere il proprio fratello, perché "il diavolo è omicida fin dal principio".
La storia di Caino e Abele possiamo applicarla anche a noi stessi, dato che ciò che è vero per Caino lo è anche per noi: quando proviamo odio per gli altri, quando ci troviamo in contrasto con gli altri non è perché loro fanno il male, ma perché noi non siamo buoni, noi siamo malvagi e, vedendo che essi sono migliori di noi, non riusciamo più a sopportarli. Dobbiamo essere molto attenti a questa tentazione. Quando avvertiamo in noi pensieri di violenza, di opposizione, chiediamoci con sincerità: "Perché ho questi pensieri? E perché gli altri sono cattivi, o perché io non sono abbastanza buono?". Spesso la risposta è la seconda: siccome non sono abbastanza buono, ho pensieri di violenza, cioè di intolleranza, di antipatia, di invidia, in fondo. il Signore ci dice che non dobbiamo avere pensieri di violenza neppure quando gli altri sono cattivi: dobbiamo essere noi migliori, per vincere il male con il bene.
La luce di Dio è già penetrata anche in questi inizi della storia umana e i Padri della Chiesa vi hanno riconosciuto il mistero di Gesù, la vittoria di Gesù sul peccato. Abele innocente muore. La prima ingiustizia è compiuta, ma Dio vigila; Dio non è indifferente, mai, anche quando talvolta noi diremmo il contrario. Dopo la morte di Abele, Dio parla e chiede ragione: "Dov'è tuo fratello Abele?". I Padri intravedono qui, agli albori dell'umanità, l'intenzione di Dio di dare la risurrezione come rimedio a questo primo omicidio. Nella lettera agli Ebrei l'autore dimostra che Abele, anche dopo la morte, è già figura di Cristo risorto. Abele è morto, ma la sua voce si fa sentire: "La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!". Dunque, in certo qual modo, egli vive ancora. E la voce del sangue è ancora più forte dice l'autore della lettera agli Ebrei quando si parla di Cristo. U sangue di Gesù, sparso dai suoi nemici, grida dopo la sua morte: Cristo è risorto! Questa voce grida non per chiedere vendetta, ma misericordia e amore.
In questa pagina biblica i Padri della Chiesa hanno visto anche un altro simbolo della risurrezione di Cristo, ed è la nascita di un altro figlio: "Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio, e lo chiamò Set. "Perché disse Dio mi ha concesso un'altra discendenza al posto di Abele"". Set, nei commenti dei Padri della Chiesa, è figura di Cristo risorto. Secondo i Padri, Dio già all'inizio fa intravedere il suo disegno di salvezza, la vittoria sulla morte e 5ul male che sarà data all'uomo In Gesù morto e risorto.
Il Vangelo di oggi parla in modo misterioso di questa vittoria. I farisei chiedono un segno dal cielo, dice il Vangelo, "per metterlo alla prova". Se Gesù darà questo segno, essi vi troveranno motivo per condannarlo, per ucciderlo. Ma Gesù per il momento oppone un rifiuto: "Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione". il segno sarà in realtà la morte di Cristo e la sua risurrezione, segno dell'amore di Dio e della vittoria di Gesù. In un altro punto del Vangelo questo è detto più chiaramente prendendo come simbolo il segno di Giona, gettato in mare e sfuggito alla morte per intervento di Dio, che prepara nel tempo il suo disegno contro la morte, e contro il male. Apriamo il cuore a questa vittoria di Dio, la vittoria della sofferenza accettata con amore per ottenere che il bene trionfi.






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Antifona d'ingresso
Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva,
perché tu sei mio baluardo e mio rifugio;
guidami per amore del tuo nome. (Sal 31,3-4)


Colletta
O Dio, che hai promesso di essere presente
in coloro che ti amano
e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola,
rendici degni di diventare tua stabile dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

Gen 4,1-15.25
Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

Dal libro della Gènesi

Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.
Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».
Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».
Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.
Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché - disse - Dio mi ha concesso un'altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l'ha ucciso».

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 49

Offri a Dio come sacrificio la lode.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa».













Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.


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Vangelo

Mc 8,11-13
Perché questa generazione chiede un segno?


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva.

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
La risurrezione di Cristo è il grande segno della nostra fede. Con l'assistenza dello Spirito, chiediamo al Padre la semplicità e l'amore, dicendo:
Sostieni la nostra fede, Signore.

Perché la Chiesa testimoni la verità di Cristo rinunciando alla potenza esteriore, e, sostenuta dall'amore, cammini con gioia nella via dell'umiltà e della povertà. Preghiamo:
Perché i giovani non si lascino sedurre dalla tentazione della violenza ma scoprano nel comandamento dell'amore l'unica possibilità per la personale realizzazione. Preghiamo:
Perché chi vive nel dubbio e nell'incertezza si abbandoni fiduciosamente nel grembo di Dio, da cui ogni vita ha origine. Preghiamo:
Perché il popolo cristiano abbandoni ogni forma di superstizione, e creda unicamente nel Signore morto e risorto per tutti. Preghiamo:
Perché la nostra fede, nutrita dalla preghiera e dai sacramenti, sia sempre più vera e gioiosa e si esprima attraverso i numerosi carismi ricevuti gratuitamente per il bene di tutti. Preghiamo:
Perché non poniamo delle condizioni al Signore.
Per chi si è pentito dei delitti commessi.

