LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 11 Giugno 2007 <

Sabato 9 Giugno 2007

Domenica 10 Giugno 2007

Lunedì 11 Giugno 2007

Martedì 12 Giugno 2007

Mercoledì 13 Giugno 2007

Giovedì 14 Giugno 2007

Venerdì 15 Giugno 2007

Sabato 16 Giugno 2007

Domenica 17 Giugno 2007

Lunedì 18 Giugno 2007


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  San Barnaba

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: San Barnaba
S0611 ;

Il Signore Gesù rivela il suo cuore in ogni pagina del Vangelo. In quella di oggi, che è un discorso di missione, vediamo la magnanimità del suo cuore. La povertà del Vangelo non è da pensare come "strettezza", ma come apertura nella fiducia e nella generosità: così testimoniano le parole di Gesù e così l'ha vissuta san Bamaba. Gesù vuole che siamo poveri perché ci vuole liberi e in grado di donare largamente a tutti, per il regno di Dio. "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".
Nella storia di san Barnaba vediamo realizzata questa pagina. Un altro passo degli Atti degli Apostoli racconta che egli, possedendo un campo, lo vendette per darne il ricavato agli Apostoli, mettendo in pratica alla lettera la richiesta di Gesù al giovane ricco: "Vendi quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi". La fiducia in Dio che lo spinge a questo gesto si accompagna in lui alla fiducia negli altri. Arrivato ad Antiochia, invece di angustiarsi e preoccuparsi per questi "pagani" appena convertiti al Vangelo, Barnaba ha una reazione aperta, piena di fiducia: "Quando giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò". Non è un uomo che spegne gli slanci altrui con preoccupazioni di osservanze minuziose, è "virtuoso, pieno di Spirito Santo e di fede" e esorta tutti "a perseverare con cuore risoluto nel Signore": importante è soprattutto aderire a Cristo. E così "una folla considerevole fu condotta al Signore".
E qui si rivela un altro tratto della sua larghezza di cuore. Invece di riservare a sé il monopolio dell'apostolato in un campo così fecondo, va a Tarso a cercare Saulo: "Trovatolo, lo condusse ad Antiochia". E quando Paolo diventerà più importante di lui nell'apostolato fra i pagani, di Barnaba si può ripetere quello che gli Atti dicono del suo arrivo ad Antiochia: "Vedendo la grazia del Signore, si rallegrò".
Ma Barnaba non si ferma all'incoraggiamento degli altri. E veramente tutto a disposizione di Cristo, per questo lo Spirito Santo può riservarlo a sé per una missione più universale: l'evangelizzazione di tutte le nazioni.
Fiducia e generosità fondate nella vera povertà del cuore: ecco che cosa vediamo splendere nella vita di san Barnaba.
Domandiamo al Signore di aiutarci a camminare con gioia sulla stessa via, ad essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.





Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Beato il santo che oggi festeggiamo:
egli meritò di essere annoverato tra gli Apostoli;
era un uomo virtuoso,
pieno di fede e di Spirito Santo.
[T. P. Alleluia]. (cf. At 11,24)




Colletta
O Padre, che hai scelto san Barnaba,
pieno di fede e di Spirito Santo,
per convertire i popoli pagani,
fa' che sia sempre annunziato fedelmente,
con la parola e con le opere,
il Vangelo di Cristo,
che egli testimoniò con coraggio apostolico.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...






>

Prima lettura

At 11,21-26;13,1-3
Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

Parola di Dio




>

Salmo responsoriale

Sal 97

Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

















Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.

>

Vangelo

Mt 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Coloro che, come l'apostolo Barnaba, spendono la vita in nome del vangelo, diffondendo gioia, pace e speranza, sono testimoni eloquenti della provvidenza divina. Liberiamo la voce dello Spirito, che è in noi, e diciamo:
Padre, venga il tuo regno.

- Perché noi cristiani, irradiando la pace del vangelo e operando per il bene dell'uomo, siamo segno sensibile dei tempi nuovi inaugurati da Cristo. Preghiamo.
- Perché i laici riscoprano la forza vivificante del loro battesimo e rinnovino nella Chiesa lo spirito missionario delle origini. Preghiamo.
- Perché fra i popoli di varia cultura, nelle diverse Chiese, nelle città e nelle famiglie, sempre più numerosi sorgano mediatori di pace, che offrano la vita per la causa del bene comune. Preghiamo.
- Perché la comunione al corpo di Cristo ci renda buoni uditori della parola e pellegrini del vangelo nei nostri ambienti di vita e di lavoro. Preghiamo.
- Perché con saggezza e pazienza, nell'amore di Cristo, ci adoperiamo a guarire le ferite materiali e morali della famiglia umana. Preghiamo.
- Per i sacerdoti e in particolare per i missionari. Preghiamo.
- Per chi dà gratuitamente e nel segreto. Preghiamo.

Padre buono, le cose che non siamo riusciti a chiederti, tu le leggi nel nostro cuore, poiché ci scruti e ci conosci fino in fondo. Ti preghiamo di esaudirci a lode del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Benedici e santifica, o Dio,
questa offerta sacrificale,
e accendi in noi la stessa fiamma di carità,
che mosse san Barnaba a portare alle genti
l'annunzio del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


Prefazio degli apostoli.


