LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 13 Giugno 2007 <

Lunedì 11 Giugno 2007

Martedì 12 Giugno 2007

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Mercoledì 20 Giugno 2007


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Mercoledì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO103 ;
Nella prima lettura Paolo esprime tutto il suo entusiasmo per la nuova alleanza, incomparabile dono della Trinità agli uomini: Dio Padre, Figlio, Spirito Santo li invitano a entrare nella loro intimità. L'Apostolo nomina le tre persone all'inizio di questo passo, dicendo che è per mezzo di Cristo che egli ha fiducia davanti a Dio (il Padre), che lo ha reso ministro di una alleanza dello Spirito. Cristo, il Padre, lo Spirito. E questo dono della nuova alleanza si realizza specialmente nell'Eucaristia, in cui il sacerdote ripete le parole di Gesù: "Questo calice è il sangue della nuova alleanza".
Anche noi dovremmo essere, come Paolo, pieni di entusiasmo per l'alleanza nuova, questa splendida realtà che viviamo, l'alleanza data dalla Trinità alla Chiesa, l'alleanza nuova che rinnova tutte le cose, che ci mette continuamente in una novità di vita, facendoci partecipare al mistero della morte e della risurrezione di Cristo. Il sangue della nuova alleanza, che riceviamo nell'Eucaristia, ci unisce a lui, mediatore della nuova alleanza.
San Paolo fa un confronto tra l'antica e la nuova alleanza. L'alleanza antica egli dice era incisa in lettere su pietre. È un'allusione trasparente all'alleanza del Sinai, quando Dio aveva inciso sulla pietra i comandamenti, la sua legge, che doveva essere osservata per rimanere nell'alleanza con lui. Paolo oppone questa alleanza l'alleanza "della lettera" all'alleanza "dello Spirito".
L'alleanza della lettera è incisa su pietre ed è fatta di leggi esteriori, l'alleanza dello Spirito è interiore ed è scritta nei cuori, come dice il profeta Geremia.
Si tratta, più precisamente, di una trasformazione del cuore: Dio ci dà un cuore nuovo per infondervi uno Spirito nuovo, il suo Spirito. La nuova alleanza è dunque l'alleanza dello Spirito, dello Spirito di Dio. È lui la nuova alleanza, è lui la nuova legge interiore. Non più una legge fatta di comandamenti esteriori, ma una legge consistente in un impulso interiore, nel gusto di fare la volontà di Dio, nel desiderio di corrispondere in tutto all'amore che viene da Dio e ci guida a Dio, all'amore che rende partecipi della vita della Trinità.
La lettera uccide dice san Paolo lo Spirito dà vita". La lettera uccide proprio perché si tratta di precetti che, se inosservati, provocano la condanna. Lo Spirito invece dà vita perché rende capaci di fare la volontà di Dio e la volontà divina è sempre vivificante, lo Spirito è una vita, un dinamismo interiore. Per questo la gloria della nuova alleanza è molto superiore a quella dell'antica.
A proposito dell'alleanza antica Paolo parla di ministero della morte pensando alle pene comminate in essa per impedire ai figli di Israele di errare: poiché la forza interiore non c'era, l'unico risultato era di procurare la morte. E tuttavia questo ministero della morte fu circondato di gloria: gli Israeliti non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè quando discese dal Sinai, né quando tornava dalla tenda del convegno, tanto esso risplendeva. San Paolo argomenta allora: "Quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito!". Non si tratta di ministero della morte, ma della vita: se il ministero della condanna era glorioso, quanto più lo sarà quello che giustifica! Da un lato la morte, dall'altro la vita, da un lato la condanna, dall'altro la giustificazione; da un lato una gloria effimera, dall'altro una gloria duratura, perché la nuova alleanza ci stabilisce per sempre nell'amore.






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Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)





Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

2Cor 3,4-11
Ci ha resi capaci di essere ministri di una Nuova Alleanza, non della lettera, ma dello Spirito.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito?
Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell'aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile.
Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.

Parola di Dio




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Salmo responsoriale

Sal 98

Tu sei santo, Signore, nostro Dio.

Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo!

Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuèle tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva.

Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato.

Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati.

Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio!

















Canto al Vangelo (Sal 24,4)
Alleluia, alleluia.
Insegnami, mio Dio, i tuoi sentieri,
guidami nella tua fedeltà e istruiscimi.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 5,17-19
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamoci con fiducia a Dio, fonte della rivelazione, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore. Preghiamo insieme dicendo:
Insegnaci i tuoi sentieri, Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano fedeli alla parola di Dio e la annuncino sempre con verità. Preghiamo:
Per il popolo ebreo, perché veda nel Cristo il compimento pieno alla sua attesa di salvezza. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché nella loro azione legislativa rispettino sempre i diritti e la coscienza degli uomini. Preghiamo:
Per i sofferenti, perché docili all'azione dello Spirito Santo collaborino alla salvezza del mondo. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché non si esaurisca nell'osservanza sterile dei precetti, ma viva costantemente la legge dell'amore. Preghiamo:
Per la purificazione della nostra fede.
Perché nessuna legge umana sia contraria alla legge di Dio.