O Dio, tu possiedi tutta la gloria e la potenza; eppure hai voluto manifestarti sotto le umili spoglie di un uomo povero e crocifisso. Aiutaci ad essere sereni nei nostri limiti e a godere dei doni che ci hai dato. Per Cristo nostro Signore. Amen.



Preghiera sulle offerte
Questa nostra offerta, Signore,
ci purifichi e ci rinnovi,
e ottenga a chi è fedele alla tua volontà
la ricompensa eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Hanno mangiato e si sono saziati
e Dio li ha soddisfatti nel loro desiderio,
la loro brama non è stata delusa. (Sal 78,29-30)

Oppure:
Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio,
perché chiunque crede in lui non perisca,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico,
fa' che ricerchiamo sempre quei beni
che ci danno la vera vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-02-2019)
Commento su Mc 8,11-13
?In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì su ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-02-2018)
Commento su Mc 8,41
«Perché questa generazione chiede un segno?...» Mc 8,41 Come vivere questa Parola? I farisei chiedono a Gesù che dia loro un segno, che faccia un miracolo: ma non sanno (o non vogliono credere) che il segno più importante è proprio la vita stessa di Gesù, che con le sue parole e i suoi atti manif ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-02-2018)
Non sarà dato alcun segno
Il Salmo ci rivela che nel popolo del Signore il segno era sempre come brina al sole. Come al primo raggio di sole, la brina evapora, così anche ogni segno precedentemente dato spariva dalla memoria del popolo di Dio e si ritornavano o nella mormorazione o nella non fede. Con i segni la fede veniva ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-02-2017)
Commento su Mc 8, 12-13
«Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva. Mc 8, 12-13 Come vivere questa Parola? Riprendiamo la lettura del vangelo di Marco e ci troviamo con Gesù alle prese con la fo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-02-2017)
Perché questa generazione chiede un segno?
La Scrittura Santa ci rivela quanto siano effimeri i segni in ordine alla creazione della vera fede nel Dio Liberatore, Salvatore, Creatore, Signore. Ricevuto il Signore, subito si ritornava nella disobbedienza, nella ribellione, nell'idolatria, nella trasgressione. Ascolta, popolo mio, la mia legg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-02-2015)

Nessun segno, nessuno. Gesù è stanco di dare segni, di dover superare esami, di essere sempre sul banco degli imputati. Dio è esasperato dalla nostra mancanza di fiducia, dalla nostra ottusità, come se dovesse continuamente dimostrarci qualcosa, come se dovesse continuamente combattere per dimostrar ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-02-2015)
Commento su Gen. 4, 8-9
"Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?". Gen. 4, 8-9 Come vivere questa Parola? La pericope che qui prendiamo in consid ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-02-2015)
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva
Il libro del Siracide detta un sano comportamento quando ci si deve relazionare con gli altri, in ogni circostanza, evento, situazione. Esso chiede la somma prudenza nel parlare, nel dire, nel rispondere, nel chiedere. A volte si è obbligati a tacere. Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti. Co ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-02-2014)

Sospira, il Signore. Sospira davanti all'incredulità della folla che, davanti ai segni straordinaria che egli compie, ancora chiede segni, mai sazia, mai convinta, mai definitivamente convertita. Non sono bastate le guarigioni, la condivisione del pane, i miracoli. Servono altri segni, sempre. Si al ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-02-2014)
A questa generazione non sarà dato alcun segno
I profeti del Dio vivente non danno segni. L'unico segno è il compimento di ogni loro parola. È la parola proferita nel nome del Signore il segno del profeta. Una volta che la parola esce dalla bocca del profeta si compie sempre. Il compimento ha però bisogno di tempi a volte assai brevi, molte volt ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-02-2014)
Commento su Mc 8, 12
"Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno". Mc 8, 12 Come vivere questa Parola? Le domande di Gesù: questa settimana vorrei fare attenzione alle domande che Gesù pone ai suoi discepoli, ai farisei, alla folla. Gesù è un grand ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-02-2012)
Commento su Marco 8,11-13
Di quanti segni abbiamo bisogno per credere? Gesù ha appena sfamato 4000 capifamiglia partendo da una manciata di pani e di pesci. Muti e sordi, ciechi e storpi, lebbrosi e paralitici, contravvenendo all'ordine del Maestro, urlano al mondo di essere stati guariti. Molti di più hanno trovato nelle su ...
(continua)