Antifona di comunione
"Non vi chiamo più servi,
perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
vi ho chiamati amici,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l'ho fatto conoscere a voi".
[T. P. Alleluia]. (Gv 15,15)

Oppure:
"Predicate che il regno dei cieli è vicino.
Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date".
[T. P. Alleluia]. (Mt 10,7.8)



Preghiera dopo la comunione
Signore, che nel glorioso ricordo
dell'apostolo Barnaba
ci hai dato il pegno della vita eterna,
fa' che un giorno contempliamo
nello splendore della liturgia celeste
il mistero che abbiamo celebrato nella fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 11-06-2019)
Signore, venga il tuo regno
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2018)
La vostra pace scenda su di essa
Nella nostra santissima fede è necessario sapere ciò che viene da Dio direttamente e ciò che invece viene da Dio indirettamente, attraverso la mediazione del Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Urge conoscere ancora ciò che necessità la potestà di ordine e ciò che invece non necessita alcuna potestà s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2018)
Commento su Mt 10, 7
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.» Mt 10, 7 Come vivere questa Parola? Movimento: Gesù parla agli apostoli e li invita ad andare, a camminare per le strade. Gli apostoli si muov ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2016)
Commento su Mt 10, 7-16
Durante il cammino predicate dicendo: "E' vicino il regno dei cieli". Guarite gli infermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Mt 10, 7-16 Come vivere questa Parola? Gesù ha scelto i suoi più stretti collaboratori, li ist ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2016)
Domandate chi là sia degno
Gli Apostoli sono mandati nel mondo per rivelare, manifestare, rendere presente il regno di Dio con le parole e con le opere, invitando ogni uomo ad accoglierlo. Opera e parola devono essere una cosa sola. Il regno si manifesta nella sua bellezza e potenza di verità e carità, di misericordia e di pa ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2015)

Barnaba è originario di Cipro, si fa cristiano, vende quello che ha e lo consegna agli apostoli. Il suo è un gesto radicale ma lui non è affatto una persona rigida, anzi. Si fa carico del giovane Saulo, appena convertito, di cui nessuno si fida. Lo prende sotto le sue ali e lo porta con sé in missio ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2015)
Chi lavora ha diritto al suo nutrimento
Da tutti oggi si predica che la Chiesa deve stare dalla parte dei poveri. Se per Chiesa si intende tutto il popolo di Dio, ogni cristiano non è chiamato a stare dalla parte dei poveri, ma dalla parte dell'uomo. Gesù non è venuto per i poveri, ma per l'uomo, per invitarlo a lasciarsi avvolgere dall'a ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2015)
Commeto su Mt 10,9-10
«Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento» Mt 10,9-10 Come vivere questa Parola? Gesù dichiara ai suoi discepoli che la predicazione del vangelo non deve essere appes ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2014)

Due scuole di pensiero teologico si affrontavano, al tempo di Gesù: da una parte i conservatori, i sadducei, che osservavano solo i precetti scritti da Mosè, le famose dieci parole, la Legge scritta; dall'altra i farisei, i perushim, che ritenevano ugualmente vincolante e stringente la selva di pres ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2014)
La vostra pace ritorni a voi
Se dovessimo elencare tutte le verità dimenticate dal cristiano, di certo occorrerebbe un grosso volume. Oggi il rischio è che si viva senza alcuna verità, dal momento che tutto è stato consegnato ad un sentimentalismo vuoto e ad una volontà che determina di volta in volta ciò che è bene e ciò che è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2014)
Commento su Mt 10, 9-10
DALLA PAROLA DEL GIORNO «Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento». Mt 10, 9-10 Come vivere questa Parola? Queste ingiunzioni di Gesù non sono che esemplificazioni, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2013)
Commento su Mt 10,7-13
Barnaba, che celebriamo oggi, è una delle figure di riferimento della primitiva comunità cristiana. La sua storia coinvolge e commuove ancora: Barnaba è diventato discepolo, ha venduto un campo per aiutare la comunità, è l'unico ad avere avuto il coraggio di andare a cercare Saulo e a garantire per ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2013)
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino
Spesso ci si chiede: ma chi è esattamente un cristiano? Qual è la sua missione nella storia? Vi è una differenza sostanziale tra chi è cristiano e chi invece non lo è? Se differenza sostanziale vi è, in che cosa essa consiste? Sono domande che vengono fatte e alle quali bisogna pur dare una risposta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2013)
Commento su Atti 11, 22
"Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede." At 11, 22 Come vivere questa parola? "Barnaba, figlio della consolazione, uno che infonde coraggio" (Atti ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2012)
Commento su Matteo 10,7-13
Averne di gente come Barnaba, nella Chiesa! Giuseppe è nato a Cipro e la sua conversione è concreta e tangibile: vende un campo e porta il ricavato ai piedi degli apostoli. Subito essi capiscono di che stoffa è fatto e la sua attività nella primitiva comunità cresce in importanza e riconoscimento. G ...
(continua)