O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale
sia bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)

Oppure:
Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio,
e Dio in lui. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2019)
Commento su Mt 5,17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 12-06-2019)
La legge di Cristo
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-06-2018)
Senza che tutto sia avvenuto
Gesù viene per stipulare con il suo popolo e con l'intera umanità la Nuova Alleanza. Nella profezia di Geremia non cambia il fondamento del patto che è l'obbligo di ogni uomo che lo sottoscrive di vivere secondo la Legge del Signore. Cambiamo le modalità. La Legge non sarà scritta sulla pietra, ma n ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-06-2018)
Commento su 1 Re 18, 20
«Fino a quando salterete da una parte all'altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!» 1 Re 18, 20 Come vivere questa Parola? Elia ha la parola di Dio iscritta nel suo cuore, nella sua mente, nelle sue ossa, nella sua carne. La sua fede gli permette di disdegnare ogni ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-06-2017)
Commento su 2 Cor. 1,19
Il Figlio di Dio che abbiamo predicato tra voi (io, Silvano e Timoteo) non fu "si" e "no" ma in Lui ci fu il Si". 2 Cor. 1,19 Come vivere questa Parola? Paolo afferma la propria sincerità mentre scrive agli abitanti di Corinto: una città la cui evangelizzazione non poco gli costò a causa di quei ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-06-2017)
Non sono venuto ad abolire
Leggiamo ogni tanto i Comandamenti sui quali si regge la vita non solo religiosa, ma anche sociale, civile, politica, economica, finanziaria del popolo del Signore. Essi sono il fondamento indispensabile sul quale poggia l'edificio di Dio. Se essi non vengono posti a fondamento perenne, nessun edifi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-06-2016)
Non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge
San Paolo ricorda ai Romani che il giusto non vive di fede, ma vive di fede in fede. Quello del giusto è un cammino senza interruzione di luce in luce, di verità in verità, di carità in carità, di contemplazione in contemplazione, senza mai fermarsi. Se ci si ferma si cade nelle tenebre dell'idolatr ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-06-2016)
Commento su Mt. 5,17
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento". Mt. 5,17 Come vivere questa Parola? Gesù non è il Signore dello "scarto", non si mette contro la tradizione nella quale è nato. La legg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-06-2015)

Vivere le beatitudini dona sapore alla vita e ci fa diventare luce per il mondo. Ma ad una condizione: di non svilire la portata profetica e destabilizzante del Vangelo e di non cambiarne neppure una virgola o un trattino. Quando Gesù dice di non essere venuto a cambiare nemmeno un segno della Legge ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-06-2015)
Sarà considerato grande nel regno dei cieli
Per dare luce alla nostra lampada dobbiamo alimentarla quotidianamente con la nostra carne trasformata in olio. Ma come si trasforma la nostra carne in olio per dare luce perenne alla lampada? Gesù ci insegna che questo avviene attraverso l'osservanza di ogni prescrizione della legge, sia di quelle ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-06-2015)
Commento su Mt 5,17
«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» Mt 5,17 Come vivere questa Parola? Gesù si pone in continuità con la più profonda e valida esperienza religiosa di Israele: egli non si mette al di fuori della tradizione autentica, ma vuole riportarla alla sua origine, che è Dio. Non dunqu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-06-2013)
Commento su Mt 5,17-19
Gesù non è anarchico, un creativo che distrugge tutto ciò che l'ha preceduto, un guru carismatico che pensa di avere sempre ragione. Si pone in profonda e fedele continuità con la più autentica esperienza religiosa di Israele cui si ispira. A chi lo accusa di contraddire la Legge, di porsi al di sop ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-06-2013)
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento
Che valore conserva la legge antica per il discepolo di Gesù? È cosa da abrogare, cancellare, gettare via, oppure essa mantiene tuta la sua validità? La risposta viene dalla santa distinzione tra legge morale e legge rituale. La legge rituale non obbliga più. La questione è stata risolta in modo def ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2013)
Commento su Seconda Corinti 3,4
"Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio" 2 Cor 3,4 Come vivere questa parola? La fiducia Se c'è una cosa antipatica è la lettera di raccomandazione! Uno scritto, più o meno veritiero, nel quale qualcuno deve dire bene di qualcun altro, per ottenere qualcosa. Un'espres ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-06-2012)
Commento su Matteo 5,17-19
Crea una certa confusione l'affermazione di Gesù. Egli dice chiaramente di non essere venuto ad abolire una virgola della Legge ma, leggendo il vangelo, vediamo che molto spesso Gesù contraddice le affermazioni dei dottori della Legge e mette in discussione i loro precetti. Bisogna capirsi, allora. ...
(continua)

  Sant'Antonio di Padova

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant'Antonio di Padova
S0613 ;

È un grande privilegio per un Apostolo del Signore poter applicare a sé il magnifico testo di Isaia che Gesù a Nazaret ha applicato a se stesso: "Lo Spirito del Signore è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri...".
Veramente lo Spirito era su Antonio di Padova, che ha portato il lieto annuncio, il Vangelo, ai poveri con un successo straordinario. E ha fasciato le piaghe dei cuori spezzati, ha annunciato la liberazione dei prigionieri, in modo così luminoso, così straordinario, che è stato canonizzato dopo un solo anno dalla sua morte. È una cosa che oggi sarebbe impossibile, ma che dice bene quanto profonda fosse la venerazione del popolo cristiano.
In questo testo di Isaia, in cui vediamo chiaramente l'azione dello Spirito consolatore che fascia le piaghe del cuore, che consola gli afflitti, vorrei sottolineare l'annuncio di libertà, che ci fa vedere lo Spirito all'opera come creatore, così come lo invoca l'inno di Pentecoste.
Tutti siamo prigionieri di tanti condizionamenti, provenienti dal nostro temperamento, dalle circostanze, dallo stato di salute, dai rapporti interpersonali che non sempre sono armoniosi... E cerchiamo la liberazione.
Ma la vera liberazione viene in modo inatteso, in modo paradossale dallo Spirito di Dio, che non risolve i problemi, ma li supera, portandoci a vivere più in alto.
Nella vita di sant'Antonio possiamo constatare questa liberazione operata dallo Spirito. Antonio avrebbe potuto essere grandemente deluso, depresso, perché tutti i suoi progetti sono stati scombussolati. Voleva essere missionario, voleva perfino morire martire e proprio per questo si era imbarcato per andare fra i musulmani. Ma il suo viaggio non raggiunse la meta: invece di sbarcare nei paesi arabi fu sbarcato fra i cristiani, in Sicilia e poi rimase in Italia.
Avrebbe potuto passare il resto della sua vita a compiangere se stesso: "Non posso realizzare la mia vocazione!". E invece fiorì dove il Signore lo aveva inaspettatamente piantato: cominciò subito a predicare, a fare il bene che poteva, e acquistò una fama straordinaria.






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Antifona d'ingresso
I popoli proclamino la sapienza dei santi,
e la Chiesa ne celebri le lodi;
il loro nome vivrà in eterno.


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che in sant'Antonio di Padova,
hai dato al tuo popolo un insigne predicatore
e un patrono dei poveri e dei sofferenti,
fa' che per sua intercessione
seguiamo gli insegnamenti del Vangelo
e sperimentiamo nella prova
il soccorso della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...







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Prima lettura

Is 61,1-3
Il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri.

Dal libro del profeta Isaìa

Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l'anno di grazia del Signore,
il giorno di vendetta del nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
per dare agli afflitti di Sion
una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
veste di lode invece di uno spirito mesto.

Parola di Dio













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Salmo responsoriale

Sal 88

Canterò in eterno l'amore del Signore.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono.

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.

La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza"».















Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ha suscitato nella Chiesa sant'Antonio di Padova, difensore dei poveri e aiuto dei peccatori. Fiduciosi, invochiamo l'Altissimo, che lo ha colmato del suo Spirito, dicendo insieme:
Signore, salvaci, speriamo in te.

O Dio, anche oggi dona alla tua Chiesa profeti, teologi e uomini santi che, come Antonio, sappiano irradiare il tuo vangelo per le strade del mondo. Ti preghiamo:
O Dio, suscita giovani che si consacrino generosamente al tuo servizio e affianca ai tuoi ministri un popolo di laici che siano vangelo vivo, come lo fu Antonio. Ti preghiamo:
O Dio, donaci un cuore sensibile e mani operose nel soccorrere i poveri, i sofferenti, gli abbandonati e coloro per cui nessuno ha rispetto. Ti preghiamo:
O Dio, vieni incontro a noi peccatori con il dono di confessori illuminati e misericordiosi, che sappiano ridestare nel nostro cuore la nostalgia di te. Ti preghiamo:
O Dio, fà brillare sempre dinanzi a noi lo specchio della tua parola e donaci uno sguardo puro per scorgere in essa il nostro vero volto. Ti preghiamo:
Per la famiglia antoniana e i devoti del Santo.
Per le vocazioni della nostra diocesi.

O Dio, che per mezzo del tuo servo Antonio hai fasciato tanti cuori spezzati e hai liberato tanti prigionieri nell'anima e nel corpo, continua a mostrarci il tuo volto di misericordia. Te lo chiediamo per la sua intercessione e nel nome di Cristo benedetto, che con te vive e regna nei secoli dei secoli.


Preghiera sulle offerte
La partecipazione ai tuoi misteri, o Padre,
ci riempia della luce del tuo Spirito,
che illuminò sant'Antonio e lo fece messaggero
e testimone della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Noi predichiamo Cristo crocifisso,
Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. (1 Cor 1,23-24)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai accolti al tuo sacro convito,
fa' che per gli insegnamenti di sant'Antonio
raggiungiamo un'esperienza sempre più viva del tuo amore,
per rimanere in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net